Annacone, che ha allenato lo svizzero dal 2010 al 2013, ha detto a BBC Sport: “Lo scorso anno è stato molto duro per lui ma ha comunque raggiunto la semifinale a Wimbledon. Non c’è alcuno motivo per il quale non possa giocare di nuovo a quel livello”. Annacone pensa che la miglior chance per Federer di vincere un altro titolo major si presenterà in Inghilterra, dove ha già trionfato sette volte. Il coach americano ha aggiunto: “Quando guardi ai suoi record del passato, soprattutto sull’erba, se lui è in salute è difficile non inserirlo nella lista dei favoriti. Si tratta, come sempre, di restare sani, ma io credo assolutamente che lui possa competere per uno Slam”. Federer non gioca ufficialmente dallo scorso luglio dopo essersi fatto male al suo ginocchio nella semifinale di Wimbledon contro Raonic, e ora sta partecipando alla Hopman Cup in coppia con la sua connazionale Belinda Bencic.
Federer ha detto di essersi preso 6 mesi di pausa, “così spero di poter giocare per altri 2 o 3 anni, non solamente per altri 6 mesi”. Dopo essersi sottoposto ad un’operazione chirurgica nel febbraio 2016, ha saltato gli Open di Francia per un problema alla schiena e ha giocato solo 28 match in un anno. L’ultimo torneo vinto è datato novembre 2015 – Swiss Open di Basilea – e non vince uno Slam da Wimbledon 2012. Annacone, il quale ha anche allenato il 14 volte campione Slam Sampras e il britannico Tim Henman, sostiene che la lunga assenza di Federer “potrebbe essere positiva. Gli ha dato il tempo per ricaricarsi e il suo corpo è davvero ritornato in salute”. Poi ha aggiunto: “Sei mesi non sono poi tanti, non considererei la cosa letale. So quanto duramente lavora Roger e quant’è meticoloso e professionale riguardo alla sua preparazione. Sarà una sfida, ma i grandi giocatori amano le sfide. Mi aspetto grandi cose perché è un giocatore straordinario”.
Federer, che ha passato 302 settimane da numero uno al mondo, è sceso fino alla posizione numero 16 del ranking, la più bassa dal maggio 2001. Questo significa che potrebbe scontrarsi con il numero uno Sir Andy Murray o il campione uscente Novak Djokovic già al quarto turno degli Australian Open, che inizieranno il 16 gennaio. Avendo raggiunto le semifinali a Melbourne lo scorso anno, una uscita nella prima settimana potrebbe essere un duro colpo per la sua classifica. Annacone ha la sensazione che, giunto a questo punto della sua carriera, a Federer non importa più di tanto, citando il caso di Sampras che vince gli US Open nel 2002 da numero 17. “Non è l’ideale ma io sono un tipo che vede il bicchiere mezzo pieno”, ha detto il cinquantatreenne. “Immagino che se tu parli con Novak o Andy, loro non vogliano giocare con Roger nel quarto turno e neanche al terzo. Stavo con Pete quando vinse gli US Open nel 2002. Non aveva vinto un torneo da 26 mesi. Quando ti trovi a fronteggiare questi grandi campioni non sai di cosa sono capaci. Non ha molto senso fare delle previsioni. Mi ricordo la situazione con Pete. Lui disse: ‘Non mi interessa qual’è il mio ranking, oramai non ha più importanza. Quello che conta è se riesco a mettermi nella posizione di poter vincere dei tornei e nello specifico i major’. Sono sicuro che l’approccio di Roger è lo stesso“. Come a voler sottolineare la cosa, Federer ha detto la scorsa settimana: “Vincere dei titoli è una bella sensazione; la classifica al momento… è completamente in secondo piano. Finché starò bene, penso di poter davvero creare dei problemi a qualcuno”.