WTA Finals: Kerber, che fatica! Battuta Cibulkova in tre set. Halep facile con Keys
[8] S. Kuznetsova b. [2] A. Radwanska 7-5 1-6 7-5 (Chiara Nardi)
Il primo incontro della seconda giornata delle WTA Finals di Singapore vede di fronte Agnieszka Radwanska e Svetlana Kuznetsova. È la diciassettesima volta che si incontrano le due tenniste, con un bilancio nettamente a favore della russa, che conduce per 12-4. L’ultimo incontro risale a poche settimane fa nei quarti del torneo Premier di Wuhan, in cui si impose la Kuznetsova in tre set. La Radwanska non vince dal torneo di Madrid di due anni fa. Entrambe hanno avuto un buon finale di stagione, culminato con la vittoria a Pechino per la polacca e con quella di Mosca qualche giorno fa per la russa , che le ha permesso di qualificarsi in extremis per questo torneo soffiando il posto a Johanna Konta. Era dal 2009 che la Kuznetsova non si qualificava al master di fine anno e nelle cinque edizioni in cui ha partecipato non è mai andata oltre il round robin. Per la campionessa in carica Radwanska invece, è l’ottava volta e la sesta consecutiva. L‘anno scorso aveva conquistato il titolo pur avendo perso 2 delle 3 partite del girone.
La Kuznetsova, arrivata ieri dalla Russia, inizia il match commettendo molti errori e riesce a tenere il primo turno di battuta con l’aiuto del servizio. La Radwanska, al contrario, gestisce con autorità i suoi turni di servizio. Nel quarto game la polacca conquista due palle break aggredendo la seconda di servizio della sua avversaria e nel punto successivo la costringe all’errore di dritto prendendola in contropiede. Sul 4-1 Radwanska le due giocano un game con molti scambi spettacolari, che si aggiudica la russa ai vantaggi. Svetlana inizia a tenere con meno difficoltà gli scambi prolungati da fondo campo e con un bel passante di rovescio recupera il break di svantaggio nel gioco successivo aggancia l’avversaria sul 4 pari. Nell’undicesimo game arriva il secondo break consecutivo per la russa che gioca nuovamente un bel passante di rovescio. Sul 6-5 Kuznetsova la Radwanska ha la possibilità di portare il set al tie-break, ma non la sfrutta e al secondo set point spedisce la risposta in rete.
Nel secondo set la russa inizia ad accusare un po’ di stanchezza e nel secondo game la Radwanska conquista il break con una bella stop volley. La polacca non allunga e con un errore di rovescio dopo il servizio restituisce il servizio di vantaggio. La Kuznetsova sbaglia molta e la Radwanska è molto brava a variare il gioco e torna immediatamente avanti di un break. Sul 4-1 la polacca conquista anche il secondo break. Sul 5-1 non sfrutta tre set point anche per merito della russa, ma sul quarto il passante della Kuznetsova esce.
Il momento negativo per Svetlana prosegue anche nel terzo set. infatti concede subito tre palle break, che annulla con due vincenti di dritto e rovescio e con un errore della Radwanska. Ne concede un’altra su cui sbaglia il dritto e riceve uno warning per aver scagliato la pallina. Durante il cambio campo la Kuznetsova si taglia i capelli e questa mossa si rivela vincente, dato che recupera immediatamente il break. Ma la russa non è particolarmente lucida, riceve un altro warning, perde nuovamente il servizio e durante il cambio campo, stanchissima, ha una piccola crisi di nervi. La Kuznetsova è molto nervosa e la Radwanska sale sul 4-2. Nell’ottavo game la russa recupera alla quinta occasione il break grazie ad un vincente lungo linea. Il match è emozionante. La Radwanska arriva su tutte le palle e con un rovescio lungo linea vincente si porta a servire per il match. La Kuznetsova è molto stanca, ma nonostante questo non molla. Un errore di rovescio della russa vale il primo match point per la polacca, ma sbaglia. Il game è ricco di colpi di scena e una palla break salvata, la Kuznetsova ottiene una seconda possibilità di break che sfrutta grazie ad un rovescio in rete della Radwanska.
La russa mostra un grande carattere e una grande determinazione. Sul 6-5 ha lei un match point, ma commette un’ingenuità interrompendo il gioco per chiamare l’occhio di falco su una palla della Radwanska che era in campo. Arriva un altro match point, ma per chiudere l’incontro dopo 2 ore e 48 minuti ha bisogno di un terzo e di un errore della maga di Cracovia. È stato un match bellissimo ed emozionante, con molti colpi spettacolari che la Kuznetsova, nonostante molti errori, ha meritato di vincere.
[4] K. Pliskova b. [5] G. Muguruza 6-2 6-7(4) 7-5 (Giovanni Vianello)
Nel secondo incontro di giornata si sfidano Garbine Muguruza, n.5 del mondo e campionessa del Roland Garros in carica, e Karolina Pliskova, che quest’anno ha finalmente infranto la barriera del terzo turno negli Slam, raggiungendo la finale agli US Open, battendo Serena Williams in semifinale ed uscendo sconfitta (da Angelique Kerber) solo al terzo set dell’atto conclusivo di Flushing Meadows. I precedenti parlano di un 3-1 in favore della ceca, con la Muguruza che ha vinto il primo scontro nel 2013 al Roland Garros, ma ha perso i successivi 3, tutti sul cemento, uno quest’anno, a Cincinnati, terminato 6-1 6-3, nella settimana in cui Pliskova vinse il torneo battendo anche Kerber in finale ed impedendo temporaneamente alla tedesca di arrivare alla vetta del ranking mondiale. Entrambe le giocatrici non hanno brillato dopo l’estate statunitense e la Muguruza arriva qui con alle spalle un infortunio patito a Linz a causa di una caduta (si è dovuta arrendere ai quarti alla Golubic per walk/over). Esordio assoluto per la Pliskova nelle Finals, Muguruza aveva già giocato l’anno scorso, quando aveva raggiunto anche la finale a Wimbledon (nonché le semifinali alle WTA Finals).
Il match si apre con Muguruza al servizio. Il primo game vede la spagnola concedere il 30-30, ma poi vincere i successivi due punti. La Pliskova sembra partire meglio, andando avanti 40-0 nel suo primo turno di battuta, ma la ceca subisce la rimonta fino alla parità, prima di aggiudicarsi il game ai vantaggi. È nel terzo game che la partita si accende. Muguruza va prima sotto 15-30, poi 15-40 in seguito ad uno dei pochi scambi prolungati visti finora, scambio vinto dalla Pliskova grazie ad un lob difensivo, infine la Pliskova si porta avanti 2-1 e servizio. Nel quarto game Karolina, che fra l’altro si aggiudica anche un punto col serve&volley, tiene il servizio a zero e conferma il break. Nel quinto game Muguruza subisce il secondo break consecutivo, questa volta ai vantaggi, ed al termine del gioco chiama il coach. La Pliskova in questi primi cinque giochi interpreta una partita splendida sotto il punto di vista tattico, riesce a mantenere brevissimi gli scambi e far così leva sulle proprie migliori abilità, cioè il servizio-dritto ed in risposta l’uno-due sempre col dritto. Nel sesto game la Muguruza, forse grazie alle istruzioni del coach, va avanti 0-30 sul servizio della Pliskova, ma infine la ceca infila quattro punti consecutivi e si porta così 5-1. Nel settimo game la Pliskova si issa due volte a set-point, ma li spreca entrambi, mantenendo in vita la Muguruza. Il primo set va comunque in archivio qualche minuto dopo, con la Pliskova che tiene il servizio e vince così 6-2.
Il match prosegue con la Muguruza che trova poco ritmo a causa di una Pliskova letale con i propri schemi da campo veloce. Il secondo set comincia con un altro break a favore della giocatrice ceca, che continua a mettere in difficoltà la spagnola con accelerazioni lungolinea, oltre che con il suo servizio di notoria efficacia. Il secondo set, almeno in avvio, è ancora meno emozionante del primo. La Pliskova, dopo aver trovato il break, sembra limitarsi a gestire i propri turni di battuta, sbagliando spesso, nei turni di risposta, direttamente con risposte azzardate. Il punteggio raggiunge così il 3-2 e servizio in favore della Pliskova. È a questo punto, tuttavia, che Muguruza comincia a variare di più il gioco e ad alzare la palla, costringendo la Pliskova a scambi più lunghi; la spagnola, che peraltro sul 3-2 aveva chiamato il coach, trova prima il 15-40 e poi il break su un errore piuttosto banale a rete della Pliskova. In seguito, la Muguruza tiene il servizio a 0 e per la prima volta nel set si trova avanti nel conto dei game, 4-3. Nell’ottavo gioco Pliskova gioca male e subisce il secondo break consecutivo, consentendo all’avversaria di andare a servire per il set. Nel nono game la ceca ritrova la propria brillantezza e, grazie anche ad una risposta fortunata sul 15-30 (a servire è la Muguruza) trova il break a quindici, concludendo il game con un gran dritto lungolinea vincente. La Pliskova gioca un altro grande game di servizio e così il punteggio diventa di 5-5. Seguono due game dominati dalle giocatrici al servizio, si va così al tie-break. Il tredicesimo gioco si apre con tre punti consecutivi della Pliskova, a cui seguono quattro punti della Muguruza, che si trova così avanti di un mini-break; a questo punto, Pliskova pareggia i conti con un gran passante di dritto. Muguruza si aggiudica poi tre punti consecutivi e porta così il match al terzo.
Il set decisivo si apre sull’onda lunga della conclusione del secondo, con la Pliskova che subisce un break immediato. La spagnola conferma poi il break, portandosi in vantaggio 2-0. Nel terzo gioco il match sembra prendere definitivamente la via dell’iberica, con la Muguruza che trova un altro break in suo favore. Il match sembra essere cambiato da quando la Muguruza ha cominciato a trovare continuità nella risposta, cosa che si era cominciata a vedere nella seconda metà del secondo set ma che è stata ancora più evidente nell’avvio del terzo parziale. Un altro punto tattico cruciale è stato l’aumentare l’altezza delle palle che Muguruza ha operato, impedendo alla Pliskova di colpire all’altezza del bacino, zona più congeniale alla ceca. La Muguruza in seguito si porta 4-0 e sembra assicurarsi il match. Pliskova tiene un turno di battuta e si porta 1-4. Il sesto gioco dura circa un quarto d’ora e vede la ceca recuperare un break, portandosi 2-4. Nel settimo gioco, tuttavia, Muguruza conferma di aver trovato le contromisure al servizio della Pliskova e le strappa un’altra volta la battuta, andando a servire per il match. Sul 5-2 e servizio Muguruza, la spagnola spreca un match-point sbagliando una volée in allungo e poi perde la battuta, concedendo ancora un po’ di speranze alla ceca. In seguito Karolina tiene ancora la battuta ed accorcia fino a 4-5. A questo punto la Muguruza chiama il coach. Nel decimo gioco Muguruza concede lo 0-40 con fra l’altro un doppio fallo ed infine con un errore di rovescio la spagnola regala il 5 pari all’avversaria. Segue un turno di battuta della ceca tenuto a 30 dalla Pliskova, che così si assicura il tie-break. Nel dodicesimo gioco la ceca si porta 0-40 sul servizio della Muguruza e così stavolta è lei ad avere tre match-point e trasforma il primo.
Domani tornerà in campo il Gruppo Rosso con Kerber-Halep (np delle 13.30 italiane) e Keys-Cibulkova (a seguire).