Il cambio di allenatore non è sempre motivato da risultati poco soddisfacenti sul campo. Può capitare che difficoltà comunicative, diversità di vedute e obiettivi non congruenti incrinino rapporti che pure sul rettangolo di gioco hanno prodotto ottimi riscontri. È il caso di Milos Raonic e Johanna Konta, che al termine di una stagione che li ha visti issarsi rispettivamente alla posizione 3 e 9 del ranking – miglior risultato in carriera per entrambi – hanno deciso di interrompere le collaborazioni con Carlos Moya ed Esteban Carrill.
Raonic rivoluziona quindi il suo staff tecnico. Dopo aver chiuso i ponti con John McEnroe alla vigilia degli US Open il canadese decide di allontanare anche l’ex n.1 spagnolo, nel team del finalista di Wimbledon da gennaio 2016. Adesso rimane in pista il solo Riccardo Piatti, unico superstite della triade. La stagione appena conclusa è stata decisamente proficua per Milos che si è issato sino alla semifinale nel Masters di fine stagione, senza dimenticare la finale raggiunta a Indian Wells e il titolo di Brisbane, impreziosito dallo scalpo di Roger Federer. La scelta di divorziare da Moya, un po’ sorprendente, è stata annunciata così su Instagram:
https://www.instagram.com/p/BNcg5g_Aa6W/?taken-by=mraonic
Non si è fatta attendere la reazione pubblica dello stesso Moya, questa volta su Twitter, a conferma di come – almeno in apparenza – la separazione sia giunta senza grosse turbolenze:
Thanks Milos,it's been an honor to be part of #TeamMilos,I wish you all the best in the future 💪💪 https://t.co/WgDansYmh5
— Carlos Moya (@Charlymoya) November 30, 2016
Situazione simile per Johanna Konta ma profilo molto più basso. La britannica, che chiude la top ten nel ranking di fine stagione, ha chiuso la collaborazione con Esteban Carrill che durava da quasi due anni. La separazione appare difficilmente spiegabile alla luce degli enormi progressi fatti da Johanna sotto l’egida dell’ex tennista spagnolo: da un piazzamento ben oltre la top 100 (n.148) al termine del 2014 alle Finals di Singapore mancate per un soffio in questo 2016. Nessuna dichiarazione ufficiale da parte della tennista, una timida affermazione di Carrill che con il suo “non lavoro più con Johanna ma voglio darle la possibilità di spiegare” rimanda le spiegazioni alla sua ex allieva. Non sempre il best ranking, insomma, è garanzia di continuità…