dal nostro inviato a Indian Wells
F. Schiavone b. E. Kostova 1-6 6-0 6-0
Bella prova di carattere e tecnica per Francesca Schiavone (36 anni, 157 WTA), che si qualifica per il tabellone principale di Indian Wells battendo al terzo set la bulgara Elitsa Kostova (26 anni, 141 WTA). In avvio la milanese, pur giocando diversi bei punti (un passante di dritto da standing ovation nel secondo game), soffre il tennis lineare e di grande pressione della Kostova, che si produce in ripetute accelerazioni vincenti soprattutto in lungolinea. Dall’1-1 Francesca subisce un parziale di 5 game consecutivi dell’avversaria, cedendo due volte il servizio, e prendendo un warning per aver scagliato in modo per la verità assolutamente innocuo una palla verso la tribuna lontana. 6-1 Kostova, brutta partenza.
Con bravura ed esperienza la Schiavone reagisce senza disunirsi, e comincia a scardinare sempre di più la regolarità e la pressione di Elitsa, che è una tennista dotata di ottimi fondamentali, ma decisamente poco propensa alle variazioni, anche se a rete oggi pomeriggio si è ben difesa. Per questo tipo di giocatrice, però, diventa difficilissimo affrontare una maestra dei cambi di ritmo come Francesca, che oltre a mettere a segno parecchi vincenti ha iniziato a incassare molti errori gratuiti. Dopo aver annullato due palle break nel primo game del secondo set, la Schiavone piazza un incredibile parziale di 12 giochi consecutivi, complice anche un problema fisico di Elitsa che chiede un medical time out sul 3-0 al terzo set, ma ormai l’azzurra è inarrestabile, e chiude poco dopo al primo match point. Una piccola discussione con l’avversaria dopo la stretta di mano, nulla di particolare comunque, e Francesca si prende con merito questa ultima partecipazione al main draw di Indian Wells. Attendiamo il sorteggio di stasera per sapere chi le toccherà.
F. Gaio b. [11] S. Stakhovsky 7-6(3) 6-3
Gran bella vittoria al primo turno delle qualificazioni maschili per Federico Gaio (25 anni, 159 ATP), che elimina in due set l’ucraino Sergiy Stakhovsky (31 anni, 110 ATP), attualmente in crisi di risultati ma pur sempre un ex numero 31 del ranking. Dopo uno scambio di break e controbreak nel secondo e terzo game, l’azzurro tiene bene a bada il tennis brillante del giustiziere di Roger Federer a Wimbledon 2013, giocando in pressione, con regolarità, e producendosi in buoni attacchi nei momenti giusti. Bravo ad annullare una palla break nel sesto game, e ancor di più a salvarsi da un set point contro nel dodicesimo, Federico forza il primo set al tie-break, in cui non concede nessun punto sul proprio servizio, e chiude per 7 a 3 alla prima palla set in suo favore.
Molto bene Gaio a livello di concentrazione e freddezza anche nel secondo parziale, break point annullato nel terzo game, e subito dopo servizio strappato all’avversario per portarsi 3-1 avanti. Da lì in poi, nessun ulteriore sussulto nel punteggio, il tennis di Federico è molto efficace, di dritto spinge parecchio, con il bel rovescio a una mano tiene e manovra, e punisce diverse volte con ottimi passanti le discese di Stakhovsky, che onestamente non è più il giocatore capace di sprazzi ad altissimo livello di qualche anno fa. Il 6-3 finale che chiude il secondo set e il match sembra quasi arrivare in modo scontato, ma in ogni caso, le partite bisogna vincerle, e aver prodotto una prestazione di tanta sostanza è un gran bel segnale per l’azzurro. Nel turno decisivo per accedere al tabellone principale Federico se la vedrà con l’australiano Andrew Whittington, ottimo doppista (semifinale agli ultimi Australian Open), ma appena numero 167 ATP in singolare, nessun precedente tra i due. Sulla carta, l’azzurro risulta quindi favorito, e il modo autoritario con cui ha eliminato un tennista potenzialmente molto pericoloso come Sergiy è un motivo di giustificato ottimismo. Speriamo vada bene anche domani, intanto bravissimo Federico.