Archiviato lo swing asiatico il circuito ATP torna in Europa e si lancia nell’ultima parte di stagione. Da qui alla fine dell’anno avremo solo altre quattro settimane di tennis, esclusa la finale di Davis in programma dal 25 al 27 Novembre. In tutto ci saranno 7 tornei: 3 250, 2 500, il 1000 di Bercy e le Finals di Londra. I tornei di questa settimana saranno Stoccolma, Mosca e Anversa (nuovo nel calendario).
Come sempre partiamo dalle nozioni storiche di ogni competizione, proviamo questa volta a schematizzare un po’, almeno per quanto riguarda i dati più significativi:
Prima Edizione:
1958 Mosca;
1969 Stoccolma;
2016 Anversa (prende il posto di Valencia);
Tennista con più successi:
4, Becker e McEnroe a Stoccolma:
5, Kafelnikov e Lejus a Mosca.
Entrambe le competizioni arrivano all’edizione 2016 dopo due doppiette. In Svezia frutto di Tomas Berdych e a Mosca per mano di Marin Cilic. Nessuno dei due cercherà la difesa del titolo. Tre i numeri uno del mondo che hanno vinto in Svezia: Lendl, McEnroe e Borg; nessuno in Russia. In passato c’è stata anche gloria per l’Italia, a Stoccolma nel 1975 col successo di Panatta su Connors e a Mosca Sergio Jacobini perse la finale nel 1962, a batterlo Thomas Lejus. Inoltre non va dimenticata la recente vittoria di Andreas Seppi nella Kremlin Cup (2012).
L’unico top ten in campo la prossima settimana sarà Gael Monfils impegnato a Stoccolma. Il 250 scandinavo potrà contare anche sul (quasi) rinato Dimitrov, testa di serie numero due, e su Alexander Zverev e Juan Martin del Potro (primo turno con Isner). L’argentino continua a preparare la finale di Davis, a Shanghai ha subito una prematura sconfitta da Goffin all’esordio (che ci può stare) e quindi è chiamato a far bene per mantenere la forma. Le prime tre teste di serie possono tutte vantarsi di un successo. Dimitrov nel 2013, Monfils due anni prima e Karlovic nel 2007. Statistica che non può far altro che aumentare l’incertezza e lo spettacolo. Il tabellone dovrebbe essere più facile nella parte alto dove a far compagnia a Zverev e Monfils troviamo Johnson, Muller e Sock. Niente a che vedere con Isner, del Potro, Baghdatis che invece cercheranno di trovare il loro spazio nella parte bassa insieme ai favoriti del seeding Dimitrov e Karlovic.
A Mosca guiderà il seeding il fresco finalista di Shanghai Bautista Agut, poi Ramos Vinolas e Philipp Kohlschereiber. Ci saranno anche Paolino Lorenzi, testa di serie numero sette, che al primo turno sfiderà nel derby italiano il lucky loser Federico Gaio (primo incontro), e Fabio Fognini, impegnato all’esordio con Berankis (unico precedente Umago 2008, vittoria Fognini). Nel caso il ligure vincesse avremo un altro derby al secondo turno. Il tabellone in effetti propone davvero pochi spunti interessanti, o quanto meno mancano nomi importanti. Ciò non esclude però che si possa avere un’edizione interessante. Gli altri nomi da tenere d’occhio sono quelli di Troicki, mattatore di Nadal a Shanghai, e Khachanov (wild card) nella parte alta e quelli di Tipsarevic, che piano piano torna a far risultati importanti, e Kuznetsov.
Infine troviamo Anversa, esordiente nel calendario ATP. L’European Open non poteva non avere David Goffin tra i suoi partecipanti, il belga inoltre sarà anche la testa di serie numero uno. In sua compagnia due ex top ten David Ferrer e Richard Gasquet. Avremo un italiano anche qui: Andreas Seppi. L’altoatesino affronterà Delbonis (1-1, ultima sfida in Davis a Pesaro), n.8 del seeding, al primo turno. I due stazionano nella parte bassa di tabellone, quella con Ferrer, Simon e Gasquet; proprio da queste parti troviamo i maggiori candidati alla vittoria finale perché nella zona alta del draw oltre a Goffin i nomi non sono minimamente paragonabili a quelli fatti poco fa. Sousa, Cuevas e Mahut le teste di serie, insomma sembra facile facile l’approdo in finale per Goffin che di certo non vorrà sfigurare davanti al pubblico di casa.
I tre tornei appena presentati saranno inoltre gli ultimi 250 del 2016. Dopo di essi avremo due 500 e Bercy prima delle Finals di Londra. Dunque, ogni settimana, sarà l’epilogo di una categoria.