dal nostro inviato a Melbourne
[17] R. Federer B. [9] R. Nadal 6-4 3-6 6-1 3-6 6-3
Dopo giorni di aspettative e ansia, dopo discussioni infinite, dopo mille pronostici e altrettanti pareri, l’attesa è finita: la parola, anzi la palla, passa allo spagnolo Rafael Nadal (30 anni, numero 9 ATP) e allo svizzero Roger Federer (35 anni, numero 17 ATP), che scendono in campo in una Rod Laver Arena dove manca solo che abbiano messo posti a sedere sul tetto, siamo oltre il tutto esaurito. I precedenti tra i due, è ormai arcinoto, sono di 23 vittorie a 11 in favore di Nadal, l’ultimo confronto diretto è stato a Basilea nel 2015, vinse Federer. In campo stasera 31 titoli del Grande Slam, diventeranno 32 alla fine di questo match, che è – numeri alla mano – la miglior partita di tennis possibile al mondo. La serata è splendida, la temperatura è gradevole dopo una giornata bella calda, come detto il pubblico è quello delle occasioni non grandi, ma uniche. Perfino Roger e Rafa sembrano intimiditi dall’atmosfera elettrizzante.
Primo set
Il primo servizio della finale lo colpisce Nadal, ci sono un paio di errori di Federer, una prima vincente, ancora dritto largo per Roger, e lo spagnolo tiene a zero, 1-0. Siamo già agli strilli “C’mon Roger”, una botta centrale dello svizzero li accontenta, primo punto per lui, poi di nuovo scambio lungo perso, 15-15, servizio esterno Roger, 30-15, dritto vincente Roger, 40-15, ancora errore, 40-30, attacco Roger, 1-1. Per ora, siamo alla fase di studio, rompe gli indugi Federer con un gran lungolinea di dritto nel terzo game, ma Nadal nonostante un doppio fallo non ha problemi a salire 2-1, per lui un nastro vincente, che ci dà l’occasione di vedere Roger esibirsi in uno scatto mica male, anche se infruttuoso, direi che fisicamente ci siamo. Il pubblico parteggia per lo svizzero, senza però esagerazioni o antisportività, che bel momento di festa per il tennis. Pareggia bene Roger spingendo e trovando ottimi vincenti, belli un paio di lungolinea, 2-2, solido ancora Rafa, 3-2, forse troppo attendista Federer in questa fase, almeno sui game di battuta dello spagnolo dovrebbe provare a rischiare qualcosa di più. Nei suoi comunque Roger viaggia spedito tirando forte servizio e dritto, a zero tiene ed è 3-3. Nel settimo game, spettacolare combinazione rovescio esterno e volée per Federer, 0-15, poi errore in risposta, poi ancora super rovescio lungolinea, 15-30, poi favoloso scambio in difesa e contrattacco Roger, 15-40, due palle break, la bella signora accanto a me che tutto è meno che una giornalista salta in piedi strillando come un’aquila (anche gli sponsor vanno accontentati), e l’errore di rovescio di Rafa manda lo svizzero avanti 4-3. Autoritario alla battuta Federer, attacchi e volée, con un ace tiene a zero ed è 5-3 per lui, partita perfetta finora la sua, adesso sembra Nadal quello troppo attendista. Controbalzo di rovescio Roger, 0-15, bell’attacco di dritto Rafa, 15-15, ace con la seconda palla Rafa, 30-15, rovescio largo di poco Roger, 40-15, risposta aggressiva Roger, 40-30, contropiede Rafa, curiosamente accompagnato da un “C’mon!” invece del solito “Vamos!”, 5-4. Al servizio per chiudere il parziale Federer, prende un gran passante di Nadal, reagisce con l’ace e una battuta vincente, 30-15, anticipa alla grande un rovescio incross, 40-15 e due set point: l’ace dello svizzero fa esplodere lo stadio, 6-4 e un set a zero per lui. Ineccepibile avvio di Roger, farà bene Rafa a scuotersi e aumentare i giri con la pressione da fondo e il dritto, rischia di venire travolto così. Sono passati 37 minuti.
Secondo set
Inizia lo spagnolo al servizio il secondo set, Federer cerca di pressare, ma Nadal è preciso e pesante con i colpi, e tiene a 15 (altro ace con la seconda palla, inconsueto). Doppio fallo Roger ad aprire il secondo game, poi errore sullo scambio, 0-30, poi attacco Federer e nastro favorevole, 30-30, poi passante Nadal, non bene la scelta dell’attacco qui per Federer, 30-40 e prima palla break Rafa, fallita con un passante in rete, poi a rete efficace Rafa, altra palla break, e la pressione del dritto mancino sul rovescio dello svizzero ottiene il 2-0 per lui. Nel game successivo, sul 30-30, aggredisce la risposta Roger, 30-40 e palla del contro-break per lui, mail dritto lo tradisce nei due punti successivi, vantaggio interno, poi ancora gran anticipo con la risposta di rovescio Roger, parità, poi gran volée e smash, seconda palla break del game, ma scappa un dritto allo svizzero dopo uno scambio lungo, e alla fine Rafa tiene e va 3-0. Interessante la continuità con cui Federer aggredisce le risposte di rovescio, non mi stupirei se i grandi misteri degli allenamenti a porte chiuse fossero per nascondere uno sparring mancino, e tanto lavoro su quel colpo, ci ha vinto il primo set in effetti. Il calo di Federer però continua, due errori e un gran passante di Rafa nel quarto game decretano lo 0-40 e tre palle break che sarebbero definitive per il set, annulla bene le prime due Roger, ma sulla terza gli va largo il dritto a sventaglio, 4-0 Nadal e secondo parziale praticamente chiuso. In ogni caso, quasi di rabbia, reagisce Roger, tirando tutto in risposta, si prende lo 0-30, ma Rafa serve e spinge bene, 30-30, poi drittone Roger, 30-40, palla break per accorciare, e uno splendido schema con lo slice stretto seguito dal passante in appoggio diagonale gli dà l’1-4. Stanno giocando bene entrambi, la gente è entusiasta, cosa chiedere di più? Ottimo al servizio Federer, sembra di nuovo centrato, un paio di scambi da applausi, 4-2, ma Nadal non ne molla una, pressa e corre da par suo, tiene a zero il settimo game e sale 5-2. Ancora solido e brillante Federer alla battuta, si prende il 5-3 a forza di vincenti, ma Rafa ormai ha azzannato il set, tiene a zero sparando alla grandissima un paio di drittoni dei suoi, 6-3 per lui, ed è un set pari, dopo un’ora e 17 minuti. Per quanto fatto vedere finora, risultato parziale giusto, più regolare Rafa, più a sprazzi Roger, con la colpa dei due break consecutivi subiti a inizio set. C’è equilibrio, gli spettatori sono felici come pasque.
Terzo set
Il cielo sopra la Rod Laver Arena si è fatto buio, e i riflettori sono accesi, quando Federer va al servizio in apertura di terzo parziale, stecca un paio di colpi, sbaglia una volée complessa ma non impossibile per lui, si fa trascinare ai vantaggi dal 40-15, e addirittura, con un brutto dritto, concede una palla break, annullata con l’ace. Poi ancora dritto decisamente facile in rete, seconda palla break, e ancora ace, ma poi di nuovo volée da chiudere a occhi chiusi sul nastro, terza palla break, e terzo ace ad annullarla, fa tutto lui, poi errore Rafa (da quanto non sbagliava lo spagnolo?), vantaggio interno, scambio duro vinto di forza da Roger, ed è 1-0, che game, era importantissimo per lo svizzero. Nadal senza colpe, sinceramente, non poteva fare molto altro. Nel game successivo due punti pazzeschi di Federer, botte a tutto braccio in serie, 0-30, ma Rafa resiste agli attacchi da campione, 30-30, poi dritto lungolinea in controbalzo da alieno di Federer, si sentono del “My God” e dei “Are you kidding me?” perfino in tribuna stampa, palla break, risposta potente ed errore Rafa, break e 2-0 Federer. Ogni punto è un “C’mon” ora per lo svizzero, serve&volley, poi due ace, tiene a zero, 3-0 per lui, mamma mia che accelerata di classe Roger. Sembra frastornato Nadal, sbaglia diversi colpi non da lui, Federer molla un rovescio in cross spaventoso dall’alto in basso, 15-30, poi quattro legnate consecutive più schiaffo al volo di dritto, 15-40 e due palle del secondo break per Roger, le annulla con coraggio e bravura Rafa (dritto e servizio), poi ancora spaventoso lo svizzero con il cross di dritto, terza opportunità per lui, cancellata dall’ace centrale di Nadal, anche questa è classe, eccome. Scappa il rovescio allo svizzero, vantaggio interno, ancora Roger in lungolinea a spingere, Rafa a trovare bene il servizio, vantaggio interno, rovescio anticipato in risposta mostruoso Federer, parità, altrettanto mostruoso Rafa sempre con il cross di rovescio, vantaggio interno, e poi dritto a chiudere, 3-1. A zero Roger per il 4-1, vincenti da ogni parte del campo, anticipi fulminanti, e di là Rafa che risponde colpo su colpo, con grinta da far paura. Ma cosa ci stanno facendo vedere questi due, siamo in 15.000 a bocca aperta, che finale, che torneo. Già che ci siamo, arriva anche il fidanzamento in diretta sulla tribuna a destra dell’arbitro durante il cambio campo, inquadrato dai maxischermi con ovazione anche per i ragazzi protagonisti. Per quanto possa interessare, e per completezza di cronaca, lei ha detto sì. Vamos. Nel sesto game a Nadal scappano lunghi un paio di colpi, 30-30, poi ancora anticipo diagonale di rovescio, quanti punti fatti con quel difficilissimo colpo stasera da Roger, 30-40 e palla break, e l’ennesimo rovescione in risposta dello svizzero gli dà il secondo break del set, e lo manda a servire sopra 5-1. Sul 30-30, doppio fallo Federer, e palla break Nadal, ma lo sventaglio di dritto di Roger è una sentenza e annulla, poi servizio vincente, e siamo al set point, sprecato con un brutto slice dallo svizzero, parità, poi dritto lungo, e seconda palla break Rafa, ma gran servizio centrale Roger, annullata, poi ancora prima palla pesante, e secondo set point, la stop volley vincente appoggiata da Federer provoca la standing ovation di un pubblico oltre l’entusiasmo, e soprattutto provoca il 6-1 in suo favore, due set a uno per lui. Il cambio di marcia e il livello di gioco raggiunto da Roger in questo terzo set è da cineteca, ora tocca a Rafa far vedere di che pasta è fatto, match epico. Siamo appena oltre le due ore.
Quarto set
Parte alla battuta Nadal nel quarto set, Federer lo attacca appena possibile, ma lo spagnolo regge e sale 1-0, Roger ottimo ancora in spinta e a rete, e con un rovescio pazzesco per rendimento, tiene per l’1-1. Sul serio, ha fatto cose da Wawrinka al top con quel colpo stasera. Bravissimo Rafa a salire a sua volta con la spinta e le percentuali, non ha alternative per evitare l’arrembaggio dello svizzero, 2-1 per lui. E nel game successivo, infatti, continua a martellare solido Rafa, trova il 15-40, e alla seconda palla break la volée in rete di Federer gli dà il 3-1. Meno appariscente, ma altrettanto notevole è la reazione di Nadal al set perso, grinta, corsa e botte di dritto, che campione anche lui. Nel quinto game, è lo spagnolo alla battuta, si va ai vantaggi, Roger spinge e Rafa difende, due parità, il punto che manda Rafa sul 4-1, un chop di dritto diagonale che definire felpato è poco, fa esplodere la Rod Laver Arena, spettatori con le bandiere svizzere compresi, qui ormai non ci sono più tifosi di uno o dell’altro, sono solo tutti felici di esserci. Quasi a voler far tornare tutti sulla terra, dal paradiso tennistico dove ci hanno portati questi due fenomeni, Roger spara lungo tre metri uno smash banale, e poi sul 30-40 concede palla break, cancellata da un ace, poi serve&volley vincente, e ancora ace per il 4-1. Bel rischio per lo svizzero, se vuole evitare un quinto set terribile fisicamente, deve provare a rimontare adesso. Ma Nadal non è dello stesso avviso, serve bene e apre il campo mulinando il dritto, e con un ace a sua volta tiene per il 5-2. Sta sbagliando qualcosa adesso Roger, si va ai vantaggi anche nell’ottavo game, comunque tiene lo svizzero per il 5-3, ed è il turno di Rafa andare alla battuta per portare la partita al set decisivo. Perfetto Nadal, tiene a zero senza offrire la minima opportunità a Federer, 6-3 per lui, ed è quinto set. La gente non sta più nella pelle, sono passate 2 ore e 38 minuti, sta per iniziare l’ultimo set giocato di un Australian Open memorabile, se non leggendario.
Quinto set
Pausa prima di riprendere il gioco, Federer lascia il campo qualche minuto per un trattamento medico, al rientro va al servizio e si trova subito sotto 15-40, due palle break, annulla la prima con il dritto, ma sulla seconda lo stesso dritto gli scappa largo, 1-0 Nadal al quinto con break, è durissima per lo svizzero ora. Ci prova ancora Roger, va 15-30, ogni punto è un’ovazione, il clamoroso (ennesimo) rovescio anticipato chiuso in diagonale, che gli dà il 15-40 e due palle dell’immediato contro-break, fa tremare lo stadio. Sulla prima errore sul nastro di Roger, sulla seconda grande Rafa con il dritto, poi nastro favorevole allo svizzero, terza palla break, ma ancora splendido in tenuta e contrattacco Nadal, parità, poi ancora drittone, vantaggio interno, e l’errore dello svizzero decreta il 2-0. Roger è nei guai adesso. Bravo però Federer a muovere subito il punteggio e rimanere attaccato, con un gran game di servizio, 2-1. Di nuovo all’assalto della battuta di Rafa lo svizzero nel quarto game, ancora splendido il rovescio, 30-30, poi 40-40, poi lungolinea favoloso, vantaggio esterno e palla del controbreak, la quarta del set, e qui è favoloso il cross di rovescio dello spagnolo ad annullarla, poi vantaggio interno e 3-1 Nadal, che belva che è Rafa. Sempre in spinta con tutti i colpi Roger, commovente a non arrendersi, siamo a oltre tre ore di battaglia tiratissima, tiene a 15, 3-2. Spara ancora il rovescio vincente Roger (non li ho contati, ma sono stati veramente tanti), 0-15, dritto in rete Nadal e pugnetto con urlo Roger, 0-30, stecca Roger sulla riga presa da Nadal, 15-30, servizio e dritto Nadal, 30-30, poi esce lungo il dritto a Nadal, 30-40, quinta palla break del set, l’urlo della folla è assordante, Nadal ancora servizio e dritto, mostruosa la tenuta dello spagnolo a livello mentale, poi errore in risposta Roger, poi errore anche Rafa, poi ancora rovescio pazzesco chiuso da Roger, sesta palla break, e alla fine arriva il 3-3 con l’errore di Nadal. Standing ovation. Alla grande nel game di servizio successivo Federer, splendido a rete e con il servizio, 4-3 per lui, tutti in piedi. Infiniti, pazzeschi, strepitosi entrambi. Ottavo game, slice perfido Roger, poi attacco a rete, 0-30, doppio fallo terribile Rafa, 0-40, tre palle break che manderebbero Federer a servire per il match. Picchia duro con il dritto Rafa, 15-40, poi serve bene, 30-40, stecca la risposta Roger, 40-40, occasione enorme sfumata per lo svizzero, poi uno scambio indescrivibile, venti botte a tutto braccio chiuse dal dritto di Roger, quarta palla break del game, annulla alla grande Rafa ancora con la prima palla, poi di nuovo dritto pazzesco Roger, quinta palla break, e l’errore di Rafa manda Roger sul 5-3 e servizio. Mamma mia.
Risposta vincente Rafa, 0-15, errore di rovescio Roger, 0-30, ace Roger, 15-30, a rete bene Rafa, 15-40 e due palle del controbreak, ace Roger, 30-40, sventaglio clamoroso Roger, 40-40, è una bolgia lo stadio, servizio vincente Roger, ed è match point. Dopo una seconda contestata e chiamata buona dal falco, errore di dritto Roger, poi ancora ace e ancora match point. Il dritto in diagonale che si stampa sulla riga tirato da Roger Federer è l’ultima palla colpita in questo incredibile, pazzesco Australian Open, ed è anche la palla che lo consegna per sempre, ancor più di prima se possibile, a quella dimensione che non si può più davvero chiamare storia, e nemmeno leggenda, ma Mito. E non ci va da solo, ma con colui che ha diviso con lui il campo stanotte. Grazie a voi, Roger e Rafa, Dio se ci eravate mancati.