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Tennis in Translation, Roger Federer: “Mai pensato al ritiro, sono ancora affamato”
Ben tornato Roger Federer. 15 anni dopo l’ultima presenza a Perth, 6 mesi dopo Wimbledon. In poco più di un’oretta ha fatto vedere quasi tutto il suo repertorio dominando il britannico Evans, n.66 ATP, cui non ha concesso pallebreak altro che a metà primo set in un unico game. Lo ha battuto 6-3 6-4 e non si poteva pretendere di più, dopo 6 mesi di assenza dal tennis giocato. L’ultimo match era stato quello di Wimbledon con Raonic, per una semifinale ricca di rimpianti. Ha subito battuto un altro record, quello dell’affluenza per un match disputato nella Western Australia: a Perth c’era per lui il tutto esaurito, 13.500 spettatori. Lo hanno visto mettere a segno 24 vincenti, ma anche 20 errori gratuiti. Mi hanno colpito, fra questi ultimi, alcuni errori di dritto, quando ha tardato a fare spazio con il corpo alla palla, ma per il resto mi è apparso abbastanza agile e centrato. Il test non poteva essere un vero test: un conto è giocare un’oretta, un altro conto è affrontare un match di due ore e mezzo in uno Slam. Evans sembrava quasi intimorito al cospetto di tanto campione, fin dal momento in cui Roger è stato accolto da una standing ovation.
È apparso centrato soprattutto con… l’Occhio di Falco, suo storico nemico. Li ha azzeccati tutti, anche uno lontanissimo. Sulla riga di fondo e su un suo dritto che era stato chiamato fuori ed era caduto fra i piedi di Evans e sulla riga.
Da n.16 del mondo, e Federer perderà ancora qualche punto da qui all’Australian Open, cioè i punti conquistati un anno fa a Brisbane, sarà una mina vagante nel tabellone dell’Australian Open. Potrebbe capitare contro Djokovic, sei volte campione a Melbourne e quindi non meno favorito del n.1 del mondo Andy Murray, già al terzo turno… A fine match Roger ha ricordato l’infortunio al menisco “dipende da come ti fai male, mi sono fato mentre facevo il bagnetto ai bambini” – un incidente cui molti non hanno mai troppo creduto – e la “convinzione che sarei stato pronto per andare a giocare il torneo di Rotterdam, mi sono accorto a Wimbledon che dovevo fermarmi, ho avuto giornate incredibili con la famiglia, gli amici, e invece…”. Gli è stato chiesto se l’obiettivo del 2017 potesse essere vincere lo Slam numero 18 e lui ha dato la consueta risposta: “Me lo chiedono tutto, non so se potrò riuscirci, ci sono tanti avversari che cercheranno di vincere quegli stessi tornei, l’importante è essere competitivo e divertirsi, riallacciarsi oggi le scarpe prima di entrare nel corridoio che portava al campo è già stata una bellissima sensazione che non vedevo l’ora di tornare a provare…”.
Mi chiedo soltanto chi avrà seguito su Eurosport Thompson e Ymer il cui match a Brisbane veniva mostrato mentre sull’altro canale si poteva vedere Federer con Evans. Secondo me nessuno!