[2] A. Murray b. [15] R. Bautista Agut 7-6(1) 6-1
Il sogno di Roberto Bautista Agut viene infranto da un ineccepibile e solidissimo Andy Murray. Il 2016 continua alla grande per il n. 2 del mondo che conferma uno stato di forma eccezionale. Nella 10a finale dell’anno, il campione scozzese non fallisce l‘occasione di Shanghai e va a prendersi il 6° titolo stagionale, il 13esimo Masters 1000 – il terzo in Cina – nonché il 41esimo titolo in carriera. Dopo un primo set lottato, Andy si ricorda di essere il n. 2 del mondo e alza il livello del proprio tennis imponendosi sull’ottimo Roberto Bautista Agut per 7-6 6-1. “Voglio provare a diventare n. 1” aveva dichiarato Andy prima del match; ebbene, ora il trono della classifica mondiale è sempre più vicino per lui. Lo scozzese guadagna ulteriori punti che gli permettono di insidiare ulteriormente il regno di Novak Djokovic. Ma grande onore alla prestazione dello spagnolo, capace di disputare un torneo pressoché perfetto e che, da domani, sarà n. 13 Atp, conquistando così il suo best ranking.
La cronaca del match
Scelta intraprendente e azzeccata da parte di Bautista Agut che decide di servire per primo. Lo spagnolo pare confermare subito la solidità e la forma messe in campo per tutta la settimana a Shanghai facendo suo il game d’apertura senza colpo ferire. Murray, pero, non si scompone e pareggia immediatamente. L’iberico è attentissimo e meticoloso, ottenendo a zero il terzo gioco del set e salendo così 2-1. Servizio profondo per lui, che gli permette poi di aprirsi il campo e mettere a segno i suoi dritti piazzati. Ancora una volta, però, Murray è puntuale e incisivo, cercando di imporre gli spostamenti all’avversario mettendogli pressione, ottenendo ancora il pareggio sul 2-2. Continua la spinta da parte del campione di Wimbledon che, però, nonostante un passante magistrale, viene sorpreso da un tocco di fino a rete semplicemente delizioso da parte di Bautista, deciso a rimanere in testa nello score. Sale infatti 3-2. Ma Murray continua l’offensiva mettendo il fiato sul collo all’avversario e lo raggiunge di nuovo sul 3-3.
Continua il bum bum soffocante di Murray da fondo che, dopo essersi procurato le prime due palle break del set, sorprende il tenace Roberto salendo 4-3 e servizio. Ora l’offensiva di Murray diventa sempre più devastante e precisa. Andy non solo pressa Roberto al servizio ma cerca di sfiancarlo sempre più con il martellamento da fondo, facendolo muovere a tergicristallo. Non mancano per lui soluzioni pregevoli a rete, che dimostrano ancora una volta la sua grande abilità e i riflessi nel gioco di volo. Bautista continua ad essere solido anche se incappa nei primi errori, sovrastato dalla solidità del britannico che ora allunga il passo sul 5-3. Il tennista di Castellón de la Plana riduce la distanza sul 4-5 ma lo scozzese continua a mantenere alto il livello dei fondamentali. Pressa e pressa ancora; si procura due setpoint. Entra sempre più con i piedi dietro il campo ma spreca il primo. Sempre più sprecone, Murray caccia malamente un rovescio in rete. Arriva però la terza palla del set con un ace, di nuovo sprecata, però, con un doppio fallo, dopo aver cercato nuovamente l’ace con la seconda! Arriva un altro errore “scellerato” di Murray che conquista la rete quasi alla cieca, “regalando” così la palla break a Bautista che, dal canto suo, non si lascia sfuggire l’occasione, raggiungendolo sul 5-5. Non solo. L’iberico mantiene lucidità e freddezza e, con un game impeccabile, si trova nuovamente in vantaggio nel set conducendo 6-5. Impasse pericolosa per Murray che, però, ritrova immediatamente la concentrazione e la lucidità vincendo a zero il proprio turno di battuta e assicurandosi il tie-break.
Il primo punto è tutto spagnolo, con un’ottima risoluzione al volo da parte di Bautista. Murray insidia Roberto con il suo micidiale attacco in back che gli assicura il pareggio sull’1-1. Si impone ancora mandando un po’ in confusione Bautista che si trova rapidamente oppresso sull’1-4. Lo scozzese continua ad essere un muro da fondo, nonostante l’altissimo livello degli scambi giocati dallo spagnolo. Andy va veloce e, in pochi istanti, dopo aver preso il largo sul 6-1, ecco che ha a disposizione ben 5 palle per chiudere il set. Gliene basta una. Con un dritto supersonico e angolatissimo, Murray va a prendersi la prima frazione per 7 punti a 1, aggiudicandosi così il 22° set di fila dal quinto parziale vinto contro del Potro in Coppa Davis.
L’inerzia del match cambia totalmente. Sull’1-0 Murray, Bautista subisce sempre più l’avanzata dello scozzese che ora prende le distanze sul 2-0. Ma, ancora una volta, onore allo spagnolo che, positivo e imperturbabile, non si dà per vinto e, approfittando nuovamente di un’altra lieve defaillance dell’avversario, mette a segno il controbreak accorciando le distanze sull’1-2. Ma, ancora una volta, Andy si ricorda di essere il più forte e strappa a sua volta il servizio allo spagnolo. Prende ulteriormente il largo sul 4-1 anche se Bautista non demorde nel dare il meglio di sé e cercare di trovare la chiave per risollevare le sorti dell’incontro. Quest’oggi, però, dall’altra parte della rete c’è un avversario nettamente superiore rispetto al Novak Djokovic sotto tono di ieri.
Dopo 1 ora e 36 minuti, Roberto Bautista Agut è costretto a cedere alla superiorità di Andy Murray per 7-6 6-1. Nei momenti più delicati del match, lo scozzese riesce ad alzare il livello e ad imporre un tennis troppo solido e velenoso, anche per un tennista coriaceo, lucido e al massimo della forma come Bautista Agut. Prestazione di grande autorevolezza da parte del n. 2 del mondo che, a Shanghai, nella sua 10a finale dell’anno, non fallisce l’occasione di conquistare il 6° titolo stagionale, il 13° Masters 1000 finora, il 41° titolo in carriera. Non solo. Lo scozzese continua così la sua corsa verso il tentativo della conquista della vetta del ranking. Djokovic e Murray si giocheranno il tutto per tutto a Parigi-Bercy e alle Finals di Londra. Inoltre, pare che il britannico sia impegnato la settimana prossima a Vienna… Attenzione Novak, Andy è sempre più vicino.