Il match è sembrato davvero un viaggio sulle montagne russe. Dicci cosa ha fatto la differenza alla fine. Perché sei stato tu a vincere?
Sì, è stata dura sicuramente. Ma sono davvero felice di avercela fatta in 5 set. Oggi non ho mostrato il mio miglior tennis però ho lottato e ho cercato di restare in partita. Penso che lui abbia giocato bene e non mi ha concesso molto ritmo. Ha fatto in modo che io non giocassi al meglio. La cosa più importante è che abbia superato l’ostacolo e sono contento per questo.
Eri preoccupato dopo quel colpo verso la fine, quando lo hai quasi fatto fuori?
È stato sicuramente un duro colpo per lui. Il fatto è che in quei casi ci sono certi giocatori che fingono di smettere di giocare, e poi alla fine ci mettono la racchetta. Già in passato mi è capitato di sbagliarne di simili, quindi per me l’importante era essere sicuri di rimandarla dall’altra parte nel centro del campo. Mi dispiace averlo colpito nel posto sbagliato, ma alla fine penso che stava bene.
Cosa gli hai detto quanto hai saltato la rete e sei andato dall’altra parte?
Volevo solo assicurarmi che stesse bene. Una volta compreso che tutto era ok, sono tornato a pensare al match.
Quanto ti senti sollevato per aver vinto nonostante non hai mostrato il tuo miglior tennis? Ti senti di poter crescere?
Sì, la cosa più importante è superare dei match del genere; sicuramente mi sento sollevato, soprattutto quando sei stato sotto nel quinto set 4-3, 40-15. Sono cosciente della mia attuale condizione fisica, mi sento bene e il prossimo match sarà diverso.