https://soundcloud.com/ubitennis/luca-vanni-anno-complicato-ho-voglia-di-riscatto
Molti gli italiani al via del Challenger di Brescia. Oltre ai vari Napolitano, Sonego e Caruso in arrivo da Ortisei, incontriamo uno dei giocatori più attesi dal pubblico bresciano, il gigante buono Luca Vanni, uomo della scuderia Pro Kennex, in cerca di riscatto dopo una stagione alquanto complicata, con la perdita di oltre 100 posizioni nel ranking mondiale.
Quali sono i tuoi programmi per questo fine 2016?
Dopo Brescia giocherò anche ad Andria, nel tentativo di guadagnare qualche punto che mi permetta di entrare con certezza nel torneo di qualificazione degli Australian Open, dove inizierò la mia prossima stagione. Ho tanta voglia di riscatto, dopo questo 2016 piuttosto complicato.
Il tuo primo turno qui a Brescia ti vede affrontare Travaglia (impegnato nel weekend nel campionato di serie A con il Massa Lombarda).
Stefano è un amico, oltre ad essere il mio compagno di allenamento. Sarà un match particolare e sentito da parte di tutti e due e che dovrò affrontare con molta serenità. In ogni caso cercherò di fare il meglio possibile in questo challenger, anche perché l’anno scorso qui ho perso solo in semifinale (con un doppio 7-6) dal vincitore del torneo (l’olandese Igor Sijsling, ndr).
Torniamo alla tua classifica attuale, ora attorno al numero 200. A livello di gioco in assoluto non c’è però molta differenza tra il numero 100 ed il numero 200, che ne dici?
Si fa presto a passare dal numero 180 al numero 100 e viceversa. Il livello del tennis maschile è molto aumentato negli ultimi anni, così come l’età media. Bello vedere poi diversi giocatori oltre i 30 anni ancora ai vertici del ranking. Il riuscire a consolidarsi, o ad arrivare ai propri massimi in là con l’età, testimonia la grande forza di volontà e il fatto di non aver mai smesso di crederci.
Un po’ come Luca Vanni.
Beh, diciamo che almeno ci sto provando.