Come credi di avere giocato oggi? Cosa ha fatto la differenza a tuo avviso?
Ho dato il meglio. Ho cercato di combattere. Ha giocato molto aggressiva e molto bene. Ho buttato via la partita sul 4-4 nel primo set e poi ho mancato due break point sul 4-5. Sono i punti che devi fare se vuoi vincere match così.
Ti basi molto sulla corsa e sui piedi. Hai avuto un trattamento medico al piede in campo. Ti ha influenzata? Ti sei sentita molto a disagio per questo motivo?
Sto bene. Non è qualcosa che ha fatto la differenza e quindi non sono per nulla preoccupata. Avevo bisogno di rifare il bendaggio affinché non stringesse troppo.
Il break point decisivo del secondo set è stato condizionato dal net e l’ultimo punto è stato quel pallonettino sulla riga. Credi di avere avuto un po’ di sfortuna sul finire dell’incontro?
Di solito queste cose sono un dare e un avere. A volte dai e a volte ricevi. Tutto sommato lei ha giocato bene e un po’ meglio di me meritando la vittoria
Guardiamo al lato positivo della vicenda. Come ti sei sentita a essere in finale al Miami Open?
Sapete, da queste due settimane posso portare con me tante cose. È stata una bella corsa. In generale posso ricavare molto dalla prima parte dell’anno in generale. Molte cose positive sulle quali costruire qualcosa. È ciò che farò. Apprenderò dalle cose che posso migliorare, ma al contempo non mi butterò troppo giù e continuerò a lavorare e fare ciò che sto facendo.
Negli ultimi tre mesi hai avuto una bella striscia di risultati. A causa del fatto che lo scorso anno eri infortunata in questo periodo non hai punti da difendere sino a Wimbledon. Come ti preparerai per la stagione su terra rossa e quanto sei emozionata ad essere giunta al punto dell’anno dove forse c’è più pressione?
Veramente credo di non avere punti da difendere sino all’US Open e quindi ho davanti a me molti tornei in cui guadagnare tanti punti. Ma alla fine io continuerò semplicemente a tenere la testa bassa, a lavorare sodo e giocare confidando che in questo modo le cose vadano per il meglio.
Caroline complimenti per la bella finale. Puoi parlarci un po’ di Konta? Non sappiamo molto di lei. Era la seconda volta che giocava a Miami e un anno fa non era neppure riuscita a qualificarsi. È sicuramente potente. È sbocciata tardi. Quale potrebbe essere un suo punto di forza a tuo avviso?
Colpisce la palla in anticipo. Molto aggressiva. Direi che colpisce in anticipo e ti mette sotto pressione.
Tre finali e tre sconfitte quest’anno. Come andrà la quarta?
Cercherò di vincerla. Non posso promettere nulla, ma lasciate prima che ci arrivi e poi me ne preoccuperò.