[13] P. Carreno-Busta b. F. Fognini 7-6(0) 6-7(4) 6-3 (da Montecarlo, Laura Guidobaldi)
Epilogo amaro per Fabio Fognini che, per la 5a volta in carriera su 5 scontri diretti, soccombe allo spagnolo Pablo Carreno Busta dopo un match lottato 7-6 6-7 6-3. Incontro segnato dalle innumerevoli smorzate da parte di entrambi ma soprattutto dello spagnolo che ha cercato, fin dall’inizio, di far spostare Fognini, pressarlo da fondo campo per poi sorprenderlo con repentini dropshot. Solido e mai domo, il 25enne di Gijon ha saputo concretizzare il vantaggio nei momenti chiave del match anche se il tennis dell’azzurro è apparso complessivamente di maggiore qualità.
Sembra estate al Principato. Un sole cocente picchia senza sosta sul Court Rainier III in cui fa il suo ingresso un acclamatissimo Fabio Fognini. L’azzurro affronta nel suo primo turno monegasco un avversario a lui da sempre ostico. Con Pablo, che sta vivendo il miglior momento in carriera, finora il ligure ha infatti sempre perso nei loro 4 scontri diretti. I due si studiano fin dai primi scambi, che scorrono via all’insegna dell’equilibrio fino al 2-2. Nel 6° game, lunghissimo, Carreno riesce a fare la differenza strappando il servizio a Fabio dopo ben 5 palle break sfumate. Prende ancora le distanze sul 4-2 ma ecco che Fabio riesce a reagire, non solo realizzando il controbreak ma ripareggiando i conti sul 4-4. Escalation positiva per il ligure che ora sale in vantaggio 5-4, prendendo in mano le redini della partita e degli scambi. Tantissime le smorzate e i cambi di ritmo da parte di entrambi anche se il tennista di Gijon ora sembra più distratto e falloso. Tuttavia, tiene il passo sul 5-5 per poi imporsi nuvamente 6-5. Ancora dropshot a non finire tra i due, soprattutto da parte dello spagnolo che, appena può, fa fare delle gran corse in avanti a Fabio. Questi comunque non si dà per vinto e si assicura il tie-break. Ma ecco che nei punti decisivi, il tennista di Arma di Taggia si fa sorprendere dal gioco preciso e solido di Pablo che, con 7 severi e inappellabili punti a zero intasca la prima frazione.
Nonostante il passaggio a vuoto nel tie-break, il 29enne di Arma di Taggia parte deciso anche nel secondo set, portandosi in vantaggio 1-0 e 40-0. Carreno annulla due palle break anche se un rovescio in rete consegna il break all’azzurro che ora sale 2-0, per la gioia dei tantissimi italiani sugli spalti scatenati in un tifo appassionato. Lo spagnolo si avvicina sull’1-3 e riesce a mettere a segno il break accorciando le distanze sul 2-3. Fabio sale 4-2. Ora arriva il break per Carreno Busta che fa un passo in avanti sul 3-4, scatenando le ire di Fognini che, dopo aver scaraventato la palla oltre le tribune, subisce un penalty point. Lo spagnolo lo incalza, continuando a martellare fiducioso Fabio che, alla fine, sbaglia ancora, consegnandogli il pareggio del 4-4. Fognini resta tuttavia attaccato allo score, andandosi a prendere il 9° game e salendo così ancora in vantaggio sul 5-4. Viene nuovamente raggiunto dal n. 19 del mondo sul 5-5. Fabio fa e disfa concedendo ora tre palle break all’avversario. Ne salva una ma la seconda è tutta spagnola e permette a Pablo di andare a servire per il match sul 6-5. Ma il ligure estrae dal cilindro l’ennesima deliziosa smorzata conquistando così una palla break. Il pubblico ci crede ancora ed esulta all’impazzata quando Fabio ha la possibilità di allungare il set. Ed ancora tie-break. Sul pareggio del 2-2, Fognini continua ad essere aggressivo e propositivo; va avanti, prende il tempo a Carreno che, dal canto suo, non è da meno, continuando a far spostare l’azzurro da un angolo all’altro del campo. Mantengono l’equilibrio sul 3-3. Ma ecco che Fognini allunga il passo sul 5-4. Il boato del pubblico non si fa attendere quando, in vantaggio 6-4, il ligure riesce finalmente a conquistare il secondo parziale.
Tutto da rifare dunque. È il secondo set che Fognini strappa a Carreno sulla terra (il primo l’aveva conquistato in Portogallo nel 2013). Lo stesso copione si ripete anche nel set decisivo. Equilibrio perfetto fino al 3-3 ma, sul 4-3 per Carreno, questi fa la differenza imponendosi sul servizio dell’azzurro e allungando il passo sul 5-3. Niente da fare per Fabio. Pablo Carreno Busta chiude l’incontro per 7-6 6-7 6-3. Peccato davvero per l’azzurro che, nonostante un match lottato e ricco di soluzioni pregevoli, paga troppi errori e discontinuità nei momenti decisivi del match. “Ho giocato bene” ha dichiarato un fiducioso Fognini in conferenza stampa, “ho incontrato un tennista che per ora è tra i primi 15 della race e che sta avendo ottimi risultati. Perché ci ho perso 5 volte su 5? Non so, sono statistiche, ma so che posso essere contento di come sto giocando. Mi sento bene e sono fiducioso per i prossimi tornei. Cerco di essere aggressivo. Franco (Davin) mi chiede di andare a prendere i punti, di essere aggressivo in campo, sto cercando di farlo”.
[14] A. Zverev b. [WC] A. Seppi 6-1 6-2 (da Montecarlo, Carlo Carnevale)
Poco più di un’ora di sgambata basta al gioiellino Sascha Zverev, per dare un buon impulso alla sua stagione sulla terra. Ne paga il dazio Andreas Seppi, wild card qui a Monaco alla sua undicesima partecipazione (miglior risultato gli ottavi del 2014, persi con Nadal); appena tre i giochi conquistati dal bolzanino, evidentemente a disagio nel contenere le potentissime bordate da fondo del giovane tedesco. Due palle break, annullate da un ace e una manovra di autorità, sono tutto quello che l’italiano vede passarsi di fronte sotto il piacevolissimo sole monegasco (ma è prevista pioggia per mercoledì e giovedì); Seppi non riesce a sopperire alla partenza da moviola (0-3 pesante in avvio), mancando di trovare soluzioni alla problematica sul lato sinistro, sul quale Zverev insiste senza sosta. Sascha, seppur in una partita mai in discussione (primo confronto diretto), si conferma prototipo del tennista del futuro, dai violentissimi colpi a rimbalzo ma con buona mobilità laterale; da migliorare quella in avanti, oltre al gioco di volo scolastico. “Ho buone sensazioni, sono contento di aver giocato molto bene già al primo test su terra rossa”, dice Zverev nell’intervista a caldo. Al prossimo turno lo aspetta il vincente tra Feliciano Lopez e Daniil Medvedev, un altro alfiere della scacchiera Next Gen.
Gli altri incontri
Bernard Tomic non rende intera la mezza idea di rimonta che aveva messo in campo contro Diego Schwartzman: perso il primo set senza lottare, l’australiano va a servire per portare il match alla frazione decisiva, ma si scioglie sopratutto con il suo dritto ballerino e lascia strada all’avversario, come al solito tignoso e mai domo. Pablo Cuevas asfalta Viktor Troicki, infiliggendogli un sonoro bagel nel secondo set: il serbo si rifarà nel pomeriggio in doppio, quando in coppia con Djokovic supererà in due set il team dei Gilles, Simon/Muller. Il francese sarà l’avversario di Djokovic nel secondo turno di domani. Successo per Kyle Edmund, nel derby britannico contro Daniel Evans, che in conferenza stampa scherza: “Almeno mi sono risparmiato la figuraccia contro Nadal”, che attendeva il vincente al secondo turno. Tomas Berdych chiude il programma, vincendo in tre set contro Kuznetssov: il russo, ottimo colpitore da fondo, strappa il primo set con il suo tennis pulito e ficcante, forte anche delle partite di qualificazione già nelle gambe. Berdych ingrana dal secondo parziale, trovando maggiore continuità al servizio e garantendosi sempre più colpi comodi per chiudere il punto in pochi scambi.
Risultati:
[12] R. Bautista Agut b. N. Basilashvili 1-6 6-3 7-5
D. Schwartzman b. B. Tomic 6-1 7-6(3)
[16] P. Cuevas b. V. Troicki 6-3 6-0
N. Almagro b. [Q] M. Klizan 4-6 6-3 6-1
[14] A. Zverev b. [WC] A. Seppi 6-1 6-2
A. Mannarino b. G. Garcia-Lopez 1-6 6-3 6-4
K. Edmund b. D. Evans 7-5 6-1
[13] P. Carreno-Busta b. F. Fognini 7-6(0) 6-7(4) 6-3
[15] A. Ramos b. [Q] R. Olivo 6-2 6-3
[9] T. Berdych b. A. Kuznetsov 4-6 6-3 6-4