Tempo di addii, nel tennis azzurro: dopo Errani-Lozano, anche Fabio Fognini si separa ufficialmente dal suo coach José Perlas. L’indiscrezione girava già da un paio di settimane, e di certo i risultati di Vienna e Bercy – due sconfitte al primo turno, senza neppure un set racimolato e rimanendo in campo meno di un’ora a partita – non hanno favorito ripensamenti. Termina così, in un contesto non proprio positivo, una partnership durata mezzo decennio che lascia ai due soltanto affetto e stima reciproca. Il tennista di Arma di Taggia ha voluto annunciare la decisione tramite Facebook e Twitter, in un post nel quale si dice dispiaciuto (pur nel con il suo consueto tono “leggero”) per il finale di 2016 tutt’altro che esaltante e con cui ringrazia anche i propri fan per i messaggi di affetto.
Il percorso condiviso da Fognini e Perlas – in precedenza già coach di Feliciano López, Albert Costa, Carlos Moyá, Guillermo Coria, Juan Carlos Ferrero, Janko Tipsarević e Nicolás Almagro – aveva avuto inizio esattamente cinque anni fa, dopo la sconfitta di Fabio proprio al Masters 1000 di Bercy contro Ivan Dodig, la prima di sei consecutive nel torneo francese. Guidato dall’allenatore iberico, Fognini ha raggiunto il suo best ranking di numero 13 ATP (marzo 2014) e messo in bacheca tutti e cinque i trofei di singolare della carriera. Ancora ignoto il nome del sostituto che lo affiancherà nel 2017.
Some news about me!
GRAZIE JOSE' @jperlas1 😁😬👍🏻 pic.twitter.com/igaRKO5szo— Fabio Fognini (@fabiofogna) November 1, 2016