AUSTRALIA – USA 3-1 (Vanni Gibertini)
N. Kyrgios (AUS) b. S. Querrey (USA) 7-6(4) 6-3 6-4
Il capitano USA Jim Courier comincia la giornata decisiva di questo quarto di fianle di Davis con una mossa “a sorpresa”, anche se si tratta di una sorpresa relativa: invece del n.1 Jack Sock, rimasto in campo oltre sei ore tra venerdì e sabato, a sfidare Nick Kyrgios viene mandato Sam Querrey, attualmente n.25 ATP ma recente vincitore del torneo di Acapulco nel quale ha battuto proprio Kyrgios in semifinale.
Abbastanza chiaro sin da subito la strategia di gioco dell’americano, orientata a picchiare a tutto braccio alla prima occasione possibile, anche se distante da rete. Nick inizia abbastanza nervoso, cedendo il game di servizio di apertura con due doppi falli ed un brutto diritto in rete e mandando l’avversario subito sul 3-0. La reazione di Kyrgios non si fa comunque attendere troppo: un paio di risposte ben assestate ed il controbreak arriva al settimo gioco. L’australiano sente la responsabilità della partita, sul 5-6 si irrigidisce, concede un set point a Querrey, ma lo cancella con un poderoso ace al centro a 220 chilometri orari. Nel tie-break è l’americano ad andare per primo in vantaggio di un minibreak (2-1 grazie ad un errore di rovescio di Kyrgios), ma poi subisce una serie di 5 punti consecutivi, due dei quali regalati con due diritti a chiudere dopo il servizio finiti oltre la linea di fondo. È 7-4 e primo set Australia in 49 minuti. Una palla break nel gioco di apertura del secondo parziale viene cancellata da Nick con un altro ace (sottolineato da un altro urlo), e subito dopo due errori gratuiti molto gravi di Querrey gli costano il turno di servizio, con l’Australia che s’invola sul 3-0 dopo soli 13 minuti. All’inizio del match Sam riusciva a rispondere con discreta continuità alle battute di Kyrgios, ma con il passare dei game i servizi dell’australiano diventano sempre più letali. Nei successivi tre turni di battuta Nick cede soltanto due “quindici” ed incamera il secondo set per 6-3 in 32 minuti.
Nonostante lo svantaggio di due set, lo statunitense non si dà per vinto, ma i suoi sforzi vengono frustrati da un grande Kyrgios, in palla ed in fiducia. Due palle break per il 2-0 USA vengono cancellate da un diritto incrociato vincente e da una violenta prima al corpo, altre due opportunità per il 3-1 sono annullate da due prime vincenti, ma alla quinta chance un rovescio molto profondo in recupero su una palla corta costringe Kyrgios all’errore nel passante di rovescio. Nick rompe una racchetta, salva una palla per l’1-5 (un’altra gran battuta) e grazie ad un paio di errori di Querrey da fondo, che comunque gioca sempre parecchio liscio sia di diritto sia di rovescio, recupera il break di svantaggio ed impatta sul 4-4. Nick sente il traguardo vicino, schiaccia sull’acceleratore con il rovescio lungolinea e, grazie ad un doppio fallo di Querrey, può andare a servire per il match sul 5-4. È con l’ace numero 21 che Kyrgios completa la striscia di cinque giochi consecutivi che mandano l’Australia in semifinale e consacrano il quasi 22enne di Canberra a leader indiscusso di questa squadra, con cui tutti dovranno fare i conti per il titolo finale.