Inizia al giovedì l’Ecuador Open di Paolo Lorenzi, esentato dal primo turno perché testa di serie numero 3. Affronta nel primo incontro di giornata l’australiano Matthew Ebden, entrato in tabellone grazie al ranking protetto dopo un lungo periodo di assenza per infortunio. L’unico precedente fra i due riguarda il circuito Challenger, con Paolo che si impose in due set a Eskisehir nel 2015. Edben sembra partire più aggressivo, spesso a rete nei suoi turni di servizio e dentro al campo quando risponde alla seconda di Lorenzi. Per nulla intimorito, il senese esce bene dal movimento della battuta e mantiene quasi sempre il controllo dello scambio. A Quito l’aria rarefatta tende a far scappare la palla ma Paolo, dimostrando un ottimo controllo, ne approfitta per dare ai suoi colpi profondità e penetrazione. Le prime palle break del set arrivano sul 4-4 e se le guadagna Lorenzi con due buone risposte. Ebden annulla la prima con un buon servizio, ma si arrende sbagliando una volé non semplice sul 30-40. Ancora un turno di battuta senza sbavature per Paolo ed è 6-4 in mezz’ora. Nella seconda partita la situazione non cambia: con un ottimo game di risposta Lorenzi conquista il break decisivo sul 2-2, poi mantiene i suoi turni di servizio senza concedere palle break. Ai quarti troverà Rajeev Ram, che ha avuto ragione dell’argentino Nicolas Kicker grazie ad una maggiore propensione offensiva. Dopo un primo parziale equilibrato vinto da Ram al tie-break, lo statunitense strappa il servizio a Kicker alla prima occasione e chiude in due set.
Federico Gaio, 179° del ranking, ha ottenuto martedì scorso la sua prima vittoria in un main draw del circuito maggiore. Il suo avversario di oggi è il mancino austriaco Gerald Melzer, numero 106 ATP, che ha chiuso il 2016 in 68° posizione, suo best ranking. I servizi la fanno da padrone, con i giocatori che non esitano a rischiare la seconda palla pur di non lasciare l’iniziativa all’avversario. Gaio è il primo a concedere palle break, ai vantaggi del quinto gioco, ma le salva entrambe. Nel game successivo, è il faentino a mancare l’unica occasione del set sul servizio di Melzer, sbagliando uno sventaglio di dritto sullo 0-30. Al tie-break, l’austriaco non concede nulla in battuta e risulta decisivo il doppio fallo di Federico sul 2 pari. Nessun accenno di contraccolpo psicologico da parte del faentino che, anzi, ottiene il break al terzo gioco e di nuovo al nono: è 6-3. Nel set finale, il punteggio continua a seguire il servizio. La prima occasione di break è per l’italiano, sul 3-2, ma Melzer la annulla con un’ottima prima al corpo. Nel game successivo, Gaio paga la bassa percentuale di prime che lo accompagna da un set e mezzo: dopo aver salvato da 15-40, commette doppio fallo sul vantaggio esterno. Dalla metà campo austriaca, al contrario, continuano a piovere prime di servizio e Melzer si porta senza difficoltà sul 5-4 e 40-0. Un doppio fallo che sembra innocuo dà invece l’avvio alla rimonta dell’italiano che non ha mai smesso di crederci: arriva sul 40 pari, annulla un quarto match point e poi brekka l’avversario la cui tensione è evidente con la palla che fatica a uscirgli dal dritto. Sul cinque pari, due giochi necessari per ricomporsi ed è di nuovo tie-break: l’austriaco non ripete la prestazione perfetta di quello precedente, Gaio procede deciso come un treno cedendo solo due punti. Ai quarti, troverà il vincente fra Karlovic ed Estrella Burgos.
Per l’ultimo posto nei quarti di finale, infatti, si affrontano Ivo Karlovic, testa di serie numero 1 e al suo esordio a Quito, e Victor Estrella Burgos, campione uscente. L’incontro regala diverse belle giocate, ma ci sono due problemi legati alla prevedibilità. Il primo è che i servizi devastanti del gigante croato e la grande attenzione di Victor nel comandare lo scambio quando è in battuta portano i due sul 6 pari in ogni set senza concedere palle break. Il primo tie-break va a Karlovic, con Estrella Burgos che non sfrutta quattro set point. Il secondo è vinto dal dominicano che, questa volta, trasforma il set point numero due. Nel terzo tie-break, è il croato a ottenere il mini-break che lo porta a servire sul 6-4. Invece del 38° ace, arriva un doppio fallo. Estrella non trema in battuta e si porta sul 7-6. Due servizi imprendibili offrono a Karlovic il terzo match point e lui spara un dritto vincente che ammutolisce il centrale ma non il giudice di linea: out! Estrella Burgos decide che è il momento di far valere la regola che, poi, è anche il problema numero due: qui, vince sempre lui.
Risultati:
[3] P. Lorenzi b. [PR] M. Ebden 6-4 6-4
R. Ram b. N. Kicker 7-6(5) 6-3
[Q] F. Gaio b. [7] G. Melzer 6-7(4) 6-3 7-6(2)
V. Estrella Burgos b. [1] I. Karlovic 6-7(7) 7-6(5) 7-6(8)
Michelangelo Sottili