Barcellona è spesso sinonimo di movida, opere d’arte, ramblas, calcio e molto altro, ma verso la fine di aprile ospita anche il Barcelona Open Banc Sabadell, che oggi entra nel vivo con le semifinali. Si parte alle 13,30 con il piatto forte di giornata, ovvero Andy Murray contro Dominic Thiem.
Andy si è aggiudicato entrambi precedenti al terzo set, ma si è sempre giocato sul cemento. Lo scozzese è reduce dalla maratona con Ramos ed è ancora alla ricerca della forma migliore dopo i problemi al gomito destro che lo hanno costretto a non partecipare al Masters 1000 di Miami. Dall’altra parte, l’austriaco è giunto al penultimo atto senza affrontare giocatori vicini al suo livello, dopo che la settimana scorsa aveva deluso a Montecarlo. L’austriaco dovrà giocare in maniera aggressiva, senza però avere eccessiva fretta, ma cercando di tenere le redini dello scambio giocando molti lungolinea.
Sarà importante poi vedere quello che riuscirà a fare Thiem in fase di risposta – è 22esimo per punti vinti in risposta alla prima di servizio con il 30,1% e 34esimo per quelli sulla seconda con il 49,5%. Una soluzione potrebbe essere rispondere forte e centrale, magari dalla parte del dritto di Andy, per poi spingere con il dritto e dominare il gioco.
Una variante che l’austriaco dovrà tenere in considerazione sarà anche la palla corta, da utilizzare quando l’avversario è lontano dal campo e in situazioni di difesa, ma anche il back, possibilmente senza troppo angolo, per togliere ritmo al rivale. Da parte sua, Murray dovrà certamente tentare di migliorare il rendimento del proprio servizio. Finora Andy in questo torneo ha messo il 50% di prime, vincendo il 69% di punti con la prima e il 53% con la seconda. Inoltre sarà importante che non giochi in maniera troppo passiva, cercando di avere il predominio della maggior parte degli scambi. Una soluzione in questo senso potrebbe essere il cambio in lungolinea con il rovescio, che ha mostrato sia nei precedenti con Dominic sia ieri contro Ramos, magari seguendolo poi a rete.
Sarà cruciale vedere se i due contendenti saranno in grado di mantenere un livello di gioco alto per tutto il corso dell’incontro o se invece avranno pause che potrebbero costargli la partita. Murray ha avuto questa tendenza negli ultimi mesi, mentre Thiem l’ha mostrata con più frequenza nel corso della sua giovane carriera. L’austriaco, infatti, nei momenti più caldi delle partite spesso va fuori giri, perdendo aderenza con il terreno o cercando di colpire la palla con troppa potenza, senza riuscire a controllarla né a trovare buoni angoli. Questo tipo di problema si è manifestato anche nella recente sconfitta di Montecarlo contro Goffin, ma anche contro lo stesso belga negli ottavi di finale degli ultimi Australian Open. Eccone un esempio:
A seguire, non prima delle 16, scenderanno in campo Rafa Nadal e Horacio Zeballos, che ha perso il primo scontro al Roland Garros 2010, vincendo però quello di Vina del Mar 2013. Quella volta il fuoriclasse di Manacor giocava il primo torneo dopo oltre sette mesi di stop e il sudamericano giocò forse la miglior partita della sua vita, ma oggi le sue possibilità di vittoria sono molto vicine allo zero. Rafa sta giocando piuttosto bene e finora ha quasi sempre concesso solo le briciole agli avversari, mentre Zeballos è arrivato in semifinale sconfiggendo in serie Giraldo, Sousa, Paire e Khachanov. Per avere qualche chance, Horacio dovrà avere numeri al servizio simili a quelli che ebbe nella sfida di oltre quattro anni fa, quando mise in campo il 60% di prime in campo, vincendo il 78% di punti con la prima e il 71% con la seconda. Oltre a questo, dovrà spingere tantissimo con il dritto cercando però anche traiettorie particolarmente angolate, ma anche giocare un match super con il rovescio lungolinea, proprio come accadde in Cile.
Ciò nonostante, se la profondità del dritto di Nadal dovesse essere quella delle sue ultime uscite, allora per l’argentino le speranze sarebbero ridotte al lumicino.