La demolizione di un grande impianto sportivo è sempre un momento triste per gli appassionati anche quando l’obiettivo finale è costruirne uno ancora migliore: non fa eccezione il Louis Armstrong Stadium di Flushing Meadows che ora è ridotto a un cumulo di macerie. Lo stadio, inaugurato nel 1964 per l’Esposizione Mondiale di New York, è poi divenuto dal 1978 al 1996 il campo Centrale degli US Open di tennis con una capienza massima di 18.000 spettatori. lo stadio Armstrong (originariamente Singer Bowl) venne sostanzialmente diviso per il tennis in due nuovi stadi: l’Armstrong, come detto da 18.000 spettatori e l’adiacente Grandstand (anch’esso ricostruito per l’edizione 2016) da 6.000.
Nel 1997 con l’apertura dell’Arthur Ashe Stadium la capienza dell’Armstrong, declassato a secondo campo, fu ridotta da 18.000 a 10.200. Nel 2018 sarà pronto il “nuovo Armstrong” da 15.000 spettatori con tetto retrattile. Paradossalmente tale capienza è superiore a quella del Philippe Chatrier di Parigi e della Rod Laver Arena di Melbourne, campi Centrali di altre 2 prove dello Slam ed è quasi pari a quella del Centre Court di Wimbledon.