La settimana del tennis italiano è stata scossa dalla corrispondenza di amorosi sensi tra il sindaco Virginia Raggi e il Presidente Angelo Binaghi, che sognano il sorteggio dei prossimi Internazionali nello splendido scenario del Colosseo. Il Sindaco però frena gli entusiasmi “Dobbiamo vedere se a maggio sarà disponibile, perché forse ci costruiremo lo Stadio della Roma”. Binaghi resta speranzoso “Il Colosseo è un punto di riferimento per il Centrale del Foro, ci ispireremo ad esso per il tetto” È stata comunque una settimana dura per il presidente federale, che ha dovuto incassare il “tradimento” di Barazzutti, nuovo collaboratore della federazione di San Marino. Tuttavia, quando alla sua scrivania è stato portato per la firma di autorizzazione il documento che recitava “Caro Presidente, dopo anni di amore e attaccamento alla maglia azzurra, chiedo la sua autorizzazione a svolgere la mia attività professionale al servizio di un’altra bandiera, da sempre vicina ai nostri colori…” Binaghi ha firmato senza arrivare in fondo, e senza pertanto leggere il mittente: Camila Giorgi.
Per restare ai colori azzurri, non si poteva chiedere all’innamoratissimo Fabio Fognini (4,5) di questi tempi di battere Robredo nel giorno di San Valentino. Ci riproverà domani, e speriamo che qualche altro Santo faccia il miracolo. Dopo la laurea ad honorem per sua moglie Flavia Pennetta, Fabio ha lanciato una scommessa in stile Bouchard (8) – che ha mantenuto l’impegno anche se il fortunato avrebbe preferito che Genie si fosse presentata così all’appuntamento. Se Fabio dovesse laurearsi, inviterà una sua fan a fare da baby-sitter al nascituro. Spiace invece dover infierire su Roberta Vinci (4) che colleziona due sconfitte in una settimana, festeggia amaramente i suoi trentaquattro anni e ci lascia tanto amaro in bocca.
É stata in ogni caso una settimana di buon tennis giocato, pur in assenza dei primissimi. David Goffin (7) festeggia finalmente il suo ingresso nei top-10 ma si arrende in finale al redivivo Tsonga (8) che ha annunciato di essere vicino alla fine della carriera e dunque si è dato una mossa. A Rotterdam – dove la coppia di inviati Carnevale&Ruberti oltre a raccontarci tutti i segreti del torneo e ad intervistare vecchi leoni Zen come Berdych (5) e nuovi fenomeni come Tsitsipas (6,5) ha fatto strage di impazzite olandesine – abbiamo capito che Dimitrov (6) è giustamente stanco mentre Thiem (4) é ingiustamente cotto. Sciami di seguaci adoranti hanno invece festeggiato fino a notte fonda per le strade di Buenos Aires il ritorno del “Guru” il quale si è scusato per il ritardo “Mi pento e mi Dolgo (8), ma d’ora in poi sarò più costante” dando così appuntamento a Cincinnati 2019. Apprezzabile comunque la sportività di Nishikori (5,5) che non ha voluto rovinare la favola dell’ucraino e sul più bello in finale ha pensato “mi Dolgo da mezzo”. Ecco, avrete capito che anche per il bene di voi lettori è meglio che Dolgopolov non vinca più una partita…Più che altro davvero geniale la scelta di Nishikori di saltare il cemento di Memphis (dove ha vinto 4 volte e ieri ha trionfato addirittura Harrison, 7) per iniziare sin da febbraio la preparazione sulla terra per puntare Parigi, il vero obiettivo del giapponese che come noto fa della resistenza fisica e della solidità mentale i suoi punti di forza. Concludiamo con le donne per segnalare che Pliskova (8) le ha martellate tutte, compresa la rinata Wozniaki (7), mentre a vedere le magre figure che stanno raggranellando la ex numero 1 Kerber (3) che non ne vince più una, la Muguruza (4) e la Radwanska (4) tutte stabilmente top-10, viene un magone infinito al pensiero di non avere un’azzurra lì pronta ad approfittarne.