Non è ancora andata giù agli appassionati, ai tecnici, e ai media australiani la prematura sconfitta del giovane Nick Kyrgios a opera del nostro Andreas Seppi. Ne hanno perlato un po’ tutti, e uno dei più convinti riguardo alle scelte che dovrebbe fare il “cavallo pazzo” nato a Camberra è stato Mark Philippoussis. Il finalista di Wimbledon 2003 (sconfitto da Roger Federer) ha detto la sua in modo molto chiaro.
“Deve prendere su il telefono, chiamare, e dire a questa persona ‘voglio lavorare con te, sono pronto a lavorare con te’. E deve essere una sua decisione, non del suo team o di qualcuno del suo staff. Se no, meglio che continui da solo.”
Tra i possibili nomi affiancati nel ruolo di coach a Kyrgios è stato fatto anche quello di Mark, che però glissa.
“La gente pensa che io lo conosca bene, ovviamente lo conosco di vista, ma non ho idea di come lui sia davvero. In ogni caso, è lui che deve trovare una persona che rispetta, di cui si fida, e soprattutto che è disposto ad ascoltare, chiunque sia questa persona. Ma deve farlo in fretta, il tempo vola ed è un peccato sprecarlo, e ora come ora lo vedo un po’ perso. Con certi atteggiamenti e anche scelte sbagliate danneggia se stesso per primo, ma è un bravo ragazzo in fondo. Per esempio, aveva tutto il tempo per lavorare bene e sistemare il fastidio al ginocchio, invece di arrivare all’estate (australiana, n.d.r.) con un problemino irrisolto, questo non ha senso“.