Nel match di apertura odierno, Nicolas Almagro si disfa con qualche patema del gapponese Sugita. Il primo set vede il nipponico vincere per 6-3 grazie anche ad una tendenza piuttosto vistosa dello spagnolo all’irascibilità. Il secondo set, come si può vedere dal punteggio, è il più combattuto. In avvio di parziale, Almagro è ancora sensibilmente nervoso e si lascia andare anche ad un’accesa discussione con l’arbitro di sedia ad un cambio campo, ma con il passare dei game il nervosismo si acquieta. Il set si trascina al tie-break, che Nico si aggiudica con un fragoroso 7-1. Nel terzo set la partita è un testa a testa fino al 3-3, poi lo spagnolo si aggiudica tre giochi consecutivi (con due break) e fa così suo il match. Il match, seppure vedesse opporsi due giocatori che giocano soprattutto da fondo, ha avuto in un certo senso i contorni del contrasto di stili, con Almagro che ha cercato di sfondare con la propria potenza quando ha potuto colpire da fermo mentre Sugita, molto più leggero, ha cercato di giocare di ribattuta e di muovere l’avversario.
Sul campo 1, agevole vittoria in circa un’ora di gioco di Gastao Elias su Ivan Dodig per 6-2 6-1. Anche il secondo match sul campo principale si conclude in tre set e vede anche questo il vincitore trionfare in rimonta. Nell’incontro si scontrano Gilles Muller e Dustin Brown; il match è stato di sicuro piacevole per gli amanti del tennis “vintage” (Muller ha giocato serve&volley sistematico sulla prima di servizio, mentre Dustin ha come al solito impreziosito la partita con giocate inconsuete e molto spettacolari, nonché diverse discese a rete). Nel primo set c’è equilibrio fino al 4-3 per il lussemburghese, che a questo punto opera un break che lo porta a servire per il parziale; segue però un immediato contro-break del tedesco, che si porta 5-4. C’è infine un altro break per Muller, che si aggiudica la prima frazione 6-4. Nel secondo set si assiste ad un calo di Muller, che subisce due break, uno sul 2-2 ed uno sul 5-3 per Brown, così il parziale viene vinto dal tedesco. Il terzo set prende subito la via di Brown, che conquista un break di vantaggio nel secondo gioco e lo mantiene fino al termine dell’incontro, aggiudicandosi così la terza frazione, come la seconda, per 6-3.
Nella prima partita di sessione serale, Mikael Ymer, classe 1998, fratello di Elias e n. 549 del mondo, usufruisce di una giornata decisamente avversa per Verdasco e gli infligge un sonoro 6-2 6-1 in poco più di un’ora. Nel primo set il madrileno parte malissimo ed ogni volta che è costretto a colpire in movimento spedisce fuori la palla. Il risultato è un iniziale 4-0 per Ymer, che poi chiude il parziale 6-2. Lo svedese, d’altro canto, non soffre di timore reverenziale di fronte ad un ex top-10 e appena può spinge, in particolare col rovescio. Anche nel secondo set l’attuale n. 549 del mondo va subito avanti, questa volta 2-0; Verdasco terrà il successivo turno di battuta per dimezzare le distanze, ma seguirà un altro parziale di 4-0 che condannerà definitivamente lo spagnolo alla sconfitta.
In conclusione di giornata, infine, dimostrazione di scarsa costanza mentale per un altro dei fratelli Ymer, il più famoso, Elias, che perde in due set, dei quali il secondo ha avuto un risultato che non lascia spazio a discussioni, da Tobias Kamke. Lo svedese era avanti 4-1 nel primo set, prima di subire un parziale di undici giochi consecutivi e perdere 6-4 6-0. Lo svedese, perso il break di vantaggio nel primo parziale, ha lentamente abbandonato psicologicamente il campo, finendo per commettere molti errori, soprattutto col dritto. Bravo Kamke a non lasciarsi distrarre dal tracollo dell’avversario, che ad un certo punto ha anche scagliato a terra la racchetta.
Risultati:
N. Almagro b. Y. Sugita 3-6 7-6(1) 6-3
G. Elias b. I. Dodig 6-2 6-1
D. Brown b. G. Muller 4-6 6-3 6-3
[WC] M. Ymer b. F. Verdasco 6-2 6-1
[Q] T. Kamke b. [WC] E. Ymer 6-4 6-0