La finale dell’edizione 2017 dell’ATP 250 di Buenos Aires vedrà di fronte Kei Nishikori e Alex Dolgopolov, dopo due incontri dall’andamento diametralmente opposto, con il pubblico che nella seconda semifinale si è scaldato come suo solito quando è in campo Carlos Berlocq. Ciò nonostante, questi non è riuscito a compiere l’impresa, andando solamente ad un passo dall’exploit. Ma andiamo con ordine…
La prima semifinale ha messo di fronte Alex Dolgopolov e Pablo Carreno Busta, una sfida che non aveva precedenti a livello ATP. L’ucraino perde immediatamente il servizio a zero, un break che gli viene gentilmente restituito dallo spagnolo con un doppio fallo nel game successivo. Da lì in avanti si seguono i servizi, anche se Dolgopolov è chiamato agli straordinari per recuperare da 0-40 nel settimo gioco. Nel decimo è l’ucraino ad avere due chances di break senza riuscire a convertirle: si tratta solo del preludio all’inevitabile sul 6-5. Qui, infatti, Dolgo indovina due grandi risposte e si issa a due set point: Carreno annulla il primo con il servizio, ma subisce l’aggressività del suo avversario nel secondo: 7-5 e 14 colpi vincenti a 5 per l’ucraino. Nel secondo set la musica non cambia: è sempre il giocatore di Kiev a fare gioco e a dominare l’incontro, peraltro riuscendo sempre a tenere lo scambio entro i 3-4 tiri e, in generale, ad accorciare i tempi di gioco. In questo modo non ha alcun problema nel volare subito 3-0; nell’ottavo game Dolgo, da 40-15, si fa trascinare ai vantaggi, ma rimedia comandando sempre il gioco, senza nemmeno dover utilizzare troppe variazioni. Inoltre, anche grazie alle condizioni di gioco – oggi nella capitale argentina fa molto caldo – la palla dell’ucraino ha una pesantezza decisamente superiore a quella dell’avversario. Una splendida accelerazione di dritto del numero 66 del mondo regala a quest’ultimo un match point, su cui l’iberico stecca con il medesimo fondamentale, regalando al giocatore di Kiev la settima finale in carriera.
La sfida inizia con la testa di serie numero uno che macina gioco sulla diagonale sinistra, cercando spesse volte di giocare il dritto a sventaglio per comandare il gioco. Pur avendo quasi sempre in mano le redini dello scambio, il giapponese non riesce a concretizzare tante piccole occasioni nei turni di servizio dell’avversario. Sul 4 pari, Nishikori va fuori giri con il rovescio su una palla arrotata di Berlocq, che poi è molto a bravo a procurarsi due break point con un buon tocco sotto rete. Qui il numero 5 ATP commette un sanguinoso doppio fallo che gli costa il game. Kei reagisce e si procura quattro palle break consecutive, ma Charlie trova tre dritti vincenti e un’ottima difesa; un dropshot in rete del nipponico e una demi-volée del sudamericano chiudono i conti nel primo parziale: 6-4. Nel secondo Belocq mette meno prime di servizio – due su cinque di media – cala d’intensità e si ritrova subito sotto 0-3. Ciò nonostante, Nishikori non riesce a sciogliersi e concede molte opportunità al suo rivale per tornare in parità. Alla fine, sul 4-2 l’idolo di casa si porta sul 30-40 grazie allo schema dropshot+passante, sul quale oggi Kei ha quasi sempre avuto la peggio. Stavolta Carlos gioca con i piedi dentro il campo e viene a prendersi il punto a rete per il controbreak: 4-3. Nel nono gioco Nishikori sbaglia ancora con il dritto e va sotto 0-30, ma qui gioca in maniera aggressiva con il medesimo fondamentale dal centro-sinistra e si procura un’opportunità del 5-4; Berlocq risponde con una splendida smorzata. Il giapponese riesce finalmente ad aggiudicarsi uno scambio nei pressi del net e, grazie a un gratuito di rovescio dell’avversario, riesce a tenere la battuta. Rinfrancato per aver scampato il pericolo, nel game seguente Kei si procura tre set point: sul primo il sudamericano è bravo a trovare una buona prima in kick, mentre sulla seconda il nipponico perde l’ennesimo scontro ravvicinato a rete; sulla terza, tuttavia, il numero 5 del mondo riesce finalmente a trovare un’accelerazione con il rovescio lungolinea, sulla quale il padrone di casa non può far nulla: 6-4 e verdetto rimandato alla frazione di gioco decisiva.
Berlocq non cede di un centimetro e riesce subito a portarsi avanti di un break sul 2-1, salvo poi cedere subito la battuta nel quarto gioco (ottima controsmorzata di Kei sul break point). “Estoy al limite fisicamente“, dice Charlie al suo angolo all’inizio del sesto gioco. Nishikori se ne accorge e incide con il dritto per lo 0-40; dopo due servizi vincenti, l’allievo di Michael Chang e Dante Bottini trova una magnifica risposta, chiusa subito dopo da un comodo smash: 4-2. Il numero uno del seeding sale in cattedra con il dritto a sventaglio e consolida il break senza patemi; chiamato a chiudere l’incontro sul 5-3, il campione di Shimane azzera gli errori – soprattutto con il rovescio in parallelo – e tiene a 0 la battuta, archiviando la sfida con lo score di 4-6 6-4 6-3 in due ore e 43 minuti. Ventiduesima finale in carriera per Nishikori, che domani partirà favorito contro Dolgopolov il quale in cinque match (uno sulla terra l’anno scorso a Barcellona) non è mai stato in grado di strappargli nemmeno un set.
Risultati:
A. Dolgopolov b. [4] P. Carreno Busta 7-5 6-2
[1] K. Nishikori b. [WC] C. Berlocq 4-6 6-4 6-3