Fognini tanti errori, ma Harrison è battuto (Federica Cocchi, Gazzetta dello Sport)
Non è stata una bella partita ma poco importa. Fabio Fognini ha comunque battuto Ryan Harrison nel primo turno del Masters 1000 di Miami (6.993.450 dollari, cemento) guadagnandosi lo step successivo contro Joao Sousa, numero 35 al mondo e testa di serie numero 30 del torneo. Un avversario non semplice ma alla portata del ligure che è avanti 3-1 nei precedenti e che, soprattutto, è risultato vincitore nelle ultime due occasioni proprio su cemento all’aperto.
Ryan Harrison, al momento numero 47 del ranking mondiale, vincitore a febbraio del primo torneo in carriera a Memphis, si è fatto notare a Indian Wells dove è uscito al primo turno col bosniaco Dzhumur ma ha sfasciato quattro racchette. Le immagini sono rimbalzate su tutti i siti e il giovane talento americano, messo in campo dal papà quando aveva solo due anni, non ne è uscito benissimo. Ma Miami è un’altra storia, e Harrison si presenta in campo desideroso di rifarsi ma con il mal di schiena, tanto che è costretto a ricorrere al fisioterapista nel corso del primo set.
Fabio, che diventerà padre a maggio, parte subito bene portandosi in vantaggio 3-1 ma, come spesso accade, cala nettamente in particolare al servizio consentendo a Harrison di rimontare sul 3 pari (complici tre doppi falli nello stesso game). Nel settimo gioco Fognini conquista un break e, dopo aver mancato un set point nel nono game, si porta a casa il primo parziale dopo aver comunque annullato due palle per il contro break. Nel secondo set però Fognini si eclissa facendo temere il peggio. Fortunatamente la paura dura poco, Fabio reagisce riportandosi in parità. La chiave del match è nell’undicesimo game, con l’azzurro che strappa il servizio a Harrison (…)