Seconda giornata che chiude il primo turno all’ATP 250 di Brisbane. Match clou tra Rafa Nadal e Alexandr Dolgopolov, ultima partita sul Centrale. 5-2 i precedenti a favore del campione di 14 titoli dello Slam, ma il n.62 ATP ha vinto le ultime due sfide a Indian Wells nel 2014 (allora Rafa era n.1 del mondo) e al Queen’s 2015. La superficie rapida della Pat Rafter Arena potrebbe essere di aiuto per il talentuoso ucraino.
Si parte attorno alle 22:30 locali per il protrarsi del match del tabellone femminile tra Muguruza e Kasatkina. Nel terzo game del primo set l’equilibrio si spezza: sull’1 pari, 30 pari e servizio Nadal, Dolgopolov indovina un gran dritto lungo linea in recupero dal contropiede del maiorchino, poi nel punto successivo fa il break, che conferma col servizio nel gioco seguente esibendo il meglio del suo repertorio: serve&volley di rovescio, sequenza perfetta servizio e dritto e un rovescio incrociato al fulmicotone che piega la racchetta dell’attuale n. 9 del mondo. Nadal riesce a stare a galla col servizio a destra a uscire, poi trova finalmente la profondità dei colpi e cambia passo. Con solidità dal fondo, continuità al servizio e reattività in risposta riesce a recuperare il break e poi lascia le briciole al ventottenne di Kiev, che ora fa molti più errori che vincenti. Rafa infila così 5 game di fila e porta a casa il set per 6-3 dopo 35 minuti.
Nel secondo parziale la musica non cambia e al quinto game, sul 2 pari 40 pari, il n.5 del tabellone trova una controsmorzata da applausi seguita dallo smash a chiudere. La palla break è affrontata nel peggiore dei modi dall’ex n.13 del mondo (best ranking del Gennaio 2012 di Dolgopolov), che con un doppio fallo si consegna all’avversario. Sul 5-3 Nadal, Alexandr serve per restare nel match ma si ritrova subito 0-40 e cede al primo match point mandando lungo il rovescio.
Il mancino di Manacor ha mostrato buona freschezza atletica, aiutato anche dalla scarsa autonomia fisica dell’avversario che oltre all’enorme bagaglio tecnico a disposizione non ha potuto mettere in campo altro, pagando il recente periodo d’inattività e i soliti limiti mentali quando l’incontro si è messo per lui in salita. Al secondo turno Rafa affronterà Mischa Zverev (che ha sconfitto all’esordio il qualificato australiano Alex De Minaur), con la possibilità di sfidare Milos Raonic ai quarti di finale.
Negli altri match in programma, la Pat Rafter Arena ha assistito alla vittoria a sorpresa della wild card locale Sam Groth su Pierre-Hugues Herbert dopo tre set lottatissimi, in cui il pubblico è stato decisivo per dare all’australiano quel quid in più per vincere il match. Dopo aver annullato nel set decisivo tre palle-break che avrebbero altrimenti portato l’avversario sul 3-1 e servizio, sul 4 pari l’ex n.53 ATP (ora sceso al n.180) è salito 0-40 ma non è riuscito a strappare la battuta a Herbert, però nella stessa situazione due game più tardi le esitazioni sono sparite e con un parziale finale di 8 punti a zero si è regalato Dominic Thiem al secondo turno.
Successivamente il secondo match più atteso, il derby francese tra Lucas Pouille e Gilles Simon, altrettanto bello e intenso. Primo set rocambolesco e ai limiti della nevrosi psichica: il giustiziere di Nadal agli ultimi US Open e testa di serie n.6 è partito nel peggiore dei modi, molle e falloso, ritrovandosi rapidamente sotto 5-0 e servizio Simon. A quel punto Gillou ha commesso un doppio fallo sul 30 pari, per poi perdere al punto successivo uno dei 3 break di vantaggio. Simon, anziché gestire il comunque ampio margine, ha concentrato tutti i suoi sforzi nel game seguente, dove ha fallito un set-point sul 30-40 e ha poi ceduto il gioco al termine di 14 scambi. Il n.25 del mondo è allora uscito incredibilmente dal match subendo una rimonta fino al 6-5 Pouille, ma è riuscito a trascinarsi al tie-break. Da lì in poi il match si è assestato sui binari dell’equilibrio, con Lucas che si è portato avanti di un set al secondo set-point, chiudendo 8-6 il tie-break con una gran stop-volley di rovescio, seguita da un lob nel corpo a corpo a rete prima di chiudere con una comoda volèe di dritto dopo 1 ora e tre minuti.
Nel secondo set Simon, sotto 3-1, sembrava spacciato ma ha ritrovato subito il gioco e la forza mentale per rientrare in partita, recuperando il break e costringendo l’avversario a salvare due set-point sul 5-4. Naturale anche in questo parziale l’epilogo al tie-break, dove la solidità del trentaduenne di Nizza ha ceduto ai cambi di ritmo e alla varietà del n.15 ATP, che ha chiuso al primo match point sul 6-4 con un cross di dritto incrociato strettissimo che ha fatto alzare in piedi il folto pubblico presente. Il n.6 del seeding affronterà Kyle Edmund al secondo turno.
Negli altri match si registra il negativo esordio del killer di Djokovic a Wimbledon. Sam Querrey ha perso nettamente 6-2 6-4 contro l’argentino Diego Schwartzman, mentre Viktor Troicki, vincente contro il qualificato nipponico Nishioka, segnerà il debutto del 2017 di Stan Wawrinka.
Risultati:
[5] R. Nadal b. A. Dolgopolov 6-3 6-3
D. Schwartzman b. S. Querrey 6-2 6-4
M. Zverev b. [Q] A. De Minaur 6-3 6-3
[WC] S. Groth b. P.H. Herbert 6-3 5-7 7-5
[Q] J. Donaldson b. G. Muller 6-4 6-4
[6] L. Pouille b. G. Simon 7-6(6) 7-6(4)
V. Troicki b. [Q] Y. Nishioka 6-4 7-5