Guai, e sottolineo guai, a sottovalutare il circuito Challenger. Oltre a essere la camera di decompressione di alcune vecchie glorie che non accettiamo lontane dei campi e il trampolino di lancio dei giovani di maggiore prospettiva, è il teatro di eventi a suo modo imperdibili. Una serie di scriteriati doppi falli, il migliore degli ultimi spettacoli firmati Janowicz, un grunting finito male in un evento in cui il tetto sul campo centrale aveva finito per non reggere la pioggia. Come avrebbe potuto il Challenger di Sarasota competere, e magari addirittura vincere la palma di siparietto dell’anno?
Una simpatica coppietta nei pressi dei campi ha provato a rendere meno noioso un incontro che stava filando via sin troppo lascio tra Tiafoe e Krueger, con il primo in vantaggio di un set e in netto controllo. 6-3 3-2 e Tiafoe a servizio sotto di un 15. Francis sta scegliendo la pallina con cui servire mentre lo vediamo prodursi in un sorriso tanto plateale quanto imbarazzato. A quanto pare quella coppietta sta offrendo al pubblico un amplesso per nulla discreto, tanto da ridefinire il concetto di “punto disturbato”. Tiafoe è indeciso se servire o meno e il suo avversario decide di prendere in mano la situazione: si avvicina al centro del campo, si arma di pallina e la scaglia con violenza in direzione della finestra sicuramente aperta. L’ilarità si diffonde tra il pubblico, Krueger ritorna in postazione e Tiafoe può ora servire e vincere il suo punto, così come quello successivo che vale il 30-15. Ma non è finita.
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Sembra che la coppietta poco discreta sia tornata a farsi sentire. In un misto di invidia e ironia tocca a Francis Tiafoe dire la sua sulla faccenda: “It can’t be that good“, alludendo evidentemente al sonoro piuttosto marcato che suggerisce come qualcuno si stia divertendo parecchio in quel momento. La chiusura è per il più splendente puritanesimo made in USA: una mamma indica a suo figlio di tapparsi le orecchie per non ascoltare. Per onore di cronaca Tiafoe vincerà agilmente l’incontro senza lasciare altri game al suo avversario e sfiderà al secondo turno il nostro Andrea Arnaboldi, bravo a liberarsi del qualificato brasiliano Joao Pedro Sorgi.
In ogni caso il 2017 non è neanche a metà ma tutto ciò sarà davvero, davvero difficile da battere.