Troppe volte si è parlato di Paolo Lorenzi come di uno che “chiude la fila”, lotta, si sporca i calzoncini e torna sempre buono per ricordare ai più giovani che il lavoro paga senza eccezioni. Il classico esempio da seguire, non il talento che abbacina e infiamma i cuori degli appassionati. Il senese – non ditegli che è di Roma, per carità! – ci ha messo quasi 35 anni per convincere tutti, con la forza dei risultati e con l’ausilio di una “nuova” classifica, di non essere soltanto il baluardo di una classe operaia che va in paradiso. Paolo Lorenzi adesso è il n.1 d’Italia, si è messo alle spalle Fognini e Seppi e guarda al 2017 senza aver smarrito la voglia di stupire.
Paolino ha chiuso la stagione alla posizione 40. È stato l’anno dei 35, come gli anni che compie oggi – gli stessi di Federer – e come il best ranking raggiunto al termine degli US Open. L’anno dei 32, come i tornei che ne hanno consentito la consacrazione passata prima per lo scivoloso terreno dei Challenger di Canberra e Bucaramanga, poi per l’ottimo febbraio sudamericano – coronato dalla vittoria in Davis contro una Svizzera zoppa – e quindi per l’acuto di Kitzbuhel, il primo sigillo a livello ATP in carriera. L’anno delle 26 vittorie, che superano di un soffio le 25 sconfitte. L’anno degli oltre 700.000$ di montepremi guadagnati, più di quanto Paolo fosse riuscito a incamerare nella somma delle stagioni 2014 e 2015. Sarà tra meno di 48 ore anche l’anno del suo matrimonio, terzo tra gli azzurri in stagione dopo le nozze di Seppi e Fognini, che il prossimo anno – notizia di un giorno fa – regalerà al tennis italiano anche un erede con Flavia Pennetta. Del viaggio di nozze con la futura moglie Elisa, però, se ne parlerà in primavera: il 2 gennaio è già esordio a Doha e i festeggiamenti si limiteranno (forse) al periodo natalizio.
Il tributo di Ubitennis in realtà si è spinto fino a Siena. Il 6 dicembre il direttore Ubaldo Scanagatta ha intervistato Paolo all’interno dell’auditorium del Santa Chiara Lab, presso l’università della città toscana, davanti a un pubblico accorso proprio per rendere onore al n.1 d’Italia. La giornata interamente dedicata a Paolo Lorenzi è riassunta in queste tre clip…
https://www.youtube.com/watch?v=n96ewG4ryvA
https://www.youtube.com/watch?v=CUBUTbNYJZ8
https://www.youtube.com/watch?v=6o4QO5BGGdo&feature=youtu.be
…e in questa breve fotogallery.
Ancora auguri, Paolino. Si sta bene a guardare tutti gli azzurri dall’alto, eh?