L. Davis b. [8] A. Konjuh 6-3 6-1
Il tabellone del WTA di Auckland presentava ai nastri di partenza diversi nomi importanti e solo un folle ad inizio torneo avrebbe potuto scommettere su questa finale. Dalla clamorosa sconfitta di Serena Williams contro Brengle al ritiro di Venus, passando per l’harakiri di Caroline Wozniacki e l’inaspettato crollo di Strykova ai quarti; l’ASB Classic è stato il torneo delle sorprese e delle giovani, come testimoniano le date di nascita delle contendenti finali. Un solo precedente tra le due giocatrici disputato proprio qui tre anni fa, quando la croata era appena sedicenne, e terminato in tre set a favore dell’ americana. Si parte alle ore 03.15 italiane: l’avvio vede seguire il regolare andamento dei servizi, fino al famigerato sesto gioco, quando due belle aggressioni in risposta della Davis ed un brutto gratuito di dritto costano alla Konjuh il primo break dell’incontro. La croata non si perde d’animo e non tarda ad arrivare il contro break con un pregevole passante di rovescio, a cui segue la chiamata in causa del coach. Nel game successivo la giovane promessa mostra personalità annullando palla break con una smorzata con taglio a uscire, ma si fa sorprendere dall’incisività in risposta della Davis sulla sua seconda palla: è di nuovo break. Questa volta l’americana non si fa pregare e chiude la prima frazione 6-3 in suo favore, tenendo a zero la battuta per la terza volta nel set.
Il secondo parziale inizia con una Davis determinata a rompere subito gli indugi; aggressività in risposta e un grande lungo linea di rovescio la portano a palla break e la Konjuh, intimidita dalla posizione avanzata in ribattuta della minuta avversaria, commette doppio fallo. La statunitense compie un prodigioso recupero nei pressi della rete e conserva il vantaggio, la croata resiste nel game successivo trovando una grande demi-volèe, ma l’inerzia della partita è ormai abbastanza chiara ed, infatti, nel quinto gioco la Davis smista benissimo da fondo e si porta avanti di due break. La partita ha ormai poco da dire: un doppio fallo e l’ennesimo gratuito di dritto dell’ incontro consegnano alla Davis il primo titolo WTA , arrivato dopo due finali perse lo scorso anno; questo successo le consente di salire di 15 posizioni in classifica generale, portandola a sole 3 distanze dal best ranking di numero 43 raggiunto nel 2014.
Per la Konjuh rimane il rammarico di non aver giocato al meglio questa finale, ma anche la consapevolezza di un ottimo livello di gioco mostrato durante la settimana e della sua costante crescita, testimoniata dal raggiungimento del best ranking di numero 36 al mondo.
Daniele Calligaris