ATP Shanghai: Djokovic usa il periodico, Fognini va solo a tratti
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P. Lorenzi b. G. Garcia-Lopez 5-7 7-6(2) 6-3
Il primo match di giornata sul Court 4 del Qizhong Forest Sports City Arena di Shanghai vede contrapposti lo spagnolo Guillermo Garcia-Lopez e il numero 1 italiano Paolo Lorenzi. Per il romano residente a Siena è la seconda partecipazione nel torneo della “Parigi d’oriente” dopo la sconfitta dello scorso anno all’esordio (vinse i due turni di qualificazione contro Sugita e Duckworth) nel derby giocato contro Fabio Fognini. Nonostante l’ottima annata disputata finora dall’italiano la sfida che gli si presenta davanti non è delle più semplici: sebbene l’iberico stia lentamente precipitando nel ranking resta ugualmente un avversario dal gioco ostico per Lorenzi e le due vittorie negli unici precedenti (San Sietroburgo 2012 e Vina del Mar 2014) lo stanno a dimostrare.
Lorenzi sceglie testa, la moneta dice croce e si inizierà con lo spagnolo al servizio. Sotto 30-0 l’italiano spinge e approfittando di due non forzati di dritto si porta sul 30-30. Garcia-Lopez spara due prime vincenti e si aggiudica il primo game del match. Lo spagnolo conquista anche il game successivo (splendido rovescio in diagonale) e approfitta immediatamente del primo break point regalato dall’azzurro grazie a uno sciagurato doppio fallo per poi tenere a zero il terzo gioco del match e portare il parziale sul tre a zero. Lorenzi cerca di risvegliarsi dal torpore in cui è caduto e grazie a un game giocato ottimamente al servizio (spiccano un diritto in controbalzo e un’ottima combinazione di serve & volley) riesce ad aggiudicarsi il primo game dell’incontro. Il trentaquattrenne italiano è finalmente entrato in partita e ora gli scambi cominciano a diventare duri (spesso si va oltre i dodici colpi) e gli errori superano i vincenti. Il pallino del gioco ce l’ha in mano lo spagnolo ed è lui a decidere quando accelerare i colpi prendendosi di conseguenza più rischi. Lorenzi gioca un match prettamente di contenimento e sembra vivere di fiammate, ma grazie a un turno perfetto in risposta brekka a zero e successivamente riesce a riportare il match in parità seppur con qualche brivido di troppo. Ora il match sembra aver perso di carica agonista e lo spagnolo più dell’italiano tengono con poca fatica i rispettivi turni al servizio. Si giunge al dodicesimo gioco e ancora una volta il servizio di Lorenzi trema: entra solo una prima su otto e grazie ad un perfetto diritto inside-out conquista il primo set dopo poco più di un’ora. Nonostante l’immane sforzo fisico messo in campo da Lorenzi unito ad un gioco in risposta tutto sommato positivo, l’azzurro soffre eccessivamente il rovescio monomane del tennista di Albacete (al momento in giornata di grazia) e una prima di servizio molto, forse troppo, fallosa.
I primi cinque giochi del secondo set non offrono particolari emozioni da raccontare con entrambi gli atleti in campo che confermano il proprio turno alla battuta senza alcun problema di sorta. Il numero 37 del ranking ATP sembra aver registrato qualcosa al servizio e soprattutto inizia a tenere un atteggiamento più offensivo in campo scendendo spesso e volentieri a rete dopo essersi magistralmente aperto il campo. Dal canto suo l’ex numero 23 ATP continua a picchiare forte col rovescio e a piazzare splendidi vincenti di diritto. Qualche sussulto lo regala il sesto game. Lorenzi al servizio si trova sotto 15-30 ma un vincente di diritto, un non forzato dello spagnolo e un ace ristabiliscono l’ennesima parità. Nel successivo game l’azzurro torna a premere sull’acceleratore grazie a un gioco incisivo in risposta portando il game ai vantaggi, ma Garcia-Lopez approfitta di una volée mal indirizzata dall’azzurro per poi chiudere con l’ennesima prima vincente. Lorenzi chiude a 30 il successivo turno al servizio ma le telecamere indugiano più e più volte sull’italiano che con aria incupita non sembra assolutamente soddisfatto del tennis messo in campo quest’oggi. l’undicesimo game vede Lorenzi procurarsi due break point (i primi del secondo set) ma un rovescio largo e un diritto vincente dell’avversario portano il game a i vantaggi e lo spagnolo dopo la paura iniziale riesce ad aggiudicarselo. Il set si porta inesorabilmente al tiebreak ed è proprio nell’atto conclusivo del secondo set che Lorenzi decide, finalmente, di salire in cattedra: dapprima una gran risposta di rovescio, successivamente doppia combinazione di serve & volley per chiudere con un altro mini-break grazie a un’ottima discesa nei pressi della rete. L’azzurro riesce ad amministrare l’ottimo vantaggio che si è procurato e allo scoccare delle due ore e dieci minuti di gioco il risultato è ancora in perfetta parità. Le quasi quaranta posizioni che dividono i due in classifica si son viste tutte in questo tiebreak.
Il terzo e ultimo atto del match inizia con Lorenzi al servizio che immediatamente deve far fronte a due break point. Fortunatamente delle buone prime dell’azzurro ed alcune scelte troppo frettolose dell’avversario rimettono il game in carreggiata e per la prima volta nel match l’azzurro mette la testa avanti nel punteggio. Nonostante questo piccolo brivido il canovaccio della sfida è decisamente cambiato: ora è l’azzurro a comandare gli scambi e soprattutto ora riesce ad essere notevolmente più incisivo al servizio sparando a tutta forza al corpo dello spagnolo, che facendo molta fatica negli spostamenti dà l’impressione di essere notevolmente in debito d’ossigeno e il sesto game conferma quanto detto: difatti Garcia-Lopez serve con tutte le energie rimaste in corpo ma Lorenzi in versione “formichina” alla terza palla per il break riesce a strappare il servizio all’avversario costringendo quest’ultimo all’errore di diritto dopo uno scambio durissimo. Il game successivo vinto senza patemi dall’azzurro lo portano a un game dal secondo turno e al primo match point il numero 1 tricolore non sbaglia. Il diritto infrantosi nella rete dello spagnolo provocano l’urlo liberatorio di questo “giovane” trentaquattrenne che al secondo turno contro Milos Raonic vorrà continuare a stupire.