Non è facile decifrare le recenti mosse di Tommy Haas, il bel rovescio classico che non dimentica mai il cappellino. Dopo un 2016 interamente lontano dai campi, durante il quale le voci di un ritiro imminente non si sono mai placate, il tedesco pare aver deciso di riprovarci: il suo nome figura infatti nell’entry-list dei prossimi Australian Open grazie al ranking protetto. Decisione che appare singolare anche alla luce dell’annuncio – circa sei mesi fa – della sua nomina a direttore del torneo di Indian Wells, al posto del dimissionario Raymond Moore (ricordate la bufera scaturita dalle sue dichiarazioni sessiste?). Sembrava il perfetto inizio di una carriera da dirigente – da ricordare anche la sua presenza all’inaugurazione del torneo di Stoccarda – e invece ci sarà spazio ancora per il tennis giocato.
E forse non soltanto da comparsa, stando alle indiscrezioni del quotidiano cileno La Tercera che dà quasi per certo l’inizio di una collaborazione con l’ex numero 1 Marcelo Rios, talento cristallino della racchetta e unanimemente definito il più forte n.1 della storia a non aver mai vinto una prova dello Slam. Anche Tommy si è spinto molto in alto, alla posizione n.2, senza aver mai alzato un trofeo pesante. Un debole punto di contatto, che unito all’esperienza comune dei due nell’accademia di Bollettieri potrebbe però essere sufficiente per l’avvio di un rapporto che già incuriosisce l’intero mondo della racchetta. Secondo una fonte molto vicina all’ex tennista cileno “Marcelo è stato chiamato da Tommy Haas ma non ha ancora deciso, e si recherà negli Stati Uniti (Bradenton, Florida, dove il tedesco risiede, ndr) per discutere con lui“. Insomma, “El Chino” sembra ad un passo dal suo esordio come allenatore – i deboli contatti con Dimitrov in passato e il suo ruolo accanto a Massu nel team cileno di Davis non fanno testo – e Tommy Haas vicino al suo rientro sul rettangolo di gioco. Il 2017 sarà sicuramente galantuomo.