Spero che i lettori di Ubitennis gradiscano l’idea di questi 180 secondi, più o meno, con loro via audio.
Dubito di riuscire a tenere un ritmo quotidiano come vorrei, ma questa formula mi consentirà quando non avessi tempo di scrivere, di andare a braccio, come si dice in gergo giornalistico. Oggi sono riuscito a scriverlo – e qui l’ho pure leggermente modificato 20 ore dopo, in avvenire non mi sarà sempre possibile.
Questi audio hanno l’handicap di finire in fondo a Ubitennis per chi lo legge via cellulare, mentre sono in alto e in evidenza per chi si connetta a Ubitennis via computer. E evidentemente l’altro handicap che non verranno ascoltati dallo stesso numero di persone che leggerebbero invece un testo, perchè se si è in mezzo a tanta gente, su un treno, o altrove, gli audio non si possono ascoltare senza dar fastidio (tranne che per chi ha gli auricolari).
Oggi, sabato 8 ottobre, vorrei tornare per qualche secondo su Maria Sharapova, più che soffermarmi sulla nuova sconfitta di Rafa Nadal con il redivivo Grigor Dimitrov e sulle semifinali di Pechino fra Murray e Ferrer, fra Raonic e Dimitrov. (Sappiamo oggi 9 ottobre che Raonic si è ritirato e che Murray ha battuto per la settima volta di fila Ferrer… così come Ferrer aveva battuto per la 11ma volta di fila Fognini: vedete che la proprietà transitiva nel tennis non vale? Fognini ha battuto Murray a Napoli… A proposito di Murray e della sua continuità di risultati vi suggerisco qui di leggere, se ve lo siete perso, l’eccellente articolo di Seanchan sul confronto “impari” fra Andy Murray e Stan Wawrinka: credo che nessun altro sito al mondo abbia scritto un articolo più esaustivo).
Segnalo però la curiosità della WTA che incorona Petra Kvitova giocatrice del mese, proprio quando la tennista ceca ha probabilmente rovinato ogni possibilità di qualificarsi per le finali WTA di Singapore. Chi non abbia letto il bellissimo articolo di AGF sulla Kvitova che odia allenarsi, e questo spiega molte cose, lo cerchi su Ubitennis e lo legga. Vi assicuro che vale la pena, perché ne esce un curioso ed interessante profilo della Kvitova che io non avevo mai letto prima. Eppure vi assicuro che leggo molto e dappertutto.
Ho già detto che secondo me Maria è stata al contempo molto bugiarda ma anche troppo sincera. Molto bugiarda perché francamente non credo a nessuna delle sue presunte malattie. Né al rischio di diabete né agli elettrocardiogramma impazziti. Però ho provato a mettermi nei suoi panni e ho pensato: “Ma se io avessi avuto 18 anni, avessi vinto già Wimbledon, e un medico di mia fiducia mi avesse detto: ‘Ubaldo prendi tre tazzine di caffè, sarai più reattivo, avrai più riflessi e maggior concentrazione. Non è doping, ti può aiutare'”. Beh io, e credo anche chiunque di voi, avrebbe preso le 3 tazzine di caffè… o di Meldonium, perché fino al 31 dicembre scorso il Meldonium era consentito, era legale.
Se foste atleti che devono dare tutti se stessi settimana dopo settimana per restare competitivi ai massimi livelli e il vostro dottore vi avesse detto che quel caffè o quel Meldonium vi fa bene e che potete trovarlo in qualunque bar se è caffe o in qualunque farmacia se è Meldonium, senza nemmeno il bisogno di una ricetta medica, chi di voi ignorerebbe il consiglio di quel medico. Chi non avrebbe comprato ed ingerito caffè o Meldonium?
Allora, vedete, io non riesco a credere che Maria e altri cento e più atleti fossero tutti a rischio di infarto e di diabete. Quindi per me se accampano questo genere di giustificazioni sono, salvo pochissime eccezioni, dei gran bugiardi. Però capisco benissimo perché abbiano preso il Meldonium. Se era legale come tre tazzine di caffè perché no? Tutti gli atleti si aiutano in qualche modo. Chi più chi meno, chi meglio e chi peggio.
Quando Maria è stata trovata positiva all’antidoping avrebbe potuto, e forse dovuto, continuare ad essere bugiarda. E dire che aveva preso il Meldonium fino al 30 dicembre. E non le sarebbe accaduto nulla di nulla. Come alla Lepchenko. Avrebbe cioè approfittato dell’incompetenza della Wada che ancora oggi non sa per quanto tempo restano tracce del Meldonium nel corpo di una persona, dopo aver deciso arbitrariamente una data nella quale ha stabilito che il Meldonium era doping e quindi proibito e sanzionabile.
Fosse stata ancora bugiarda Maria non sarebbe stata quindi squalificata neppure per un giorno. Invece Maria, pessimamente consigliata da un avvocato che meriterebbe l’esonero, è stata troppo sincera a dichiarare di aver preso il Meldonium anche dopo il 31 dicembre.
Maria avrà molti difetti, non sta simpatica a molte tenniste che lei non fila di striscio negli spogliatoi e che sono gelose della sua bellezza, popolarità e ancor più dei suoi mirabolanti guadagni – basti ricordare le dichiarazioni della Mladenovic, della Shriver – ma vi assicuro che Maria è anche una delle ragazze più intelligenti del circuito. Escludo categoricamente che se avesse saputo che il Meldonium era diventato prodotto illegale avrebbe continuato a prenderlo in Australia, pur sapendo benissimo che agli Slam tutti i tennisti vengono controllati e nessuno sfugge. Sarebbe stata una stupida, non la persona intelligente che è.
Ok, ignorantia legis non excusat, doveva pagare per la distrazione sua e, soprattutto, del suo manager. Non credo che ci sia un sol tennista che vada mai a leggere quel che la Wada scrive e MAL comunica.
Per tutte queste considerazioni però ritengo che la richiesta dell’ITF di squalificarla per quattro anni fosse assolutamente stupida, demagogica e autolesionista. A che pro far smettere di giocare la Sharapova, una delle tenniste più popolari al mondo, viste le chiare circostanze?
A parer mio ha quindi fatto certamente bene la CAS a ridurne la pena.
Simpatica o antipatica che sia Maria Sharapova è e sarebbe stata una grande campionessa con o senza Meldonium. Sarà stata davvero avvantaggiata da quel farmaco legale per 10 anni? Può essere, ma come si sono avvantaggiati di altri farmaci legali tutti gli atleti che hanno potuto prenderli, come le tre tazzine di caffè, senza necessariamente la volontà di barare. Aiutarsi è consentito, lo fan tutti. È barare coscientemente che non deve essere permesso.
A me pare che Maria abbia pagato abbastanza. E continuerà a pagare, perché agli occhi della gente, la sua immagine è e resterà certo meno bella e luminosa. Ha subito una dura lezione e avrà imparato. Se abbiano imparato anche ITF e Wada ne sono molto meno sicuro.
Spero di rivedere Maria Sharapova in campo a Roma a maggio. Sono fra quelli che, oltre ad ammirarla, l’hanno sempre trovata anche simpatica. E con voi, ascoltatori, mi scuso per aver infranto il muro dei 180 secondi.