FOGNINI C’È – Nel secondo giorno del torneo ATP 500 di Rio de Janeiro, scende in campo, nel primo match di giornata, Fabio Fognini, contro l’avversario che lo ha estromesso subito la scorsa settimana dal torneo di Buenos Aires, Tommy Robredo. Si tratta del decimo precedente tra i due, guida lo spagnolo 5-4. Nel primo set Fabio sembra centrato, sbaglia poco e approfitta di un Robredo molto scarico e diverso da quello della scorsa settimana. L’azzurro concede soltanto 5 punti sul proprio servizio, e tutti nel primo turno di battuta, quando concede il controbreak. Da li in avanti, Fabio non concede nulla, e con una serie di 16 punti consecutivi, chiude il set per 6-2 in soli 28 minuti di gioco. Nel secondo parziale si riparte come nel primo, con Fognini molto aggressivo, e lo spagnolo stranamente falloso sul proprio servizio. Fabio si procura subito tre palle break, andando a segno alla terza occasione grazie ad un errore di rovescio dello spagnolo. Sul 2-1, sul cambio campo, l’azzurro chiede il medical time out per una piccola sbucciatura al ginocchio destro, nulla di grave. Alla ripresa i due tengono i rispettivi servizi, si arriva al 4-2, e qui Fognini si procura altre tre palle break per portarsi 5-2 e servizio, ma il vecchio Tommy, con grande coraggio, annulla tutti e tre i break point con tre vincenti. Nel turno successivo di battuta, Fabio concede due pericolose palle break, e Robredo va a segno sulla seconda grazie ad una pregevole volée di dritto. 4-4. Fabio è bravo a restare concentrato, e reagisce procurandosi subito altre due palle break, andando a segno sulla seconda grazie ad un gran dritto e una comoda “benedizione” sotto rete. Fognini va a servire sul 5-4, non trema e chiude 6-4 dopo un’ora e 18 minuti. Una bella rivincita per l’azzurro, dopo la batosta, contro lo stesso avversario della scorsa settimana. Al prossimo turno sfiderà Ramos-Vinolas.
FUORI LORENZI – Nello stesso istante in cui era in campo Fognini, soltanto mezz’ora dopo, cominciava la sua avventura a Rio anche Paolo Lorenzi, testa di serie numero 7 del tabellone, dopo la brutta sconfitta con Gerald Melzer a Buenos Aires. Il suo avversario è l’argentino Federico Delbonis, affrontato tre volte in passato e tre volte sconfitto, l’ultima volta qui a Rio lo scorso anno agli ottavi, dove l’argentino passeggiò 6-3 6-0. L’incontro è molto combattuto nel primo set, con Lorenzi spesso in difficoltà nei primi due turni di servizio, dove è bravissimo ad annullare tre palle break. Sul 2-2 si procura il break che si rivelerà essere decisivo, in quanto lo conserva fino alla fine del parziale, chiudendo dopo quasi un’ora di gioco per 6-4. Tuttavia, l’incontro è tutt’altro che finito e Delbonis è duro a morire. Lorenzi sul 2-1 cede il servizio. Paolo cede di schianto, e in soli 22 minuti cede il set per 6-1, opponendo davvero poca resistenza all’avversario. All’inizio del set decisivo, Lorenzi non sfrutta subito due palle break, annullate molto bene dall’argentino. Sul 2-2, alla prima palla break del set, Delbonis non sbaglia e strappa il servizio a Lorenzi, che subisce molto l’aggressività dell’argentino alla risposta su molte seconde, tenere, dell’azzurro. La percentuale di prime, un misero 35% non da pace a Lorenzi che soffre davvero tanto, dovendo spesso giocare solo con la seconda. Inoltre pesano le tantissime palle break non sfruttate dall’azzurro, soltanto un break su 14 occasioni. Lorenzi riesce ad issarsi fino al 4-5 ma Delbonis non trema quando va al servizio e chiude 6-4 dopo un’ora e 40 minuti. Per lui, al prossimo turno il derby con Schwartzman. Per l’azzurro un’altra bocciatura, dopo quella di Buenos Aires, anche se con qualche piccolo progresso, almeno dal punto di vista della lotta.
CHOC NISHIKORI – La seconda giornata riserva subito una grande sorpresa. Va fuori la testa di serie numero 1, Kei Nishikori, vittima del padrone di casa Thomas Bellucci, e dei suoi tantissimi errori gratuiti. Il brasiliano parte subito alla grande nel primo set, concedendo pochissimo al servizio e strappando la battuta al nipponico sul 2-2. Bellucci è impeccabile nel resto del parziale e chiude 6-4, destando un’ottima impressione e sicurezza, come non si vedeva da tempo. Al contrario il nipponico è fallosissimo di dritto, sbaglia soprattutto in rete, e i suoi colpi non sembrano avere grande penetrazione. Nel secondo set, Bellucci strappa subito il servizio a Kei, che questa volta reagisce immediatamente agguantando l’avversario sull’1-1. Tuttavia, sul 3-3, alla seconda palla break del set, Bellucci va a segno col break, si issa sul 5-3 e si procura i primi tre match point sul servizio Nishikori che è bravo ad annullarli con due ottimi dritti vincenti e un ottimo passante che costringe il brasiliano ad una difficile volée. Sul quarto, tuttavia, Nishikori capitola, sbagliando una comoda volée di rovescio. Una brutta sconfitta per il numero uno del tabellone, reduce dallo stop in finale a Buenos Aires contro Dolgopolov. Forse le fatiche della scorsa settimana si sono fatte sentire, ma restano i tanti errori gratuiti e quella mancanza di continuità che spesso appartiene al giapponese. Per Bellucci una grandissima vittoria, con un ottimo tennis e grande personalità. Per lui agli ottavi ci sarà il connazionale Monteiro che ha battuto il portoghese Elias in tre set.
THIEM E DOLGO IN 2 – Va fuori anche Ferrer, ma non è una sorpresona visto il periodo no del vecchio leone spagnolo, anche perchè a batterlo è il recente vincitore di Buenos Aires, Alexandr Dolgopolov. Dispiace vedere il buon David così in difficoltà come da dodici mesi a questa parte, ma gli anni passano davvero per tutti. Onore all’ucraino che gioca un ottimo match non risentendo molto delle fatiche della settimana precedente. Per lui al prossimo turno, Zeballos che ha battuto Carlos Berlocq in due facili set. Nell’ultimo incontro di giornata scende in campo la testa di serie numero 2 del tabellone, Dominic Thiem, che incontra Janko Tipsarevic. Si tratta del primo match tra i due. Thiem parte subito bene breakkando al primo gioco il serbo, ma sul 3-2 si fa riagguantare, commettendo due gravi errori di rovescio nel suo turno di servizio. Tuttavia, sul 4-4 Dominator piazza l’allungo decisivo strappando la battuta e chiudendo in 42 minuti sol punteggio di 6-4. Nel secondo set il primo ad avere occasioni è l’austriaco che non sfrutta una palla break sul 2-2, annullata da un ottimo dritto del serbo. L’equilibrio si trascina fino al 5-5, quando arriva il guizzo di Thiem che strappa il servizio alla terza occasione utile e va a servire per il match chiudendo per 7-5 in un’ora e 35 minuti di gioco. Per lui al prossimo turno un altro serbo, Lajovic.
Risultati:
F. Fognini b. T. Robredo 6-2 6-4
[5] A. Ramos-Vinolas b. S. Robert 6-2 6-0
T. Monteiro b. G. Elias 2-6 7-6(4) 6-4
F. Delbonis b. [7] P. Lorenzi 4-6 6-1 6-4
[4] P. Carreno Busta b. [WC] J. Souza 6-3 6-2
H. Zeballos b. C. Berlocq 6-2 6-3
T. Bellucci b. [1] K. Nishikori 6-4 6-3
[2] D. Thiem b. [WC] J. Tipsarevic 6-4 7-5
A. Dolgopolov b. [6] D. Ferrer 6-4 6-4
[LL] V. Estrella Burgos b. G. Pella 6-2 7-5
Domenico Giugliano