Nella serata italiana, fanno il loro ingresso in campo per la prima semifinale dell’Ecuador Open Paolo Lorenzi ( 46 ATP) e Albert Ramos-Vinolas (30 ATP). 1-1 i precedenti tra i due, tutti su cemento outdoor. Ramos, autore già ieri di una prestazione opaca, inizia la partita in maniera contratta ed estremamente fallosa. Nel secondo gioco, tre errori non forzati dello spagnolo procurano a Lorenzi altrettante palle break consecutive. Sulle prime due Ramos si salva, ma sulla terza affossa in rete un rovescio in avanzamento, al termine di un lungo scambio. Lorenzi tiene con autorità il servizio e si porta sul 3-0. Il senese continua a martellare sul lato destro dell’iberico, che commette moltissimi errori sia col rovescio che con il dritto anomalo. Proprio con quattro non forzati, Ramos cede la battuta a zero e in 17 minuti si ritrova sotto 5-0. Lorenzi amministra il vantaggio e incamera il parziale con il punteggio di 6-1, in 27 minuti.
Le prime battute del secondo set non sembrano alimentare le speranze dei pochissimi spettatori presenti sugli spalti di poter assistere ad un match emozionante o quantomeno equilibrato. Lorenzi infatti strappa la battuta al mancino di Barcellona nel terzo gioco. Poco prima che l’italiano inizi a servire per confermare il break, Ramos riceve un warning per coaching. Non si sa se per effetto dell’illecito scambio di parole con l’allenatore o per qualche altra causa sconosciuta, Ramos riprende brillantezza, inizia a spingere con il dritto e si procura il controbreak immediato. Per Lorenzi si tratta del primo break subito in tutto il torneo. Da questo momento la lotta si fa più serrata, gli scambi si allungano e lo spagnolo comincia a trovare molti punti col suo schema prediletto, il dritto anomalo. Sul 3-3 Ramos annulla una palla break, pulisce le righe col dritto e tiene il servizio. Paolo capisce che non può più limitarsi ad attendere l’errore dell’avversario e assume un atteggiamento più propositivo. Rifila al proprio avversario un tremendo parziale di 12 punti a 1 e conquista il pass per la finale in un’ora e dodici minuti.
La seconda semifinale vede opposti, per la terza volta in carriera, Thomaz Bellucci (100 ATP) e Victor Estrella Burgos (156 ATP). Curiosamente entrambi i precedenti hanno avuto luogo proprio a Quito e in entrambe le occasioni era stato il dominicano a trionfare, inclusa la finale dello scorso anno. Bellucci è chiamato a invertire questa tendenza negativa, ma le cose si mettono subito male. Il brasiliano in fatti finisce vittima della ragnatela di Estrella e commette molti errori. Il due volte campione del torneo ottiene due break e si issa quindi sul 5-2 con relativa facilità. A questo punto però qualcosa si inceppa, Estrella viene abbandonato dalla prima e dal suo fidato slice di rovescio e restituisce uno dei due break. Il dominicano continua a sbagliare e Bellucci si ritrova quindi sul 5 pari senza aver fatto niente di che. si arriva al tiebreak, ma non prima che il brasiliano cancelli due palle break al proprio avversario. Nel tredicesimo gioco, un dritto in corridoio di Bellucci concede a Estrella un prezioso vantaggio che questa volta viene conservato fino alla fine. In apertura di secondo set, il peso della rimonta sfiorata grava sulle spalle di Bellucci che è costretto a salvare di puro orgoglio sei palle break nei primi due turni di battuta. Nel quinto gioco è lui ad avere due chance di break, non capitalizzate. La partita adesso è piacevole, sovente si vedono palle corte e discese a rete oltre a pregevoli scambi prolungati. Si arriva nuovamente al tiebreak: dopo un vicendevole scambio di minibreak, Estrella piazza la zampata decisiva e sigilla la vittoria con uno splendido passante in corsa. Il dominicano raggiunge così la terza finale consecutiva in questo torneo e domani affronterà per la prima volta in carriera il nostro Paolo Lorenzi.
Risultati:
[3] P. Lorenzi b. [2] A. Ramos-Vinolas 6-1 6-4
V. Estrella Burgos b. [4] T. Bellucci 7-6(4) 7-6(3)
Lorenzo Colle