Nessun torneo può dire di essersi trasformato tante volte quanto le ATP World Finals. Praticamente ogni suo aspetto è cambiato almeno una volta: denominazione, numero di partecipanti, sede, superficie, indoor/outdoor, formato del torneo, partite al meglio dei tre o dei cinque set e così via. Quest’anno il torneo si disputa a Londra per l’ottavo anno consecutivo e l’ATP ha confermato che fino al 2018 la sede sarà ancora Londra, di fatto rendendo unica la sede di Londra da che il torneo si chiama ATP World Finals. È stata infatti l’edizione del 2009, conclusa con la vittoria a sorpresa di Davydenko in finale su Del Potro, la prima ad aver adottato questo nome. Proprio dal nome e dalla sede iniziamo un breve excursus sulla storia di questo torneo.
Il nome e la sede
Quattro sono i nomi ufficiali dal 1970 ad oggi:
1970-1989 Masters Grand Prix
1990-1999 ATP Tour World Championships
2000-2008 Tennis Masters Cup
2009-2018 ATP World Tour Finals
Ben 14 invece le sedi che hanno ospitato questo torneo:
1970-1976 Sede itinerante: Tokyo, Parigi, Barcellona, Boston, Melbourne, Stoccolma, Houston
1977-1989 New York
1990-1999 Germania: Francoforte fino al 1995, poi Hannover
2000-2004 Sede itinerante: Lisbona, Sydney, Shanghai, due volte Houston
2005-2008 Shanghai
2009-2018 Londra
Se consideriamo l’intero periodo, le Finals sono state ospitate da quattro continenti: 6 volte in Asia, 24 volte in Europa, 17 in Nord America, 2 in Australia. Mancano all’appello il Sud America e l’Africa che però storicamente hanno ospitato quasi esclusivamente tornei minori nel circuito ATP. Senza contare i possibili cambi di sede all’interno della stessa città, la classifica è guidata da New York (13 volte) e, come Stato, dagli Stati Uniti (17 volte). Una curiosità: quando il torneo si chiamava ATP Tour World Championships si è sempre disputato soltanto in Germania, così come si è sempre disputato a Londra da che si chiama ATP World Tour Finals.
Attenzione però a non confondere il Masters Grand Prix con le World Championships Tennis Finals (WCT Finals), torneo “parallelo” che si è disputato dal 1971 al 1989 in Texas su campi indoor in sintetico, precisamente a Dallas (tranne alcuni incontri della prima edizione disputati a Houston). Ma su questo torneo vi sono utenti molto preparati che vi sapranno dire di più, noi ci concentriamo sulla timeline ufficiale delle Finals attuali. Per dovere di cronaca, il dominatore delle WCT Finals è stato John McEnroe, con 5 titoli in 8 finali. Gli altri vincitori sono stati: Rosewall (2), Smith, Newcombe, Ashe, Borg, Connors (2), Gerulaitis, Lendl (2), Jarryd, Mecir e Becker. Tutti nomi molto prestigiosi. Per chi abbia voglia di cercare i filmati o approfondire, segnaliamo in particolare la finale del 1983, conclusa al tie break del quinto set con la vittoria di McEnroe su Lendl.
La formula e la superficie
Oggi assistiamo ad un torneo con una formula piuttosto atipica, soprattutto se consideriamo che un tennista può vincere il titolo pur avendo perso un match, come accaduto ad esempio a Djokovic nel 2015, o addirittura due match, come accaduto nel torneo femminile nel 2015, quando Radwanska perse i primi due incontri del round robin. Il round robin, infatti, precede le semifinali e la finale, ma anche la formula – come nome e sede – è cambiata più volte. Oggi la formula è la stessa usata dal 1972 al 1981.
1970 Round Robin (1 girone, 6 partecipanti)
1971 Round Robin (1 girone, 7 partecipanti)
1972-1981 Round Robin (2 gironi da 4), Semifinali, Finale
1982-1984 Eliminazione diretta (12 partecipanti, primi 4 entrano dai QF)
1985 Eliminazione diretta (16 partecipanti, 4 teste di serie)
1986-2018 Round Robin (2 gironi da 4), Semifinali, Finale
Anche superficie e condizioni indoor/outdoor sono cambiati molte volte:
1970-1973 – Carpet, Indoor
1974 – Erba, Outdoor
1975-1995 – Carpet, Indoor
1996 – Carpet, Indoor
1997-2002 – Hard, Indoor
2003-2004 – Hard, Outdoor
2005 – Carpet, Indoor
2006-2018 – Hard, Indoor
I tornei dal 1977 al 1985 si disputarono in realtà nelle prime settimane di gennaio dell’anno successivo. Dal 1970 al 2018 contiamo 49 edizioni, di cui 46 indoor e 3 outdoor, 27 su superficie sintetica indoor, 19 su superficie “dura” indoor, 2 sul duro outdoor ed 1 sola su erba outdoor. Mai su terra, come invece auspicava Nadal, uno dei più forti sostinetori della rotazione della superficie. Anche nel caso delle superfici, vi sono alcuni utenti molto preparati che, se vogliono, possono aggiungere i dettagli nei commenti.
Tre o cinque set?
Anche qui i cambi sono stati molti:
1970-71 Tutti i match al meglio dei 3 set (no tie break nel set decisivo)
1972 Round robin al meglio dei 3 set, semifinali e finale al meglio dei 5 set (no tie break nel set decisivo)
1973 Round robin e semifinali al meglio dei 3 set, finale al meglio dei 5 set
1974-76 Round robin al meglio dei 3 set, semifinali e finale al meglio dei 5 set (no tie break nel set decisivo)
1977-79 Round robin, semifinali e finale al meglio dei 3 set
1980-81 Round robin e semifinali al meglio dei 3 set, finale al meglio dei 5 set
1982-85 Tutti i match ad eliminazione diretta fino alle semifinali al meglio dei tre set, finale al meglio dei 5 set
1986-2003 Round robin e semifinali al meglio dei 3 set, finale al meglio dei 5 set
2004 Tutti i match al meglio dei 3 set
2005-07 Round robin e semifinali al meglio dei 3 set, finale al meglio dei 5 set
2008-18 Tutti i match al meglio dei 3 set
Se escludiamo le prime due edizioni ed includiamo tutte le altre edizioni fino al 2018, la finale è al meglio dei 5 set in 32 occasioni (1972-76, 1980-2003, 2005-07), l’ultima nel 2007, quando Federer lasciò soltanto sette game a Ferrer. La formula attuale è la stessa utilizzata anche dal 1977 al 1979, nel 2004 e dal 2008.
I vincitori, i record e gli italiani
Fino ad ora, comanda la classifica dei vincitori Roger Federer (6), ma Djokovic potrebbe raggiungerlo a breve. Tra parentesi, le finali disputate (o il secondo classificato nel caso delle prime due edizioni), in grassetto i giocatori in attività:
1] Federer 6W (10F)
2] Lendl 5W (9F); Sampras 5W (6F); Djokovic 5W (5F)
5] Nastase 4W (5F)
6] Becker 3W (8F); McEnroe 3W (4F)
8] Borg 2W (4F); Hewitt 2W (3F)
10] Agassi 1W (4F); Smith 1W (3F); Davydenko 1W (2F); Edberg 1W (2F); Connors 1W (1F), Corretja (1F), Kuerten 1W (1F), Nalbandian 1W (1F), Orantes 1W (1F), Stich 1W (1F), Vilas 1W (1F).
Tra questi, vi sono alcuni giocatori che hanno vinto più Finals che Slam, tante Finals quanti Slam o Finals senza aver mai vinto uno Slam: Nastase (4-2), Hewitt (2-2), Orantes (1-1), Stich (1-1), Davydenko (1-0), Corretja (1-0), Nalbandian (1-0). Hanno raggiunto almeno una volta la finale delle Finals senza averle mai vinte: Courier, Gerulaitis e Nadal 2 volte, Ashe, Blake, Chang, del Potro, Ferrer, Ferrero, Fibak, Grosjean, Kafelnikov, Laver, Moya, Okker, Tsonga e Wilander una volta. Tra i vincitori in singolare, alcuni hanno anche vinto le Finals in doppio: McEnroe ben 7 volte, Edberg 2 volte, Smith e Orantes 1 volta. Tra i vincitori, Federer ha vinto 5 volte da imbattuto, come Lendl, Djokovic e McEnroe 3 volte, Nastase 2, Borg, Vilas, Stich e Hewitt 1 volta.
E gli italiani, come si sono comportati alle Finals? Malissimo. Solo due partecipazioni, Panatta nel 1975 e Barazzutti nel 1977, per un desolante bilancio di 0 vittorie in 6 match disputati.
Una strana classifica complessiva
Supponiamo di voler giocare con i numeri e di assegnare ad ogni torneo dal 1970 ad oggi 200 punti ad ogni vittoria in un round robin o in eliminazioni dirette prima delle semifinali, 400 punti alle vittorie in semifinale, 500 punti alle vittorie in finale, secondo il sistema di punti in vigore fino ad oggi. Ecco la classifica a punti complessiva:
1] Federer 14,200
2] Lendl 11,100
3] Becker, Sampras 9,700
5] Djokovic 8,100
6] Nastase 6,600
7] McEnroe, Agassi 5,500
9] Borg 4,600
10] Edberg 4,300
11] Connors 4,100
12] Hewitt 3,800
13] Nadal 3,600
14] Vilas 3,200
15] Davydenko 3,100
16] Smith 2,800
17] Kafelikov, Moya, Murray 2,200
20] Orantes 2,100
21] Wilander 2,000
22] Ashe, Courier, Ferrer 1,800
25] Nalbandian 1,700
26] Gerulaitis, Chang, del Potro, Roddick 1,600
30] Stich, Corretja, Kuerten 1,500
33] Gottfried, Ivanisevic 1,400
35] Berdych, Ferrero, Wawrinka 1,200
38] Kodes, Okker, Gomez, Enqvist, Tsonga 1,000
43] 11 tennisti (tra cui Safin) 800
54] 12 tennisti (tra cui Nishikori) 600
66] 14 tennisti (tra cui Rafter e Simon) 400
70] 19 tennisti (tra cui Gasquet) 200
Dunque sono 89 i tennisti che hanno vinto almeno una partita. Non figurano, come detto sopra, Panatta e Barazzutti, che non hanno mai vinto un amtch alle Finals. I fab-4 si collocano al primo, quinto, tredicesimo e diciassettesimo posto.
I match memorabili
Concludiamo con qualche suggerimento ai lettori, dedicato a chi è riuscito ad arrivare sino a qui con la lettura. Segnaliamo alcuni match considerati memorabili – ma ve ne sono sicuramente molti altri – dal 1970 ad oggi. Ne abbiamo scelti 10 e li riportiamo in ordine cronologico.
1974 (F) // Vilas – Nastase 7-6 6-2 3-6 3-6 6-4
1979 (SF) // Borg – McEnroe 6-7 6-3 7-6
1984 (SF) // Lendl – Connors 7-5 6-7 7-5
1988 (F) // Becker – Lendl 5-7 7-6 3-6 6-2 7-6
1990 (RR) // Edberg – Agassi 7-6 4-6 7-6
1993 (F) // Stich – Sampras 7-6 2-6 7-6 6-2
1994 (RR) // Becker – Edberg 6-7 6-4 7-5
1996 (F) // Sampras – Becker 3-6 7-6 7-6 6-7 6-4
2003 (RR) // Federer – Agassi 6-7 6-3 7-6
2005 (F) // Nalbandian – Federer 6-7 6-7 6-2 6-1 7-6
E voi, come vorreste fossero organizzate le Finals, magari dal 2019? Sono in molti a preferire un torneo a eliminazione diretta, con i migliori otto che si affrontano in QF, SF e F e magari al meglio dei 5 set. Altri propendono per la rotazione delle superfici, come suggerisce Nadal, e per l’alternanza tra condizioni indoor e outdoor. Le Finals rimangono un torneo “nomade” e la soluzione potrebbe essere quella di trovare una sede fissa, magari in Italia, oppure in Sud America o in Africa, continenti poco raggiunti dal circuito ATP (anche per ovvi motivi strutturali e logistici). Queste sono soltanto opinioni, la palla adesso va ai lettori del sito.