Poche le sorprese in questa quinta giornata di incontri all’ATP 250 di Brisbane; tutti e quattro i vincitori delle sfide di oggi hanno confermato il loro meritevole stato di teste di serie.
La notte italiana era iniziata con la comoda vittoria di Grigor Dimitrov (tds. 7) su Nicolas Mahut, eliminato poi anche in doppio insieme a Herbert contro il duo australiano Thompson-Kokkinakis. Il bulgaro non ha dovuto faticare molto contro il numero uno del mondo in doppio, lasciandogli sei game in un’ora e cinque minuti di gioco. Il serve&volley di Mahut non è servito a scardinare il gioco all-court di Dimitrov, che ha convertito tutte e tre le palle break a sua disposizione, salvando le tre offerte al francese, grazie anche un superbo 93% di punti vinti con la prima.
Più complicata la vittoria del suo prossimo avversario Dominic Thiem (tds. 4), all’esordio in stagione, sulla wild card Sam Groth. All’australiano non è bastato vincere 34 punti su 35 con la prima per portare a casa il match. Nel primo set Thiem riesce ad arrivare una solare volta a 30 in risposta e allo stesso tempo è costretto a salvare quattro palle break al quinto e al settimo game. Al tie-break fa valere la maggiore fiducia e chiude 7-5. Groth invece perde sicurezza e dopo essersi salvato da 0-40 sul 2-3, cede il servizio all’ottavo game; l’austriaco non perde tempo e chiude a zero il suo turno di servizio che lo spedisce ai quarti di finale.
Il quarto con maggiore risonanza è però quello presidiato dalla testa di serie numero uno Milos Raonic, vittorioso questa mattina su Diego Schwartzman, che domani se la vedrà con Rafa Nadal, che non ha avuto pietà di Mischa Zverev.
Il canadese, detentore del titolo, ha faticato un po’ a entrare in partita (anche se non si direbbe dal punteggio) a causa di una strana mancanza di precisione e di un conseguente nervosismo. È lui il primo a offrire una palla break nel primo gioco, annullata da un servizio vincente; Schwartman resiste fino al 2-3, quando cede la battuta e nonostante qualche comoda volée fallita, Raonic porta a casa il primo set. Il secondo set si apre con uno scambio di break, ma il tennis potente dell’allievo di Riccardo Piatti schiaccia il piccolo argentino (26cm più basso del suo avversario) che non riesce a produrre gioco per impensierire il numero tre del mondo. Dopo un’ora e nove minuti Raonic firma il 6-2 6-3 finale.
Nadal ha potuto fare quello gli pareva contro il maggiore degli Zverev. Davvero impressionante il suo stato di forma e la qualità del tennis espresso, contro un avversario forse un po’ troppo leggero per lui, ma comunque non l’ultimo arrivato. Nei soli 55 minuti di gioco Mischa ha provato in tutti i modi a variare rotazioni e traiettorie, cercando di mettere in pratica il suo ottimo gioco di volo. La prima volée che il maiorchino gli fa giocare è sempre molto difficile e finisce con l’essere trafitto da ogni parte, talvolta anche con delle magie. Unica pecca per Nadal, la scarsa percentuale di prime palle in campo (47%) che domani, contro Raonic, non potrà permettersi.
Domani oltre ai due quarti della parte alta, certamente più interessanti, scenderanno in campo anche Stan Wawrinka (tds. 2) contro Kyle Edmund e Kei Nishikori contro Jordan Thompson, ultimo australiano in gara in singolare.
Risultati:
[1] M. Raonic b. D. Schwartzman 6-3 6-2
[5] R. Nadal b. M. Zverev 6-1 6-1
[4] D. Thiem b. S. Groth 7-6(5) 6-3
[7] G. Dimitrov b. N. Mahut 6-2 6-4