Le semifinali di Shenzhen prendono il via con la sfida tra il numero 3 del seeding Richard Gasquet e il redivivo Janko Tipsarevic. Nei precedenti è il francese a condurre per due vittorie a zero – Australian Open 2012 e Queen’s 2005 – con il serbo che non è mai riuscito a vincergli un set. L’ultima semifinale di un torneo ATP per Tipsarevic è datata gennaio 2013 quando in quel di Chennai riuscì persino ad aggiudicarsi il titolo. Per quanto riguarda il francese questa semifinale in terra cinese può rappresentare un buon trampolino di lancio per un finale di una stagione all’altezza del suo talento dopo una seconda parte di stagione caratterizzata da infortuni e uscite premature.
I primi quattro turni al servizio scorrono via velocemente e il piano tattico dell’incontro sembra chiaro fin da subito: pochi rischi con entrambi che prediligono la diagonale sinistra. Il primo break del set porta la firma di Richard Gasquet: difatti il tennista di Beziers ha sfruttato un disastroso turno di battuta di Tipsarevic che dopo vari non forzati decide di chiudere con un doppio fallo al primo break point. La fase difensiva di Richard Gasquet è una delle migliori al mondo e lo dimostra massacrando di passanti (soprattutto col rovescio) il malcapitato serbo che corre su e giù per il campo senza un minimo di costrutto. Il risultato di questa scellerata tattica non può che portare al secondo break per il numero 18 del ranking ATP che nel successivo turno di battuta chiude, grazie a un gran vincente di dritto, un primo set senza storia in poco più di mezz’ora. Il parziale di cinque game a zero e di venti punti a due in favore del transalpino sono lo specchio delle difficoltà avute dal serbo ad alzare il livello del proprio tennis rispetto all’ex numero 7 del mondo.
Primi due game del secondo set che scorrono via senza particolari sussulti mentre nel terzo gioco ennesimo turno al servizio disastroso per il tennista di Belgrado che con due doppi falli, uno smash da dimenticare e una volée alta da principiante regala il terzo break dell’incontro all’avversario. Proprio Tipsarevic accusa un problema alla coscia destra e nella pausa chiede l’intervento del fisioterapista che gli applica una vistosa fasciatura. Probabile che il serbo stia pagando la fatica accumulata durante l’intero torneo. Gasquet approfitta del problema fisico dell’avversario e trova anche l’inaspettato aiuto del nastro che manda fuori giri Tipsarevic su un punto giocato a mille da entrambi. Nel quinto game il Challenge chiamato dall’ex numero numero 8 ATP annulla l’ennesima palla break dell’avversario che si riscatta immediatamente grazie a un fantastico contropiede di dritto. Tipsarevic decide che non è più il caso di prolungare quest’agonia e il suo forfait regala alla prima scelta di Yannick Noah nella recente semifinale di Davis in Croazia la sua ventisettesima finale ATP. Il serbo non pare ancora in grado di poter reggere l’urto contro avversari di tale portata, ma questa semifinale raggiunta sembra essere un buon viatico per un ritorno a buoni livelli.
La seconda semifinale vede contrapposti il ceco Tomas Berdych e il brasiliano, giustiziere del nostro Fabbiano, Thomaz Bellucci. In quattro incontri è il numero 1 del seeding ha condurre per tre vittorie a una. Il tennista di Valasske Mezirici si è aggiudicato tutti i precedenti sul duro (Brisbane 2010, Indian Wells 2011 e Cincinnati 2015) mentre l’unico precedente sulla terra ha visto Bellucci trionfare in quel di Madrid nel 2011. Seconda semifinale consecutiva per l’ex numero 4 del circuito al rientro dall’infortunio che l’ha costretto a guardare gli US Open dalla sua residenza di Montecarlo mentre Bellucci a pari di Tipsarevic si erge a sorpresa del torneo.
Primi tre game dove i servizi di entrambi i tennisti sono i protagonisti assoluti. Nel quarto gioco Berdych alza in maniera esponenziale il livello del proprio tennis e dopo due vincenti inframezzati da un non forzato di rovescio del carioca si procura le prime palle break dell’incontro. Bellucci decide di aiutare l’avversario impacchettandogli il break grazie a uno scellerata palla corta che si infrange sulla rete. La chiave tattica del match dopo questi primi scambi è chiara: il sudamericano non si schioda da fondocampo e spara a tutto forza, il numero 9 ATP prova a costruirsi il punto usando spesso lo slice con il rovescio per poi piazzare mortiferi vincenti soprattutto col dritto. Bellucci è bravo ad annullare un breakpoint grazie a una combinazione di servizio esterno e dritto per poi portarsi a casa, soffrendo non poco, il secondo game sul proprio servizio del match. Di contro il ceco non soffre più di tanto nei suoi turni di battuta tranne per qualche sporadica fiammata dell’avversario. Nell’ottavo game Berdych si procura i primi due set point dell’incontro, ma entrambi vengono magistralmente annullati dall’ottimo servizio dell’avversario che però è costretto a capitolare sulle successive due risposte profondissime del ceco che lo inducono all’errore. Dopo trentaquattro minuti Berdych è ad un set dalla finale.
Piccolo sussulto per il finalista di Wimbledon 2010 in apertura del secondo atto: difatti nonostante fosse sotto 0-30 è riuscito a scongiurare il pericolo piazzando quattro punti consecutivi uno più bello dell’altro. Come nel primo set il quarto game rompe l’equilibrio del match in favore del boemo: stavolta Berdych non deve fare nulla di trascendentale, pensa a tutto la fretta del tennista di Tiete che si fa strappare il servizio complici dei banali errori assolutamente non forzati in alcun modo dalle palle dell’avversario. Il ceco prova a dare l’accelerata decisiva all’incontro, ma trova la strenua resistenza dell’avversario che riesce ad annullare ben tre palle per il break nel sesto game. Altro turno di servizio tenuto agevolmente da Berdych, seguito a ruota da Bellucci che chiude l’ottavo game con un perentorio ace dopo un brutto e pericoloso doppio fallo. Il tennista numero 1 della Repubblica Ceca si appresta a servire per guadagnarsi l’accesso in semifinale, ma un Bellucci entrato in modalità “on fire” decide di rovinargli i piani e con due vincenti a oltre 130 km/h (uno col dritto e l’altro col rovescio) e grazie anche a due non forzati di Berdych gli strappa il servizio a zero. Ora è Bellucci ad avere in mano il match e ancora una volta tiene senza problemi il servizio, ma Berdych non ci sta e nel game successivo interrompe l’emorragia di tre game persi consecutivamente, prima di piazzare il break decisivo a zero nel dodicesimo game. L’errore di rovescio di Bellucci consegna al sempre più ritrovato ceco la trentesima finale ATP e tiene vive le speranze di una qualificazione in extremis alle ATP Finals, Nadal e Thiem permettendo.
Risultati:
[3] R. Gasquet b. [PR] J. Tipsarevic 6-2 4-1 rit.
[1] T. Berdych b. T. Bellucci 6-2 7-5