Tutto liscio per Milos Raonic, che, da testa di serie numero uno del seeding di Delray Beach, è approdato in finale come da pronostico. Il canadese ha avuto un tabellone tutto sommato agevole, perdendo un solo set contro il ventiduenne Edmund. Infatti Milos ha infilato di seguito il qualificato Smyczeck, Borna Coric, Kyle Edmund e infine il redivivo Juan Martin del Potro. Contro l’argentino ci si sarebbe aspettata una partita più avvincente, ma purtroppo il finalista delle Olimpiadi di Rio non ha ancora il rovescio al meglio delle proprie potenzialità, come egli stesso ha dichiarato. Del Potro ha lottato duramente nel secondo set, perso al tie break a sei punti, ma Delpo ha bisogno di tempo e pazienza per tornare a battersela alla pari con i migliori del circuito. Nessuno esclude che lo farà, come ha dimostrato durante le Olimpiadi e nella straordinaria vittoria in Coppa Davis.
Ciò nonostante il cammino (quasi) perfetto del numero quattro del mondo durante l’ATP 250 viene interrotto bruscamente sul più bello: Milos Raonic è stato costretto a ritirarsi a causa di un infortunio al bicipite femorale. Un vero peccato, dal momento che il canadese aveva già immaginato il trofeo di Delray Beach nella sua bacheca: Raonic infatti, pur avendo perso l’ultimo match contro Jack Sock (finalista del torneo della Florida) a Shanghai, era in vantaggio 8 a 2 negli scontri diretti.
Sarà felice di questo epilogo l’americano che porta a casa trofeo e punti che fanno sempre comodo. Sock è arrivato in finale senza aver perso nemmeno un set. Però bisogna sottolineare che il numero 21 del mondo ha incontrato giocatori decisamente più alla sua portata (Albot, Garcia Lopez, Johnson e Young), ciò non toglie il merito a Sock di aver tagliato brillantemente il traguardo della finale.
Alla fine, contro ogni previsione, Milos Raonic ha salutato il torneo americano battuto dalla sua stessa arma (la prestanza fisica) e Jack Sock ha “conquistato” il titolo dell’ATP 250 di Delray Beach. Speriamo che l’infortunio di Raonic non sia grave e che possa tornare presto sui campi da gioco.