[2] D. Thiem b. [4] P. Carreno Busta 7-5 6-4
Non sempre un 6–2 a proprio favore rappresenta un vantaggio. Sicuramente non è stato un vantaggio per lo spagnolo Pablo Carreno Busta (n. 24 ATP) giungere alla sua prima finale in un torneo ATP 500 dopo avere disputato sei set la sera precedente, tre in semifinale contro Casper Ruud e tre nella vittoriosa finale del doppio. Il suo avversario, l’austriaco Dominic Thiem, che lo precede di 16 posizioni in classifica ATP, ieri sera ne ha dovuti giocare solo due per raggiungere la finale, la seconda per lui in un ATP 500 dopo quella, vittoriosa, di Acapulco 2016. I precedenti confronti, infine, non aiutano ad infondere ottimismo nei sostenitori dello spagnolo: 4 ad 1 per Thiem il risultato.
Alla prova del campo la fatica nella parte iniziale della partita non pare essere un fattore condizionante per lo spagnolo. Carreno Busta è il giocatore più propositivo tra i due sino al 5 pari del primo set, sia in fase di servizio, sia alla risposta; strappa per primo la battuta all’avversario al quinto game e lo cede immediatamente dopo principalmente a causa della sua difficoltà ad ottenere punti con la seconda di servizio. Thiem nei primi dieci giochi si limita, seppur da par suo, ad arrotare diritti e rovesci pesanti e profondissimi da una posizione a metà strada tra la linea di fondo campo ed il parcheggio esterno delle auto e ad alternare prime palle di servizio piatte oltre i 200 km orari di velocità, a seconde in kick degne di Raonic che gli consentono di ottenere molti più punti “facili” rispetto al suo avversario. Nell’undicesimo e dodicesimo gioco l’austriaco improvvisamente ingrana una marcia superiore, ovvero aumenta la velocità dei suoi colpi diminuendo al contempo la distanza dalla linea di fondo campo; al servizio di Carreno Busta si procura tre break point non consecutivi ed al terzo, non casualmente su una seconda battuta dello spagnolo, scava un cratere con un diritto lungolinea e conquista il primo set.
La marcia superiore resta ingranata anche per i primi sei game del secondo parziale nei quali Thiem in tre turni di servizio concede due punti e al sesto game ottiene un break apparentemente decisivo senza, peraltro, che si possano addebitare colpe a Carreno Busta che fa tutto ciò che è nelle sue possibilità fisiche e tattiche (eccelse) e tecniche (meno eccelse) per non essere travolto. In particolare si aggrappa alla prima palla di servizio la cui percentuale di realizzazione supera l’80%. La sua stoica abnegazione è premiata nel settimo game quando riesce a sfruttare un passaggio a vuoto dell’austriaco che, probabilmente, ritiene di avere già il titolo in tasca, per strappargli a sua volta il servizio grazie ad una smorzata di diritto millimetrica sulla prima palla break. Al decimo game, sul 4-5, tocca però a lui avere un passaggio a vuoto. Parte bene conquistando il primo punto ma poi perde i quattro successivi e con essi l’incontro: uno per merito di Thiem e tre a causa di altrettanti errori non forzati di diritto. Non c’è molto altro da dire sul match, se non che ha oggettivamente vinto il più forte.
Da lunedì Carreno Busta salirà alla posizione n 23 della classifica ATP, la sua migliore di sempre, mentre Thiem… scenderà alla nona per effetto della perdita dei punti conquistati lo scorso anno all’ATP 500 di Acapulco.