La proprietà transitiva è una di quelle regole che t’insegnano a scuola quando sei molto piccolo e per il resto della vita ti diverti a inserirla in ogni contesto. Quindi se Evgeny Donskoy è l’unico ad aver battuto Federer in questo 2017, e Gianluigi Quinzi riesce a sconfiggere il russo in un incontro di qualificazione per l’ATP 250 di Marrakech, allora qualche burlone non si attarderebbe a sentenziare che Quinzi… è più forte di Federer. Niente condizionale, la prevedibile battuta è comparsa sui social praticamente subito dopo la vittoria in tre set (7-6, 3-6, 6-3) del classe ’96 di Macerata, che in realtà si è “appena” guadagnato la possibilità di giocarsi il match decisivo per entrare in un main draw ATP. Donskoy era la testa di serie n.2 del tabellone cadetto.
Certo, a noi sembra niente di trascendentale, ma sarebbe la sua prima volta. Accomodato alla posizione 305 del ranking e fresco dell’ennesimo cambio di allenatore con il quale ha scelto Fabio Goretti al posto di Leitgeb, Gianluigi nel 2016 non ci aveva neanche provato a giocare le qualificazioni di un torneo ATP. L’ultima volta risaliva addirittura al 2015, Foro Italico, quando veniva eliminato con onore da Benoit Paire al primo turno. In totale sono sei le iscrizioni a un tabellone di qualificazione del circuito maggiore, la prima volta a Zagabria 2014. Oggi attorno alle 14:30 tenterà di centrare il traguardo: sfiderà Duck Hee Lee, il giovane coreano che fa miracoli. Per dimostrare che forse qualche miglioramento c’è, che si può tornare a credere in lui.
Passa leggermente in secondo piano ma merita menzione anche Luca Vanni, che ha battuto in tre set parecchio lottati Inigo Cervantes e ora si gioca le chance di proseguire il suo cammino contro Taro Daniel, n.1 del seeding. Luca e Gianluigi proveranno a tingere ulteriormente d’azzurro un tabellone che vede già la presenza di Paolo Lorenzi.