Il 2016 è stato un anno complesso per Novak Djokovic. Partito per dominare tutto come e più del 2015, arrivato a quasi metà Wimbledon con la speranza del Grande Slam ancora viva, dalla sconfitta con Sam Querrey sul prato londinese Novak ha vissuto cinque mesi difficili. Sia sotto il piano sportivo – alle Olimpiadi è durato appena due set, e Murray attenta alla sua leadership ogni settimana di più – sia sotto quello personale, con i dubbi sulla sua serenità coniugale e infine il suo sfogo in conferenza stampa. Per provare a ritrovare il sorriso, uno dei suoi tratti distintivi a inizio carriera fattosi a poco a poco sempre più forzato, Djokovic ha deciso di affidarsi a un guru.
Il personaggio in questione è José Imaz detto Pepe, ex tennista spagnolo di modestissimo successo reinventatosi guida spirituale. Novak è arrivato a lui tramite il fratello minore Marko, che si era affidato al percorso di “Amor Y Paz” per superare la depressione post-fallimento della carriera tennistica. Si è trovato bene, il numero uno al mondo, tanto è vero che al momento è Imaz a seguirlo al Masters 1000 di Parigi al posto dei coach tecnici Marian Vajda e Boris Becker (la cui collaborazione con il serbo è ad oggi ancora da riconfermare). Fonti vicine al giocatore, inoltre, spiegano come numerosi dei gesti con cui Djokovic ha celebrato le vittorie degli ultimi mesi sarebbero da ricollegare alla filosofia del santone iberico: dal cuore dipinto sulla terra del Roland Garros al movimento delle braccia dal petto verso l’esterno, come a voler donare affetto ai propri tifosi.
L’unione tra Djokovic e il guru, dunque, sembra essere nata già da alcuni mesi. Tanto è vero che un video dei due, pur emerso soltanto recentemente, risalirebbe addirittura al weekend di Coppa Davis successivo a Wimbledon. Nella registrazione, lunga oltre due ore e pubblicata su internet dallo stesso Imaz, i due siedono sul palco di una sala dell’hotel di Marbella che quest’ultimo utilizza come base, assieme a Marko e alla tennista Daniela Hantuchova. La folta platea li ascolta con attenzione, prima di unirsi a loro in meditazione. Da quel giorno non sembrano esserci stati grandi cambiamenti, ma sarà soltanto il tempo a dirci se questa svolta spirituale riuscirà a far ritrovare a Nole la serenità.