Si chiama Clémence Bertrand. È giovane, bionda e graziosa. Ma soprattutto, è una delle chiavi del successo di Lucas Pouille. Un campione deve possedere il savoir faire in campo, grandi qualità fisiche, tattiche e una mentalità vincente. Ma deve anche avere accanto le persone giuste che capiscano alla perfezione le dure leggi di una vita fatta di sacrifici, ritmi infernali, viaggi e rinunce. E pare proprio che Clémence sia la compagna perfetta per il giovane Lucas. Innamorati dall’età di 16 anni, i due francesini pare abbiano davvero tante cose in comune. Belli, giovani, educati e sportivi; sì perché la scintilla scoppia sette anni fa proprio durante un torneo di tennis a Saint-Brieuc. Clémence inoltre sta preparando un diploma di comunicazione nello sport. I due ragazzi sembrano legati dagli stessi valori e da un’educazione quasi di altri tempi, accompagnata da una certa dolcezza. La stessa dolcezza e cortesia con cui ci ha rilasciato queste dichiarazioni al Country Club, poco prima di entrare in campo per assistere al match del suo Lucas…
Come stai vivendo la bella avventura di Lucas nel circuito?
È stato un anno fantastico. Anche perché stiamo vivendo tutto ciò insieme, è meraviglioso. Adoro la vita nel circuito, mi ci trovo benissimo e sono contenta perché ho avuto modo di fare amicizia con altre fidanzate di giocatori, è veramente bellissimo e spero che duri a lungo.
A volte sui social ci sono delle foto in cui siete tutti insieme, giocatori e fidanzate…
Sì è vero, con alcuni tennisti e le loro rispettive ragazze siamo diventati molto amici. A volte andiamo in vacanza insieme o trascorriamo il weekend insieme. E poi ci ritroviamo quasi ogni settimana ai tornei; tra noi ragazze trascorriamo molto tempo insieme. E questo è importante anche per i giocatori perché sanno che non siamo da sole. Quindi sono più sereni, e possono dedicarsi liberamente alla loro routine quotidiana, agli allenamenti, al recupero, alla preparazione. Ed è anche per questo che sono contenta di essere sempre con Lucas. La vita nel circuito è lunga, se si è lontani, passa molto tempo prima di rivedersi e Lucas rischierebbe di non essere sereno durante le gare sapendo che io lo sto aspettando da sola.
Hai un ruolo importante per Lucas perché sei sempre al suo fianco per supportarlo e incoraggiarlo. E poi ci sono ritmi e orari precisi da rispettare nel quotidiano…
Sì, è vero. Tutto è organizzato secondo le esigenze del giocatore e in effetti le mie giornate seguono i suoi ritmi, in tutto. Per esempio, le ore dei pasti o gli spostamenti: tutto è programmato in base agli orari dei match del torneo, agli allenamenti, ai tempi di recupero, alla palestra, ecc.
Lo segui per esempio anche nell’alimentazione?
No, per questo non faccio particolarmente attenzione. Lucas certamente è molto accorto e, per esempio, evita i cibi troppo grassi come la pizza o cose del genere ma io no, non seguo una dieta in particolare.
Ormai da due anni vi siete trasferiti a Dubai dove, quest’inverno, Lucas si è allenato con Roger Federer. Come è stata questa esperienza per lui?
Beh, Lucas è stato molto felice di allenarsi con Roger ed è andata benissimo. Poi, onestamente, non assisto molto spesso agli allenamenti e non saprei raccontarne i dettagli. Ma Roger è estremamente gentile, Lucas ha una grande ammirazione per lui e sono stati contenti di giocare insieme.
Lucas è molto apprezzato nel circuito anche per il suo modo di porsi. È estremamente educato, calmo e maturo…
Sì assolutamente. Mi piace molto che sia così ed è molto importante per me. Non sopporterei che lanciasse o spaccasse le racchette in campo. Non servirebbe a niente; non credo sia la soluzione se un match va male. Ma soprattutto non sarebbe giusto nei confronti dei suoi genitori, dell’allenatore, miei, e di tutti coloro che sono con lui.