Il meldonium ha colpito ancora, ma stavolta non ci saranno sconti come per Maria Sharapova, o assoluzioni come per Varvara Lepchenko. Il protagonista della triste vicenda stavolta è il 17enne Arsan Arashov, promessa del tennis kazako, squalificato per due anni perché nel suo corpo hanno trovato tracce del farmaco che da 13 mesi a questa parte è diventato uno dei più famosi del mondo, almeno per quanto riguarda il tennis. Arashov è risultato positivo a un test effettuato lo scorso 9 luglio durante il torneo Futures di Gandia, in Spagna. Il campione è stato inviato al laboratorio di Montreal, dove hanno trovato tracce della suddetta sostanza. Arashov è stato informato della positività il 20 settembre e ha subito chiesto di essere ascoltato dal Tribunale Indipendente. L’udienza si è tenuta lo scorso 10 febbraio ed entrambe le parti hanno presentato prove a sostegno delle proprie tesi. La sentenza è stata depositata lunedì scorso, con la squalifica che è scattata a partire dal 30 settembre 2016 (data della sospensione preventiva) e terminerà il 29 settembre 2018. Al giovane non sono stati tolti né soldi né punti, visto che all’evento di Gandia Arashov aveva perso al primo turno delle qualificazioni contro lo spagnolo Ignacio Calvo Milla.
Curiosamente, pochi giorni prima dell’ufficialità della squalifica Arashov aveva pubblicato su Instagram le foto scattate assieme a Novak Djokovic ed Andy Murray, impegnati nella preparazione del torneo di Monte Carlo. Non appena ha saputo di essere risultato positivo, aveva scritto una lettera all’ITF in cui affermava che, in caso di “perdono” da parte della stessa, avrebbe prestato molta più attenzione nella selezione dei prodotti. Intanto ha cancellato la sua pagina Instagram, dove erano state pubblicate le foto di cui sopra. Ma non ha fatto in tempo ad evitare che molti siti le salvassero e ripubblicassero altrove. Del Meldonium si è detto e scritto molto: gli è stata fatale la tempistica. La sanzione scadrà quando avrà appena 18 anni e mezzo – a meno che non decida di presentare ricorso al CAS di Losanna. Finora non è stato in grado di entrare nemmeno nei primi 500 della classifica juniores, chissà se questo evento avrà risvolti positivi per la sua (eventuale?) carriera.