Istomin e Murray non sono certamente gli unici tennisti ad essere seguiti dalle loro madri e un altro esempio importante arriva dalla WTA. Kristina Mladenovic, che il mese scorso ha vinto il suo primo torneo, è seguita dalla madre Dzenita, ex giocatrice di palla a volo, e per il momento non sembra minimamente intenzionata a cambiare strategia. La francese, durante la conferenza post-vittoria contro Halep, ha sottolineato come “in passato lavorare con un coach non ha funzionato, e i miei migliori risultati sono arrivati quando ero da sola. È una bella coincidenza, così ho deciso che per un po’ di tempo me starò senza allenatore e vediamo come me la caverò. So che è la cosa migliore per me e che si tratta di una grossa decisione.” Del resto, come ci fa sapere lei, non è la prima volta che le capita: “Nel 2015 sono stata sola per tutto l’anno e sono entrata tra le prime 30 giocatrici del mondo, e finora quest’anno le cose sono andate bene”. Va comunque detto che l’assenza di un coach non significa solitudine totale: “Ho un grande team intorno a me: il mio preparatore atletico, il mio sparring partner, il mio fisioterapista” e la già citata madre, che ieri abbiamo visto entrare in campo per un colloquio durante il match vinto dalla figlia contro la rumena.
La francese si è da poco separata dalla sua compagna di doppio Caroline Garcia, ma non ha affatto abbandonato la disciplina, anzi sembra che ora più che mai stiano arrivando dei benefici. Mladenovic a Indian Wells fa coppia con la veterana Kuznetsova e hanno già centrato le loro prime due vittorie consecutive. “Giocare con Svetlana mi ha dato una carica enorme, perché lei aveva appena finito un match di tre set e mi chiedevo se sarebbe stata affaticata o meno. Poi quando l’ho incontrata sembrava quasi che volasse in campo ed era felice di giocare con me. È stato anche divertente perché si metteva parlare ad alta voce con se stessa, davanti a me.” Insomma è proprio vero che le occasioni per imparare sono innumerevoli. “Mi piace giocare il doppio per divertirmi, ma in certe situazioni è anche utile per aumentare la proprio fiducia. Ho dovuto servire nel secondo set sotto 4-5 e ho tenuto la battuta alla grande, e poi abbiamo vinto. Se non avessi giocato il doppio mi sarei allenata facendo la solita routine, invece in questo modo ho accresciuto la mia fiducia anche per i match di singolare”.
Mladenovic è una che una persona con tanta personalità, messa in mostra sia in campo che fuori, e quando ha qualcosa da dire difficilmente si trattiene. Tuttavia alla fine della conferenza stampa, quando le viene chiesta un’opinione sulla questione più spinosa del momento, Sharapova e le wild card, la numero 26 del mondo si tira fuori dai guai con un sobrio “no comment, non voglio rilasciare commenti su Maria“.