dal nostro inviato a Indian Wells
[15] N. Kyrgios b. [2] N. Djokovic 6-4 7-6(3)
Sono passate meno di tre settimane dall’ultimo, e unico confronto tra il serbo Novak Djokovic (29 anni, 2 ATP) e l’australiano Nick Kyrgios (21 anni, 16 ATP), il 7-6 7-5 con cui Nick ha eliminato Nole al torneo di Acapulco. Ci si aspetta molta voglia di rivincita da parte di Djokovic, entrambi arrivano a questo ottavo di finale dopo ottime prestazioni, il serbo ha vinto contro Juan Martin del Potro mostrando buoni progressi rispetto al periodo di generale appannamento, l’australiano ha dominato in modo assolutamente senza appello Alexander Zverev. Si gioca per incontrare il vincente della sfida “clou” di giornata, che sarà o Rafa Nadal o Roger Federer. Fa un caldo tremendo, la programmazione del match alle tre di pomeriggio è obbligata dalle esigenze televisive (per avere le partite in prime-time della costa est), ma francamente è poco rispettosa dei giocatori. Tant’è, vediamo chi se la caverà meglio nella canicola di Indian Wells.
Inizia Nole al servizio, ed è subito break a 30, con un rovescio in rete del serbo al termine di uno scambio lungo, Nick invece esordisce come aveva finito il match precedente, bombe di servizio e con il drittone, 2-0. Tra le tante qualità di Kyrgios c’è quella di entrare immediatamente in partita alla massima intensità, i primi game per lui sono uguali agli ultimi. E la faccenda continua, con palla break per il 3-0 salvata da Djokovic, bravo a stringere i denti e tenere per muovere il punteggio, 2-1. Il gioco dell’australiano sta facendo impazzire il serbo, accelerazioni fulminanti a ripetizione, e tocchi felpati quando meno se li aspetta. Il 3-1 arriva subito, regge ancora Nole per accorciare sul 3-2, ma pur senza concedere palla break gli ci vogliono comunque 10 punti. Sul servizio di Nick non si gioca, su quello di Djokovic il serbo ha costantemente l’acqua alla gola. Vola Kyrgios sul 4-2 con tre ace, la velocità sta quasi costantemente sopra i 210kmh, con punte sui 225, un bombardamento asfissiante. Poi, come detto in modo assolutamente inaspettato, e con sfoggio di classe al limite dell’irriverenza per il malcapitato Nole, Nick si inventa i suoi oramai celebri numeri di tocco, una clamorosa palla corta al salto che lascia il serbo fermo a metri dal colpo ne è un esempio. Talento puro.
Si salva nuovamente con grinta e cuore Nole nel settimo game, in cui affronta ancora palla break. Sta giocando come si suol dire “sul cornicione” dall’inizio della partita il serbo, 4-3. Tiene a 30 Kyrgios, sempre a furia di legnate al servizio e potentissimi dritti, con una buonissima resa anche del rovescio, che spinge senza problemi e usa bene per manovrare ed eventualmente passare, 5-3. Poi un Nole sempre più nervoso, lo sentiamo borbottare dagli spalti rivolto all’angolo, riesce a tenere un servizio a 15 e accorcia, 5-4. Nick procede spedito (una seconda palla a 195 kmh), conquista anche lo scambio lungo sul 30-30 approfittando di un brutto posizionamento a rete di Djokovic, siamo a set point, e chiude con un ace che fa talmente incazzare Nole da fargli frantumare la Head, con conseguente warning. 6-4 Kyrgios, per ora sta dominando, la miglior risposta del circuito non è mai arrivata a 40 nei suoi game di servizio, non servono altre statistiche.
Al via Djokovic in battuta anche nel secondo set, tiene a zero, a 30 lo imita Kyrgios, che non accenna a calare di livello, ma ora sembra più centrato il serbo, ancora a zero spingendo bene e pressando alla sua maniera, 2-1 per lui. Ancora a 30 tiene e pareggia 2-2 Nick, sta impressionando la continuità dell’australiano considerato il gioco a dir poco brillante e arrischiato che propone. Sale 3-2 Nole, ma continua a brontolare e scuotere la testa, lo si può comprendere, ha davanti uno che lo sta letteralmente prendendo a pallate, quando Nick nel game successivo, che tiene a 15, spara un lungolinea di rovescio semipiatto a uscire, e sarebbe il suo colpo meno buono, il serbo guarda l’angolo con fare incredulo e scuote la testa quasi con desolazione. Ma essendo il campione che è, Nole non molla, rimane in lotta il più possibile, e sale 4-3. Le cannonate di Kyrgios sono incessanti, l’ace esterno che gli dà il 4-4 (210 kmh) è spaventoso. Per dare un’idea del rendimento al servizio di Nick siamo a un pazzesco 93% con la prima palla nel set, 90 % nel match, Djokovic (Djokovic!) mai più che a 30.
Bravo comunque il serbo a prendersi il 5-4, e nel decimo game il fatto che Nole arrivi per la prima volta a 40 sulla battuta avversaria è salutato dall’applauso del pubblico come fosse un avvenimento, Nick non fa una piega, molla una legnata a 220, e siamo 5-5. Sfortunato anche con Hawk-Eye Djokovic, sbaglia male un rovescio, e concede la prima palla break in assoluto del set: il modo con cui chiede l’applauso del pubblico dopo averla annullata con una bella volée dice tutto del tremendo pomeriggio che gli sta facendo passare Nick. Scappa ancora il rovescio al serbo, altra opportunità Kyrgios, il passante di Nole è sulla riga e la annulla, che rischio Djokovic, il 6-5 per lui è ossigeno puro. Nel game successivo, il serbo va sopra 15-30, la reazione di Nick sono due ace e un servizio vincente con la seconda palla in kick che manda Djokovic in tribuna. Che roba. 6-6, tie break.
Errore Nole, 1-0 e minibreak, servizio vincente Nick, 2-0, ancora servizio Nick, 3-0, pressione Nole, 3-1, servizio vincente Nole, 3-2, ace con la seconda palla a 202 kmh (!) Nick, 4-2, botta di rovescio Nick, 5-2, drittaccio lungo Nole, 6-2 e 4 match point, tweener fallito Nick, 6-3, servizio vincente Nick, e il posto nei quarti di finale, ad attendere il vincitore tra Federer e Nadal è suo. Che belva, che livello, che continuità soprattutto. Fossi in Roger o Rafa, tranquillo non sarei.