Il matrimonio e la paternità, nella vita di un uomo, sono solitamente due fondamentali punti di svolta che cambiano prospettive e priorità. Ma per Taylor Fritz sembra invece che non abbiano cambiato nulla. Dopo aver sposato a soli 18 anni la sua fidanzata Raquel, il teenager americano è anche diventato padre del suo primogenito lo scorso gennaio, pochi giorni dopo aver perduto al primo turno degli ultimi Australian Open, ma a suo dire la sua vita non è cambiata per nulla dopo la nascita del bambino.
“Mi alzo tutti i giorni alle 7, faccio colazione, vado in auto fino a Carson [il centro USTA in California dove si allena n.d.r.], faccio due sedute di allenamento al giorno più la palestra e la sera rientro per le 21 – ha spiegato Fritz – Mia moglie è straordinaria, si prende cura di tutto quanto in modo tale che io possa continuare a concentrarmi al 100% sulla mia carriera di tennista”.
In barba ai principi di uguaglianza tra uomo e donna così di moda di questi tempi, soprattutto pochi giorni dopo l’8 marzo, Taylor ha dichiarato di non essere per nulla coinvolto nella gestione quotidiana del nuovo arrivato, anche se cerca di passare quanto più tempo può con suo figlio: “Non mi occupo di cambiare pannolini o di fare bagnetti, mia moglie si è accollata tutte le responsabilità del caso. Il mio sogno è sempre stato quello di essere il miglior tennista che posso essere, ed ho avuto la fortuna di sposare una donna che condivide questo mio sogno. Se le cose non dovessero andare per il verso giusto nella mia carriera sportiva, la responsabilità sarà soltanto mia, e non per elementi esterni che mi hanno distratto”.
Una divisione di ruoli molto netta e molto tradizionalista per un “millennial” come Fritz, che però non si traduce in una mancanza d’affetto genitoriale: quando gli viene chiesto di suo figlio e del suo potenziale futuro, Taylor si illumina, inizia a sorridere e ne parla profusamente, come accade per tutti i neo-padri. “È incredibile. Ogni minuto che posso lo passo con lui. Ovviamente sarei felicissimo se giocasse a tennis un giorno, ho anche una piccola racchetta di 4-5 pollici che ho preso per lui, ma naturalmente lo sosterrò in qualunque cosa vorrà fare”.