Finalmente hai superato il record di Steffi Graf. Ti ci è voluto un po’ ma te lo meriti. Quanto sei soddisfatta?
È così soddisfacente avere 23 Slam, mi sento alla grande. È da molto tempo che cerco di raggiungere questo risultato. Quando mi sono accorta che era nelle mie possibilità, ho voluto farlo. È una grandissima sensazione. Non c’è un posto migliore di Melbourne per farlo.
Ora ti sei resa conto di cosa hai fatto? Il tuo obiettivo è 30 adesso, o hai in mente un altro numero?
No, no affatto. Non ho in mente nessun numero. È questo il bello. Quanto ho iniziato tutto il viaggio volevo solo vincere uno Slam. E poi ho iniziato a vincere. Ogni volta che scendo in campo, voglio vincere. La cosa è straordinaria.
Hai detto che non c’è posto migliore per vincere se non Melbourne, e sono sicuro che non c’è miglior avversaria che Venus.
Sì, assolutamente. Il mio primo Slam è arrivato qui e ora il ventitreesimo ancora qui, ma giocando con Venus. Tutto questo ti porta nella leggenda. Non avrei potuto scrivere una storia migliore. Penso proprio che sia arrivato al momento giusto. Tutto si è incastrato alla perfezione.
E oltre a tutto ciò sei anche numero 1.
Sì, quello è un bonus. A dire il vero non lo sapevo, mi fa sentire bene. Mi piace essere in cima. Prima che iniziasse il torneo ho chiesto a Patrick (Mouratoglou, ndt) se sarei diventata numero 1 e lui mi aveva detto di no. E io mi sono detta: ok. Poi oggi me lo hanno detto e io mi sono stupita.
È diverso affrontare Venus in una finale Slam in questo momento della tua carriera rispetto al passato?
La sensazione è decisamente diversa. Ora mi sento davvero che… ci stiamo divertendo. Oggi, che io avessi vinto o perso, davvero non avrei avuto la sensazione che avrei perso qualcosa. So quanto lei lavori duramente. Soprattutto prima di questo torneo. Per me era una situazione dove avrei sempre vinto, qualsiasi cosa sarebbe successo.
È sempre stata così?
No, prima non era così affatto. Ora è completamente diverso rispetto al passato. All’inizio c’erano molte più emozioni coinvolte. Ora invece mi sento soddisfatta di dove sono arrivata, sebbene voglia sempre vincere. Comunque so anche un po’ più sazia.
Il ventiquattresimo è già dietro l’angolo?
No, una cosa che ho imparato dal passato è che mi devo godere la cosa. È questo il bello di vincere in Australia. Hai qualche mese di relax. Se vinci in Francia, poi hai tanti tornei uno dopo l’altro. Qui hai tempo per apprezzare la cosa, prima di andare al prossimo Slam.
Da qui ora dove andrai? Cosa farai prima di Indian Wells?
Beh, mi sono iscritta per quel torneo. In sostanza sento che il mio gioco sta bene e non voglio interrompere la cosa. Voglio proseguire. Non ho pensato bene cosa farò ora, vedremo.
È ancora più speciale avere il tuo fidanzato qui con te?
Sì, è stato di così grande aiuto dagli spalti. Anche se non l’ho mai sentito, so che era molto coinvolto. Quando sono in campo non ascolto molto, comunque è bello avere del supporto del genere.
Vika Azarenka ora è diventata mamma, mentre Maria Sharapova si sta allenando. Ti manca competere con loro?
Assolutamente. Credo che Victoria sarà presto di ritorno sui campi, lo spero. Sono sicura che sarà bello competere insieme. È sempre fantastico giocare contro di lei.