Errare è umano ma perseverare è diabolico, si suol dire. Dopo il pasticcio dell’anno scorso, con la decisione di non assegnare punti utili per le Finals al torneo di Lussemburgo, a causa della concomitanza dei due eventi, la WTA era tornata sui propri passi per questo 2016. Peccato che le finali dello stesso torneo di Lussemburgo e di quello di Mosca si giochino con un solo giorno di anticipo rispetto alle prime sfide di Round Robin delle Finals di Singapore.
La sorte ci ha messo pure il suo zampino mettendo fino all’ultimo in ballo l’ottavo e ultimo pass per il grande evento tra la britannica Johanna Konta e la russa Svetlana Kuznetsova. Konta ha deciso di non scendere in campo nell’ultima settimana sapendo che Kuznetsova avrebbe avrebbe dovuto confermare campionessa nella capitale Russa per andare al Master. L’esperta giocatrice moscovita tuttavia è arrivata in finale e battendo Daria Gavrilova otterrebbe l’accesso alle Finals. Nel tal caso praticamente si dovrebbe imbarcare immediatamente in un volo intercontinentale con pochissimo tempo per ambientarsi ed allenarsi.
Il paradosso di questa situazione non è sfuggito allo svedese Thomas Johansson, vincitore degli Australian Open nel 2002 e oggi allenatore di David Goffin, che ha criticato le scelte di calendario della WTA.
Don't really understand how the WTA finals can start when the last spot is up for grabs….
— Thomas Johansson (@tompatennis) October 21, 2016
Fatto più rilevante, la sua opinione è stata ripresa dalla danese Caroline Wozniacki, n.17 del ranking.
It's crazy.. https://t.co/V4SUjgADJ2
— Caroline Wozniacki (@CaroWozniacki) October 21, 2016