Sicuramente Stefano Napolitano è uno dei giovani più interessanti del panorama tennistico italiano. Classe ’95, come Nick Kyrgios, ha avuto una crescita costante negli anni frutto di un lavoro certosino e di una programmazione oculata ed equilibrata. Il 2016 lo ha visto scalare la classifica partendo da oltre la quattrocentesima posizione per finire l’anno al best ranking di 172, raggiunto grazie a svariati buoni piazzamenti nei challenger fra i quali spiccano le semifinali di Ostrava e Biella, la finale a Todi in estate e la prima vittoria di livello a Ortisei nel mese di novembre. Proprio a seguito della vittoria in Alto Adige contro il ritrovato Alessandro Giannessi, il biellese ha dichiarato: “Vincere il mio primo Challenger mi dà molta fiducia perché conferma che sto lavorando nella giusta direzione con il mio team. Sono motivato a continuare a lavorare ogni giorno per raggiungere nuovi obiettivi”.
Intanto ha iniziato a preparare la nuova stagione tra Bordighiera e Montecarlo con il team Piatti ed il suo coach Christian Brandi, con i quali lavorerà su tutti i colpi, ma in particolare si soffermerà sulle situazioni in campo e sulla tattica. L’unico punto fisso di inizio 2017 saranno gli Australian Open, secondo torneo del grande Slam al quale accede nel tabellone di qualificazioni dopo gli scorsi US Open. Ma la stagione potrebbe prendere avvio ben prima a Doha o Brisbane, classifica permettendo, o in Nuova Caledonia (ricordiamo che Stefano in questo scorcio di stagione difende pochi punti).
Cosa possiamo aspettarci per lui nel 2017? “Obiettivi specifici non me ne pongo. Voglio giocare ad un livello sempre più alto aggiungendo alla mia programmazione gli ATP 250. La cosa importante è avere continuità nell’arco della stagione; non mi pongo limiti in classifica. Per confrontarsi con i migliori occorre stare bene e so che il prossimo anno sarà più dura”. Una delle priorità sarà preservarsi dagli infortuni. A tal proposito il tennista biellese ha ammesso che la pubalgia che lo ha accompagnato durante gli ultimi mesi del 2016 è sotto controllo e sta facendo di tutto per debellarla definitivamente.
Carlo Soldati