Ma si, alla fine ha proprio ragione Stan Wawrinka (8): è proprio un grandissimo str… quello lì. Non si sopporta più, è davvero insostenibile, ma perché non si ritira? Alla fine, lo sappiamo tutti, Roger Federer (10) vince solo perché è fortunato. Baciato dalla grazia, da giovane vinceva perché i suoi avversari erano Gonzalez, Blake e Roddick e l’unico con un minimo di talento – Marat Safin – aveva altro ( facciamo “altre”) a cui pensare altrimenti avrebbe preso tante di quelle scoppole. Poi è bastato che uscisse fuori Rafa Nadal (5,5) e la pacchia è finita. Ora, vince da vecchio, solo perchè gli altri sono rotti, esausti o non hanno più voglia. Ah, ma vedrete, eccome se lo vedrete, ora che anche Andy Murray (4) e Novak Djokovic (5) hanno scoperto qual è il segreto: darsi malato per sei mesi e poi tornare allegro e riposato come non mai.
“Non voglio vedere altro, vado via” dice un estasiato Paolo Bertolucci (10) dopo un diritto di controbalzo dopo sassata di Stan, seguito da attacco in controtempo e volèe smorzata con taglio ad uscire giocata da metà campo. In realtà saremmo dovuti andare via con Paolone già da una quindicina d’anni e invece siamo ancora qui a sentire che questo signore vince perché il diritto di Nadal ormai rimbalza a metà campo, che Djokovic pensa ai guru e a alla bella vita e che Murray è tornato a fare il Murray dopo un annetto sopra le righe. E Wawrinka, vabbé Warinka in fondo chi é? Uno che batte gli altri ma poi si squaglia davanti a Sua Maestà.
Che poi questo vecchietto ingombrante non fa altro che costituire un tappo all’esplosione delle nuove generazioni di fenomeni: doveva essere il torneo di Nick Kyrgios (7,5) se solo non si fosse strafogato di patatine al cambio campo o magari di Jack Sock (8) se avesse dimenticato di essere così simile a Roddick quando ha affrontato Federer. In verità questo era il torneo di Fabio Fognini (6) che noi pensiamo si faccia il sangue amaro a vedere Pablo Cuevas (7,5) ai quarti o Carreno Busta (8) in semifinale e invece non gliene può fregare di meno.
Sempre a parlare di Federer, Federer e Federer, che noia che barba, che barba che noia. Eppure il circuito è pieno di storie da raccontare, come quelle di Kei Nishikori (4,5) e Tomas Berdych (3), gente sempre pronta a cogliere al volo le opportunità che gli capitano. Insomma, questo tiranno della racchetta che da venti anni approfitta delle folle adoranti invaghite dei suoi trucchetti e dei suoi giochetti da imbonitore, colpi che non esistono e che lui insiste a farci credere che esistano davvero come il peggiore dei prestigiatori di periferia, è in verità solo e soltanto un grandissimo str…come ha detto Stan che finalmente ha trovato il coraggio di dire quello che tutti pensano! Come volete chiamare altrimenti uno che si ostina a togliere luce a tutto il resto del mondo, alla favola di Nishioka (8) o al tentativo si resurrezione di Juan Martin del Potro (5,5) o a quello di crescita di Grigor Dimitrov (5)?
Ma si, ma si ritirasse finalmente! E ci lasciasse il tempo di goderci un po’ il tennis femminile, così spumeggiante e ricco di talento come non mai! Dove una sciagurata come Svetlana Kuznetsova (8) può ancora dire la sua alla sua veneranda età anche se poi scopri che ha sempre 6-7 anni meno di quanti tu credi ne abbia. E dove non puoi sorprenderti che Elena Vesnina (10) vinca un torneo così prestigioso quando rifletti sul fatto che Angelique Kerber (4) è di nuovo la numero 1 a sua insaputa ma soprattutto – più grosso mistero dell’era moderna – che Agnieszka Radwanska (4) è ancora la numero 8.
Si, signori, è proprio così: Roger Federer è un grandissimo str… e sappiate che non si ritirerà mai. Se dovesse farlo, sarà solo un altro dei suoi trucchi.