ATP Montecarlo: spavento Djokovic, così non può bastare. Sorpresa Mannarino, Haas c’è
P. Lorenzi b. M. Granollers 6-2 6-4 (da Montecarlo, Carlo Carnevale)
Non è mai facile affrontare lo spagnolo Marcel Granollers, 65 ATP con best ranking di 19 nel 2012: uno stile personale e poco ortodosso, senz’altro non bello da vedere ma particolarmente efficace contro i regolaristi (chiedere a Gilles Simon, palleggiatore per eccellenza, che con Granollers ha un bilancio negativo ricco addirittura di tre sconfitte in fila). Servizio incisivo, da gran doppista qual è (vittoria alle Finals 2012 in coppia con Marc Lopez), rovescio profondo e garra di ordinanza. Lo ha invece gestito alla grande Paolo Lorenzi, bissando il successo dell’unico precedente, in un Challenger a Canberra lo scorso anno. Apprezzabile la prestazione del senese, grintoso e solido nel contorno del periferico campo 9: una sola tribunetta laterale gremita di tifosi italiani, che applaudono e incitano Paolino ad ogni quindici. Successo dal sapore di salvataggio, quello che Lorenzi mette in atto verso il tennis italico: solo nel 2000 e nel 2004 il tricolore aveva smesso di sventolare già al primo turno (Gaudenzi e Volandri gli ultimi alfieri caduti in quelle edizioni). L’incontro resta incastrato sulla diagonale sinistra per tutta la sua durata, Granollers sa bene che quella è la dimensione dove è superiore: Lorenzi pedala e tiene il confronto con tenacia e sagacia tattica, alzando il palleggio quando in difficoltà e cercando di cambiare in lungolinea appena può, per quanto in maniera non definitiva. Perfetto l’azzurro con il dritto, con cui spinge verso entrambi gli angoli già dall’avvio: è con due soluzioni ad uscire che costringe l’avversario ad accorciare, prima di chiudere dall’altro lato, per strappare il servizio nel quarto game, che gli permette di inserire il pilota automatico nel primo set. Ed è sempre con l’aggressività dal lato destro che mette pressione sul finire di secondo parziale, che in precedenza aveva visto uno scambio di break: sul 4-5, Granollers trema e commette doppio fallo, prima di vedersi investito nel punto successivo da una risposta profondissima, seguita da dritto in fuori e smash. Nel mezzo anche una buona dose di tocco da parte di entrambi, con una sequela di smorzate vincenti nei game centrali della seconda frazione.
Si batte il petto e sorride Lorenzi, alzando il pollice verso il pubblico. Al prossimo turno Lucas Pouille, testa di serie numero 11 e giovanotto promettente: un solo precedente, in favore del francese, lo scorso anno a Bucarest. Dovesse vincere, troverebbe la sorpresa Mannarino, che ha battuto Tsonga nel derby sul Centrale. Sarà durissima, ma Paolino avrà in sé la certezza di aver salvato il tennis italiano da una figuraccia; la consapevolezza di sé potrà aiutarlo, ancora una volta.
[11] L. Pouille b. R. Harrison 6-2 6-4 (da Montecarlo, Laura Guidobaldi)
Prova convincente di Lucas Pouille che regola l’americano Ryan Harrison 6-2 6-4. Il francese è stato solido e propositivo per tutto il match, subendo un unico break sul 5-2 nel secondo parziale. Shock tra nuove leve sul Court Rainier III. La stella nascente francese Lucas Pouille e un ritrovato – seppur giovane – Ryan Harrison incrociano le racchette per la prima nel loro primo turno al Montecarlo Rolex Masters. Il 24enne americano, grande promessa Usa alcuni anni fa, non aveva poi confermato le grandi aspettative riposte sul suo talento raffinato. Fresco sposino (è convolato a nozze due settimane fa con la sorella di Christina McHale), realizza un inizio di stagione promettente, reduce dal primo successo in carriera a Memphis. Continua invece il periodo positivo per Pouille che, dopo il proficuo weekend di Davis, sembra aver recuperato il problema fisico che lo aveva bloccato alcune settimane fa e affronta il torneo del Principato da testa di serie n. 11 (è n. 17 ATP).
Il francese vuole subito dire la sua imponendo d’emblée il break a Ryan per poi salire 2-0. Lo statunitense rischia di trovarsi ulteriormente distanziato per poi salvarsi ai vantaggi e avvicinarsi 1-2. Pouille però continua a beneficiare di un break di vantaggio. Allunga ulteriormente il distacco sul 5-2 restando solido e preciso mentre Harrison incappa troppo spesso nell’errore quando lo scambio si prolunga e si intensifica. Niente da fare per lui nella prima manche chiusa dal francese per 6-2 in 33 minuti. Pouille continua sul velluto anche nel secondo parziale, allungando subito le distanze sul 3-1. Le accelerazioni e la velocità del francese non lasciano scampo a Harrison che si trova ancora una volta a inseguirlo sul 2-4. I colpi di Lucas schizzano infatti fulminei e pesanti, pressando l’americano che poi sbaglia inesorabilmente. Pouille vola rapido sul 5-2 ma ecco che arrivano per lui alcuni errori di troppo, martellato da Ryan che cerca di risollevare le sorti del match. Arriva dunque per la prima volta nell’incontro il break a stelle e strisce, con Harrison che riduce ulteriormente il gap sul 4-5. Ma, alla fine, il match è tutto francese con Lucas che chiude 6-2 6-4.