ATP Shanghai: Djokovic usa il periodico, Fognini va solo a tratti
ATP Shanghai: Lorenzi non molla mai, battuto Garcia-Lopez in rimonta
[11] D. Goffin b. [WC] J.M. del Potro 4-6 6-3 7-5 (Gabriele Ferrara)
David Goffin batte Juan Martin del Potro dopo una splendida battaglia durata 2 ore e 20 minuti di gioco. Al secondo turno sfiderà Benoit Paire. L’incontro inizia con Goffin che adotta la tattica che usano ormai tutti contro del Potro: martellarlo sulla diagonale sinistra sia con il rovescio che con il dritto inside-out andando poi eventualmente a cercare l’angolo aperto dopo 5-6 scambi, con l’argentino invece che si difende col back per poi colpire di dritto appena ne ha il tempo e l’occasione. Il numero 63 del mondo, dal canto suo, mantiene un’ottima percentuale di prime palle in campo (67%) che gli consente di concedere le briciole quando è al servizio per poi strappare la battuta al rivale sul 3 pari (tre gratuiti di dritto del belga) e conservare il vantaggio fino alla fine del parziale che termina dunque con lo score di 6-4. Da segnalare una risposta di rovescio incrociata vincente di “Palito” sul 5-3 40-15 . Il numero 12 ATP appare scarico, soprattutto sotto il profilo emotivo, cedendo la battuta anche in apertura di secondo set con un dritto inside-in che finisce in rete. Nel quarto game Goffin trova un’altra volta il vincente con il rovescio con la soluzione parallela e, approfittando di un doppio fallo e di un comodo dritto lungolinea che l’argentino spedisce in rete, centra il controbreak: 2 pari. Adesso l’inerzia si è spostata completamente dalla parte del belga, che comanda maggiormente gli scambi, mentre il sudamericano fa molta fatica sulla seconda di servizio – 2 su 14 in questo parziale – cedendo nuovamente la battuta nell’ottavo gioco, quando sul break point trova una grande risposta di rovescio in diagonale. Ciò nonostante, del Potro reagisce e con un dritto lungolinea ed uno inside-in si procura una chance di break, sciupata però con un errore col medesimo fondamentale. Altri due errori in risposta consegnano alla testa di serie numero 11 il secondo set, che finisce dunque con il punteggio di 6-3. Ora Goffin gioca in maniera decisamente più aggressiva, utilizzando molto bene il rovescio in diagonale in avanzamento – uno dei suoi colpi migliori insieme alla risposta sulla seconda di servizio.
Nella frazione decisiva il belga nel terzo gioco riesce subito a centrare il break, approfittando di due brutti errori col rovescio in slice dell’avversario, che ora appare calato in termini di lucidità e di freschezza atletica. Il giocatore di Tandil, però, non ci sta e si procura due break point nel gioco successivo, col belga che però le annulla entrambe. “Delpo” si guadagna un’altra occasione grazie ad uno splendido passante di rovescio e stavolta riesce a sfruttare l’opportunità, visto che il rivale sbaglia in lunghezza un dritto in arretramento. Ciò nonostante, l’allievo di Thierry Van Cleemput continua a giocare in maniera splendida, trovando un dritto inside-in ed un rovescio lungolinea – oggi particolarmente ispirato – che gli consentono di strappare la battuta all’avversario per la quarta volta nel match. Anche dopo questo contraccolpo psicologico, del Potro non si arrende e trova l’ennesimo controbreak sul 4-3 grazie ad un paio di accelerazioni di dritto e ad un gratuito del rivale con lo stesso, che nel nono game riesce poi a tenere la battuta solamente per la terza volta nel parziale. Sul 5 pari, però, Goffin trova due splendide risposte di rovescio su altrettante seconde di servizio del sudamericano, che poi mette un corridoio un dritto che vale il 6-5 per il numero 12 ATP. Goffin stavolta non ha particolari problemi nel tenere il turno di battuta – nonostante un pericoloso 15-30, infatti, trova un paio di ottime prime – e si qualifica dunque per il secondo turno.
A. Zverev b. [8] M. Cilic 3-6 6-3 6-2 (Giovanni Vianello)
Un elemento della nuova generazione del tennis sembra finalmente cominciare a sfondare. Alexander Zverev infatti sconfigge Marin Cilic, campione degli US Open 2014. Nel primo set Cilic si impone per 6-3. Entrambi i giocatori, come preventivabile, offrono una grande prestazione al servizio (le percentuali, non a caso, premiano per poco Cilic in questo fondamentale). L’unico ad offrire palle break (3 in totale) è il tedesco, che perde il servizio sul 4-3 per il croato. Decisivo risulta probabilmente uno spettacolare punto vinto da Cilic proprio nell’ottavo gioco, su vantaggio Zverev. In questo scambio, Cilic, con un gran lob in recupero, scavalca Zverev e poi fa proprio il quindici venendo a rete. Nel nono gioco Cilic tiene il servizio a 30 e fa così suo il set. Il secondo set si apre con un combattutissimo game di servizio di Zverev, vinto dal tedesco. Via via però Cilic si fa meno sicuro al servizio, offre prima due palle break nel quarto gioco e poi perde la battuta al sesto gioco su un gran passante di rovescio di Zverev, che nel complesso dell’ultimo scambio del game mostra una gran fase difensiva. Il tedesco tiene poi tutti i propri turni di battuta rimanenti nel set e si aggiudica così la frazione per 6-3. Il set decisivo comincia sulla falsariga del secondo, con Cilic che fatica un po’ di più a tenere la battuta e concede un break al quinto gioco a causa di alcune grandi giocate di Zverev, come un gran passante di dritto in corsa ed una risposta sui piedi , giocate che da 30-15 per Cilic hanno portato il tedesco a 30-40 e poi al break. Zverev strappa poi la battuta un’altra volta a Cilic, portandosi 5-2 e servizio. Nell’ottavo gioco Zverev tiene la battuta a 30, dopo aver sciupato due match-point, e vince set ed incontro.
[6] G. Monfils b. K. Anderson 7-6(4) 6-3 (Benedetto Napoli)
L’unico match della sessione serale giocato sul cemento dell’Union Pay prevede l’incrocio tra Kevin Anderson e il numero 6 del seeding Gael Monfils. In quattro precedenti il 100% di vittorie sono dell’istrionico francese che sul cemento si è imposto in due match tiratissimi nei tornei di Stoccolma 2011 e Bangkok 2012. Il primo set è un classico match dove è presente un bombardiere come il numero 40 ATP ovvero solo due break point tra l’altro non sfruttati dal francese nel quinto game. Si arriva all’undicesimo game e LaMonf si guadagna da subito tre occasioni per strappare il servizio, ma due ace e una prima vincente smontano l’iniziale entusiasmo del pubblico dormiente che quasi urla di gioia quando un rovescio vincente di diagonale e una pessima discesa a rete del tennista di Johannesburg danno il tanto agognato break al numero 8 ATP. Ora l’incontro si fa interessante, Anderson prova qualche variabile e dapprima annulla tre set point (disastro Monfils in due punti), successivamente brekka alla seconda opportunità grazie ad una volée sopraffina. I servizi sono stati scardinati e nel tie-break si contano cinque mini-break con Monfils che piazza quello decisivo nell’ottavo punto per chiudere il set grazie a una prima vincente e un ace. Il secondo atto del match segue l’andamento dei servizi fino all’ottavo game: anche stavolta è il tennista di Parigi a brekkare sfruttando la stanchezza di Anderson non apparso al meglio della forma. Tanto basta per volare al terzo turno chiudendo con una comoda volée non dopo aver concesso un break point all’avversario annullato con la solita irriverenza.
G. Dimitrov b. [14] R. Gasquet 6-4 6-4 (Domenico Giugliano)
Sul campo numero 1, si affrontano, in uno dei match più interessanti del secondo turno del Master 1000 di Shanghai, Richard Gasquet e il fresco finalista di Pechino, Grigor Dimitrov. Si tratta del sesto precedente tra i due, gli altri 5 tutti vinti da Gasquet, compreso l’ultimo, a Wimbledon lo scorso anno in tre set. Il copione dei primi games del primo set rispecchia tutti i precedenti tra i due. Dimitrov accetta la sfida sul rovescio e ne esce pesantemente sconfitto. In soli 12 minuti Gasquet è già sul 3-0 con un break. Break che, tuttavia, il francese restituisce nel quinto game, con il bulgaro che riesce a spostare di più Gasquet, soprattutto sul lato del dritto. Sulla scia del controbreak, Dimitrov ottiene 8 dei successivi 10 punti e si porta avanti lui di un break sul 4-3 e servizio. Il bulgaro annulla tre palle break nei due game successivi al servizio e, al quarto set point, chiude in 47 minuti per 6-4, grazie ad un ottima percentuale di prime, il 79%. Nel secondo set Dimitrov parte forte ed ottiene subito il break in apertura, procurandosi altri quattro break point sul 3-1, ma non sfruttandoli. Tutto ciò rimette in partita Gasquet che si procura subito il break nel game successivo. Il tennista bulgaro ha una grande reazione nel settimo gioco e si guadagna altre tre palle break consecutive, strappando alla terza occasione il servizio al francese. Dimitrov va a servire sul 5-4, non trema e chiude in un’ora e 43 minuti di gioco. Vittoria impoortante per lui, la prima contro Gasquet, e arrivata con un ottimo gioco e ben 19 vincenti. Per Gasquet un’altra sconfitta importante in quest’amaro finale di stagione. Il bulgaro al secondo turno avrà Pospisil.
[12] N. Kyrgios b. S. Querrey 6-4 6-4 (Marco A. Costantino)
Sul campo Union Pay 3 fa il proprio atteso esordio nel Master 1000 di Shanghai l’australiano Nick Kyrgios, fresco di best ranking (n. 14 ATP) grazie alla vittoriosa campagna nel 500 di Tokyo, conclusasi appena due giorni fa con una rimonta in finale su David Goffin. Ad attenderlo l’americano Sam Querrey, numero 29 al mondo, in quello che sarà il loro primo scontro in carriera. Per i primi sei game del primo set il gioco vola via rapido; pochissimi gli scambi, inibiti dai potenti servizi dei due giocatori, quasi mai capaci di rispondere in modo efficace. Nel settimo gioco però, sfruttando un leggero calo alla battuta da parte di Querrey, l’australian numero 12 del seeding riesce a rispondere con regolarità e ad imbastire un paio di scambi che lo vedono guadagnarsi agevolmente due palle break. Grazie ad uno slice di rovescio in rete dell’americano, Kyrgios si porta avanti 4-3. Querrey abbozza subito una reazione, cercando di mettere pressione sull’avversario, ma il dritto, il miglior fondamentale da fondo campo a sua disposizione, lo tradisce troppo spesso. Kyrgios conferma così il break e nel decimo gioco può servire per chiudere il primo parziale. Querrey, sfruttando un paio di disattenzioni dell’avversario e con un gran dritto lungolinea, riesce ad arrampicarsi fino alla parità, ma con due bei servizi Kyrgios esce dal momento delicato e si aggiudica per 6-4 il set, in soli 25 minuti. Il 38% di punti vinti con la seconda di servizio, dimostrano come le chance dell’americano in questa partita siano legate strettamente all’efficacia della propria battuta. Il secondo set è copia carbone di quanto visto nel primo: il punteggio segue senza fatica l’alternarsi dei servizi ed è nuovamente il settimo game ad essere fatale a Querrey. Un doppio fallo e una facile volée di dritto spedita oltre la linea di fondo, offrono a Kyrgios una ghiotta occasione: l’australiano con un gran dritto inside-in e una risposta di rovescio lungolinea vincente strappa il servizio allo statunitense portandosi sul 4-3, e conferma il break nel proprio turno di servizio. Il numero 29 del mondo tiene comodamente la battuta nel game successivo, mandando Kyrgios a servire per il match. L’australiano, solidissimo, non si scompone nemmeno per un quindici, vince il game a zero, chiude il set per 6-4 e in soli 53 minuti di gioco approda al secondo turno, dove da favorito affronterà Mischa Zverev.
[13] L. Pouille b. F. Verdasco 6-3 6-3 (Gabriele Ferrara)
Lucas Pouille batte Fernando Verdasco con un doppio 6-3 in 58 minuti di gioco, vendicando così il risultato della finale persa quest’anno nel torneo di Bucarest (che dal 2017 non si disputerà più per fare spazio a Budapest) proprio contro lo spagnolo. La partita inizia con Verdasco che, sotto 2-1, commette due doppi falli che regalano a Pouille due palle break non consecutive, prontamente salvate da due prime mancine slice esterne, col madrileno che riesce poi ad impattare sul 2 pari. Due game più tardi, tuttavia, lo spagnolo gioca un pessimo game, commettendo in sequenza un doppio fallo, un gratuito con il lungolinea di dritto ed uno col rovescio sempre nella stessa direzione – in mezzo un gran recupero di Pouille sullo 0-30. Il numero 16 del mondo mantiene una percentuale di prime palle in campo buona ma non straordinaria (62%). D’altra parte “Nando” assume una posizione troppa arretrata in ribattuta, che gli costa molto soprattutto nel rendimento sulla seconda del rivale, che con la stessa nel primo parziale perde solo 3 punti e lo archivia senza problemi con il punteggio di 6-3. Prima dell’inizio della seconda frazione di gioco, l’iberico chiama il fisioterapista per un dolore cervicale subendo così un trattamento medico. Al rientro in campo, il giustiziere di Nadal quest’anno a Melbourne sembra credere poco nelle proprie possibilità di giocare meglio quest’oggi, perdendo nuovamente il servizio e commettendo anche un doppio fallo sul break point. Sotto 2-1, il campione di Bucarest chiede un’altra volta l’intervento del fisioterapista, portandosi però subito dopo 15-30 sul servizio avversario; l’iberico però continua ad avere problemi nella ricerca di palla col dritto, subendo poi l’ace di Pouille che mette definitivamente le cose a posto: 3-1. Nei giochi successivi nessuno dei due giocatori riesce a rendersi pericoloso in risposta, col transalpino che gioca in maniera spettacolare col rovescio – soprattutto in diagonale – mettendo così in crisi la solita strategia di Verdasco, che cerca sempre quel colpo con il suo dritto mancino. Il numero 44 ATP non ci crede più e, sotto 5-3, commette tre errori gratuiti da fondocampo – l’ultimo dei quali è un rovescio in diagonale che non arriva nemmeno alla rete – che regalano al francese l’accesso al secondo turno, dove sfiderà Nicolas Almagro, il quale ieri ha avuto la meglio su Youzhny in tre set.
Gli altri incontri (Diego Serra)
In apertura di giornata Feliciano Lopez si aggiudica il derby spagnolo contro David Ferrer, attualmente al numero 15 del mondo. Partita molto combattuta tra i due iberici a partire dal primo set, con allungo iniziale di Lopez sul 3-1 e contro-break di Ferrer nel sesto game che rimette il parziale in pari. Da qui nessuno dei due giocatori riesce più a togliere il servizio all’avversario e il parziale si decide al tie-break, nel quale Feliciano riesce a sfruttare meglio il servizio e si impone per 7 punti a 3. Secondo set in cui rimane alto il rendimento di entrambi i contendenti nei propri game di battuta. Cinico David a sfruttare l’occasione trasformando la prima e unica palla break di tutto il parziale nel terzo gioco aggiudicandosi il set per 6-4. Nessun break invece nell’intero terzo set. Le maggiori occasioni però le ha Lopez che non riesce a sfruttare quattro palle break, di cui tre consecutive, nel quarto game e altre due nel decimo. Feliciano comunque porta a casa la partita vincendo il secondo tie-break di giornata con il punteggio di 7 punti a 4. Rammarico per Ferrer che non è riuscito a vincere un match in cui ha perso solo una volta il servizio in tre set. Feliciano attende ora al secondo turno lo statunitense Jack Sock. Partita lottata anche tra Jo-Wilfried Tsonga e Janko Tipsarevic, attuale numero 158 ATP e presente a Shanghai grazie all’utilizzo del protected ranking. Data la superficie decisamente veloce anche in questo match non sono molte le occasioni che i giocatori riescono a costruirsi in risposta. Bravo il francese a trovare l’unico break del primo set nel sesto game. Secondo parziale in cui il serbo allunga per primo salendo 4-2 ma si fa contro-breakkare subito dopo. Tsonga poi non sfrutta due palle break per salire sul 5-4 e servizio e il set si conclude al tie-break. Qui Tipsarevic ha la grande occasione per rimettere in pari il match ma manca due set point consecutivi, di cui uno con la battuta a disposizione, e finisce per cedere 8 punti a 6 perdendo set e incontro. Nelle altre partite di giornata da segnalare il ritiro di Bernard Tomic, l’ennesimo in stagione, contro Roberto Bautista Agut sul punteggio di 6-3 3-0 a favore dello spagnolo e la netta vittoria di Gilles Simon su Pablo Carreno Busta, che porta a casa appena tre game.
Risultati:
Primo turno
P. Lorenzi b. G. Garcia-Lopez 5-7 7-6(2) 6-3
[13] L. Pouille b. F. Verdasco 6-3 6-3
M. Granollers-Pujol b. Y. Sugita 7-5 7-6(2)
F. Lopez b. [10] D. Ferrer 7-6(3) 4-6 7-6(4)
[11] D. Goffin b. [WC] J.M. del Potro 4-6 6-3 7-5
[12] N. Kyrgios b. S. Querrey 6-4 6-4
G. Dimitrov b. [14] R. Gasquet 6-4 6-4
G. Simon b. Carreno Busta 6-0 6-3
J. Sock b. G. Pella 7-6(3) 7-5
[15] R. Bautista-Agut b. B. Tomic 6-3 3-0 rit.
Secondo turno
[1] N. Djokovic b. F. Fognini 6-3 6-3
[9] J.W. Tsonga b. J. Tipsarevic 6-3 7-6(6)
A. Zverev b. [8] M. Cilic 3-6 6-3 6-2
[6] G. Monfils b. K. Anderson 7-6(4) 6-3