da Sofia, Ivan Mrankov
A dispetto della discreta qualità dei partecipanti alla seconda edizione dell’ATP 250 di Sofia (Dominic Thiem, David Goffin, il beniamino di casa Grigor Dimitrov e il vincitore dell’anno scorso Roberto Bautista Agut, le prime quattro teste di serie) la prima giornata del torneo propone un solo incontro di singolare. Il match programmato è tra Radu Albot, moldavo (n.92 del mondo) e la wild card locale Alexandar Lazarov (n.599 del mondo). Un incontro del genere avrebbe senso nel primo turno di un Challenger da 50.000 $ ma trovarselo nel circuito maggiore lascia a dir poco perplessi. Una programmazione del genere è un mistero anche perché nel concomitante ATP 250 di Montpellier (Francia) il programma del giorno prevede sei incontri di singolare. Ci sono almeno un migliaio di spettatori, nella Sala Armeetz, dove si svolge il torneo, ma visto che questo è un palazzetto dello sport da quasi 13.000 posti sembra comunque di essere in un qualsiasi stadio di calcio italiano, se escludiamo lo Juventus Stadium.
Il match inizia con Albot al servizio. Il moldavo tiene a fatica il turno di battuta visto che il diciannovenne bulgaro si dimostra subito molto aggressivo, che infatti dopo aver tenuto senza problemi il proprio turno, nel terzo gioco riesce a strappare il primo break dell’incontro.
Lazarov gioca il rovescio a una mano, prende sempre parecchi rischi col dritto e pur non essendo un colosso ha una prima di servizio esplosiva che a volte spara a oltre 230 Km/h. La seconda invece è molto abbordabile ed è su questa che Albot, molto solido dal fondo, conta per rientrare in partita. Se lo scambio si prolunga di solito lo vince il ventisettenne moldavo visto che il bulgaro o sfonda subito o finisce fuori giri.
Il giovane Alexandar comunque riesce a a tenere abbastanza agevolmente i suoi turni di servizio e la differenza di 500 posti in classifica non si vede. Sul 5-4 il bulgaro va a servire per il set, ma complice la prima che non entra e l’aggressività di Albot sulle seconde concede il controbreak. I due arrivano al tiebreak e lì il moldavo cambia marcia e mostra la differenza di classifica ed esperienza che c’è tra i due: dopo un fortunato nastro che lo aiuta a vincere il primo punto trova due risposte profondissime contro le quali Lazarov non può niente. Poi un gran rovescio vincente ed in un attimo il tiebreak è vinto a zero.
Il secondo set inizia con Alexandar al servizio ma c’è un solo giocatore in campo: Albot vince i 9 punti successivi, portando a 16 la serie. Sul 0-2 Lazarov ha un sussulto d’orgoglio, grazie anche al pubblico che lo incoraggia: ritrova la prima di servizio e spara un paio di prime sopra i 230 Km/h.
Riesce a tenere il turno di battuta e sull’onda dell’entusiasmo trova il controbreak che lo riporta sul 2-2, ma Albot non si fa impressionare e grazie alla sua maggiore solidità negli scambi da fondo vince i restanti quattro game e la partita. Ci sono state già state due defezioni prima dell’inizio del torneo: Philipp Kohlshreiber si ritira per infortunio alla schiena e Marcos Baghdatis che era già a Sofia, per infortunio al piede. Non ha comunicato ancora niente Andreas Seppi che dovrebbe giocare qui mercoledì contro il n. 81 del mondo, il bosniaco Damir Dzumhur. Chissà se l’altoatesino avrà la forza e la voglia di correre fino a Sofia dopo questo primo turno di Davis cosi stressante?
Risultati:
R. Albot b. [WC] A. Lazarov 7-6(0) 6-2